Guarda le nuvole

723 48 0
                                    

Non smetteva di colpirlo, le sue nocche gli facevamo male, ma non riusciva a smettere.
"Dove l'hai messa! Dimmelo!"
"Jungkook basta! Lo stai uccidendo!"
"Dimmelo!"

Quella notte Jungkook non riusciva a dormire: non smetteva di sudare e di rigirarsi nel letto, si toglieva la coperta ma aveva freddo subito dopo. Optò quindi di chiudere la finestra, ma quell'agonia non cessava.

Prese il cellulare per vedere l'orario passandosi una mano sul viso: dava le cinque del mattino, era davvero tardi. Si alzò dal letto e si diresse lentamente nel corridoio buio.

Guardò la porta della camera di Yoongi, e dopo averci riflettuto, con cautela entrò aprendo la porta lentamente. Il menta era li che dormiva beato, quindi Jungkook si voltò verso il comodino e gli rubò una sigaretta, visto che le sue le aveva probabilmente perse, e se la mise in bocca senza accenderla. Cominciò guardarsi attorno dando un occhiata alla camera, che era solamente illuminata dalla timida luce del sole che stava per sorgere. Stava cercando di capire dove il suo amico nascondesse i suoi soldi, ma la sua voce interiore cercava di farlo tornare sui suoi passi.

"Smettila Jungkook."

Si passò una mano tra i capelli varcando nuovamente la soglia del corridoio, e si diresse in salotto per accendersi la sigaretta. Sbuffò il fumo rilassando i suoi muscoli guardando poi fuori la finestra. La aprì per prendere un po' d'aria, pensando al fatto che doveva fare qualcosa in per distrarsi, e decise quindi di fare una corsa.

Salì le scale andando in camera per indossare qualcosa di adatto: una maglia nera a maniche corte, dei bermuda grigi e un paio di scarpe da corsa. Uscì fuori da casa tremando leggermente per il freddo, indossando le scarpe e un giacchetto nero mettendosi il cappuccio, chiuse la porta, e infine cominciò a correre.

Doveva cercare di mantenere la lucidità concentrandosi sulla strada mantenendo il fiato. Gli piaceva correre quindi continuò per un bel po' di tempo, fino a che si fermò ad un parco per prendere fiato sedendosi su una panchina. Ma a un certo punto il suo sguardo si focalizzò su qualcosa avrebbe povuto evitare, ovvero un gruppo di ragazzi seduti sull'erba tra gli alberi, che si stavano preparando una dose proprio davanti a lui.

"Cazzo."  pensò il corvino, girando la testa altrove sospirando.

"Guarda le nuvole Jungkook."

Alzò lo sguardo e cominciò a calmarsi, se era così facile le avrebbe guardate più spesso. Prese fiato del tutto, alzandosi di scatto per poi dirigersi dalla parte opposta di quei tizi riprendendo a correre.

***

Yoongi dopo essersi rigirato tra le coperte, aprì gli occhi lentamente stropicciandoseli, alzando il busto dal letto guardandosi intorno. Prese il suo cellulare dal comodino: erano le undici del mattino.

Si alzò stiracchiandosi e sbadigliando allo stesso momento, e si diresse verso la porta scendendo in salotto per andare a bere un po' d'acqua.

«Buongiorno Yoongi.» disse Jimin, che era seduto a tavola mentre trafficava con il telefono. In quel momento il menta esitò a rispondergli, facendogli solo un cenno con la mano, perché si sentiva ancora in colpa per come si era rivolto a lui l'altra mattina. Alla fine voleva solo aiutarlo, ma era così frustrato, che gli scaricò tutta la rabbia che aveva, senza nemmeno pensare alle conseguenze.

Si sedette affianco a lui facendogli un sorriso timido, ricevendo uno sguardo sorridente da Jimin, che a un certo punto distolse lo sguardo sul telefono, mettendo di scatto una mano su quella del ragazzo affianco a sé che rimase un pò interdetto.

Partners in crime || KookV Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora