Sangue

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Taehyung riaprì gli occhi dopo un lungo sonno venendo sopraffatto dalle stelle. Cominciò a muovere le mani completamente indolenzite sentendo qualcosa di viscido nella mano destra: era sporca di sangue, e bruciava un bel po' .

Il liquido rossastro, ormai secco fece aderire molti petali di rosa perfettamente sul suo palmo della mano.
Lentamente la alzò al cielo osservandola per un po' per metterla bene a fuoco. Mosse poi lentamente la mano sinistra, che era invece avvolta dal un gradevole calore.

Jungook era affianco a lui e ancora dormiva. Aveva i capelli che gli cadevano sugli occhi e aveva la bocca leggermente schiusa, e gli stava stringendo la mano.

Il grigio quindi tolse lentamente le sue lunghe dita intrecciate a quelle del più piccolo che non fece alcun movimento. Con la mano appena liberata andò a togliere i petali uno ad uno vedendoli cadere a terra insieme agli altri.

Si alzò lentamente con il busto facendo scivolare altri petali che erano sul suo petto facendoseli cadere sulle gambe, scosse la testa facendo muovere i suoi ormai scoloriti capelli grigi, e si guardò attorno.

Il posto era ancora tranquillo, e con lo sguardo, si poteva scorgere alla strada illuminata dalle auto.

A un certo punto si sentì afferrato dal braccio per poi venir trascinato nuovamente giù, andando a finire sul corvino a pancia in giù.

Jungkook lo guardava intensamente, ricevendo lo stesso sguardo quindi dal più grande che portò i suoi occhi sulle labbra dell'altro. Il grigio si inumidì le sue con la lingua, attirando lo sguardo del più piccolo su di esse.

Si avvicinarono lentamente mischiando i loro respiri, intrecciando poi le loro labbra unendo le loro lingue in una lenta danza, allontanandosi poi con un leggero schiocco.

Il grigio si appoggiò al suo petto osservando il suo viso, e portò la sua mano sporca di sangue sul volto di Jungkook. Gli accarezzò lentamente la guancia, e la avvicinò poi alle sue labbra secche, inumidite dal bacio di prima.

Il suo indice andò a percorrere ogni lineamento di esse, lasciando alla fine una leggera scia rossastra.

Jungkook era il ragazzo più bello che lui avesse mai visto, e si pentiva di non averglielo ancora detto, ma lo pensava e avrebbe imparato quindi a mostrare di più i suoi sentimenti che provava per lui. I suoi pensieri vennero interrotti dalla voce roca del corvino.

«Dobbiamo fuggire... il più lontano possibile...»

Aveva chiuso nuovamente i suoi occhi facendo poi un lungo sospiro in cerca di aria, a causa del cuore che ore prima, aveva battuto più lentamente.

«Perché...» chiese a bassa voce il grigio, tenendo lo sguardo verso Jungkook, il quale gli fece nascere un leggero sorriso dovuto alle sue labbra che sembravano ricoperte da un leggero filo di rossetto. Il corvino aprì la bocca, cercando di tirar fuori le parole, ma era troppo debole per farlo.

Il rilassante silenzio della notte venne interrotto da leggeri richiami in lontananza: una torcia andò ad illuminare i corpi sdraiati dei due ragazzi, ancora ricoperti dalle rose.

«Ragazzi... mi dispiace interrompere le vostre affusioni, ma questa è una zona privata, non potete restare qui...»

Alzò lo sguardo Taehyung, verso quello che sembrava un controllore, incaricato a tenere sotto controllo la zona da gente come lui e Jungkook.

«Si... Mi scusi ce ne andiamo subito.» rispose il grigio, che tra i due era il più cordiale, visto che se avesse risposto l'altro, il povero uomo si sarebbe meritato sicuramente un pugno faccia.

Scosse quindi leggermente Jungkook, che era di nuovo crollato in un sonno profondo. Quest'ultimo aprì subito gli occhi guardandosi intorno, e quando notò una luce puntata su di esso, andò nel panico alzandosi di scatto, facendo girare la testa perdendo leggermente l'equilibrio.

Partners in crime || KookV Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora