Un'altra giornata iniziò, e Taehyung era arrivato a destinazione.
Entrò nel negozio salutando velocemente il capo, che in quel momento era indaffarato al computer per controllare le telecamere di sicurezza delle ultime ventiquattro ore. Nel frattempo il grigio mentre indossava la sua divisa, diede delle occhiate allo schermo del computer per cercare di capire se quello che cercava il capo era proprio quello che pensava.
Tentò di non pensarci, si diresse verso la cassa e la aprì alla clientela anziana che quotidianamente arrivava in perfetto orario. Si sistemo i capelli argentati rendendosi il più presentabile possibile, ma poi rimase a pensare "ma per chi poi..."
«Dannazione! Non l'ha preso in faccia!» esclamò il capo da dentro lo stanzino, e il grigio preso di soprassalto, diede uno sguardo all'uomo che si alzò dal computer e andò via dalla stanza.
"Menomale..." pensò fra sé e sé mentre cominciava a passare sul nastro, i primi acquisti della giornata. Scosse quei pensieri nella testa per concentrarsi sul lavoro.
Erano le dieci e mezza del mattino e la situazione era tranquilla come il solito: il rumore delle casse echeggiavano nell'edificio, insieme a della musica a basso volume. A un certo punto le porte scorrevoli si aprirono facendo entrare un ragazzo; quest'ultimo si passò la mano tra i capelli corvini, e fece tintinnare le chiavi che aveva in mano mettendole in tasca, passandosi poi la lingua all'interno guancia.
Era abbastanza pieno di sé, e nonostante fosse ormai entrato indossava ancora gli occhiali da sole. Il grigio ovviamente a quella bellezza non riusciva a togliergli lo sguardo di dosso. Quel ragazzo che sembrava stesse posando per un gruppo di paparazzi, fece alcuni passi lenti guardandosi attorno e Taehyung ingoiò a vuoto continuando a lavorare, ma la mente era già ormai da tutt'altra parte.
Con la coda dell'occhio vide che si stava dirigendo verso il reparto frigo, e visto che quel reparto era coperto da vari scaffali, dovette allungare il collo per cercare di vederlo. Quel gesto lo notò una dolce anziana che nel frattempo metteva i suoi prodotti sul nastro mentre Taehyung non smetteva di allungare l'occhio.
«È un bel ragazzo, eh giovanotto?» bisbigliò la signora ridendo di sottecchi, mentre aspettava che il ragazzo di fronte a lei finisse di passare tutti i prodotti, ma quest'ultimo non smetteva di guardare quel ragazzo, che erano ormai minuti che girava nello stesso reparto senza prendere nulla.
Lo sguardo del grigio si posò verso l'anziana facendosi scappare una piccola risata imbarazzato annuendo.
«Dovresti parlargli, cogli l'occasione! Buona giornata ragazzo, in bocca al lupo per il futuro.»
Detto ciò la signora prese la sua busta per andarsene, lasciando Taehyung riflettendo su cosa avrebbe dovuto fare. Si grattò la nuca ansioso, facendo poi un profondo sospiro. Ma gli si bloccò l'aria alla gola, appena vide quel ragazzo fare la fila alla sua cassa con in mano ben due bottiglie di latte alla fragola.
"Gli piace il latte alla fragola? Buono a sapersi."
Fece una piccola risata per il suo stupido pensiero, accorgendosi solo dopo che il misterioso ragazzo si tolse gli occhiali e se li mise sulla testa, cominciando a guardare insistentemente il grigio, a cui il respiro gli si bloccò appena vide i suoi occhi.
"Jungkook."
I loro sguardi si incrociarono, questa volta il volto del corvino non aveva il naso insanguinato.
"Cavolo chissà ieri sera cosa era successo."
Taehyung schiuse leggermente le labbra sospirando leggermente, abbassò lo sguardo verso la cassa continuando a far scorrere i prodotti alla cassa. Le sue guance però presero un leggero colore rosso, e si passò una ciocca di capelli dietro l'orecchio con mani tremanti. A un certo punto, una voce gli fece alzare lo sguardo.
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Partners in crime || KookV
FanfictionJungkook e Taehyung vivono due vite completamente diverse nella stessa città. Il primo vive nel caos circondato dai suoi amici più stretti e l'altro nella più totale tranquillità e monotonia. Ma qualcosa accade nella vita di Taehyung e si ritrova c...