Jimin's Pov
(Primo capitolo interamente dedicato al mochiiii)Rapidamente me ne tornai a casa.
Ero davvero distrutto dopo le prove, e nonostante la proposta di uscire da parte dei miei amici fosse alquanto allettante, non riuscivo manco a reggermi in piedi.
Mi infilai sotto la doccia, convinto di poter passare una serata tranquilla da solo, con netflix e riposo, ma forse le mie aspettative erano errate.
Le leggere gocce d'acqua scorrevano lungo il mio corpo nudo e rilassavano i miei muscoli, ma la stessa cosa non valeva per la mente.
Infatti sentivo una strana sensazione, una leggera ansia che proveniva dalle viscere del mio corpo, e che esso stesso non riusciva minimamente a spiegare.
Cosa poteva andare storto in una perfetta serata da trascorrere con se stessi?Mi asciugai, e dopo essermi passato un asciugamano tra i capelli ed essermi messo i primi vestiti che mi capitarono sotto mano (il fatto che fossero di JungKook era puramente casuale) mi diressi in cucina
Rapidamente mi preparai del ramen istantaneo in quanto, senza Seokjin, ero abbastanza sicuro di poter bruciare la cucina, e mi sdraiai sul divano.
Mi coprii con una coperta e, mentre sfogliavo i film che netflix mi proponeva, mangiavo il mio ramen.
Ad un certo punto sentii le chiavi di casa inserirsi nella serratura della porta, e quest'ultima aprirsi.
Non era possibile che gli altri fossero già tornati a casa, era passata poco più di un ora,
Chi poteva mai essere?"Buonasera Jimin" disse il mio manager, il signor Lee, facendo capolino dalla porta di casa, con in faccia un espressione seria.
Avevamo da poco cambiato manager, in quanto il nostro vecchio aveva avuto leggeri problemi in famiglia, e non aveva più il tempo necessario da dedicare a noi e all'azienda.
Comunque il signor Lee mi sembrava una brava persona, inoltre era molto professionale, quindi non si erano riscontrati grandi problemi fino a quella sera.
"Buonasera" risposi con un sorriso stampato in volto, riuscendo a mascherare abbastanza bene la mia preoccupazione.
Se era venuto fino a casa c'era un motivo, ed ero fermamente convinto che il motivo non era ottimo, quanto più era la ragione del mio brutto presentimento.
"Hai due minuti per parlare" rispose lui ricambiando il sorriso.
"Certo" lo invitai a sedersi affianco a me.
"Desidera qualcosa da bere?" Dissi il più cordialmente possibile.
"Oh Jimin, dammi pure del tu"
"D-d'accordo"
"Comunque no, non voglio niente da bere" controbbattè continuando a guardarmi intensamente."Qual buon vento ti porta qui" dissi in tono freddo.
Ormai avevo capito di che cosa stava per parlarmi, ed era l'argomento che attualmente temevo di più tra tutti."Vedi Jimin, ultimamente ho visto come ti sei avvicinato al signorino Jeon, dimmi caro mio, per caso avete una relazione?"
Tacqui.
Avevo paura di fornire una risposta.
Avevo paura che ora che tutto era perfetto la situazione potesse degenerare."No" risposi, cercando di essere il più convincente possibile.
"Sei davvero sicuro Jimin" un sorriso sghembo gli si formò in volto, e la situazione si stava facendo alquanto paurosa.
"Assolutamente si"Seguì un piccolo momento di silenzio, in cui io non potevo nemmeno immaginare che cosa sarebbe accaduto dopo.
Lee si alzò, e dopo avermi trascinato in camera socchiuse la porta.
"Vuol dire che posso fare questo" disse iniziando a toccarmi i fianchi, strusciandosi su di me.
Una forte sensazione di nausea si fece spazio in tutto il mio corpo.
Cosa stava succedendo, perché?
Dov'era Jungkook, perché non era lì a salvarmi?
PERCHÉ CAZZO NON AVEVO ACCETTATO DI USCIRE?Continuò quell'orribile atto per un altra decina di minuti buoni, minuti in cui la mia mente era avvolta da un leggero mantello nero, che mi impediva di pensare e di rendermi effettivamente conto di che cosa stesse accadendo attualmente all'interno di quella camera.
Essa si risvegliò solo quando sentii le chiavi della porta di casa scattare nuovamente.
Era arrivato.
Jungkook aveva come sentito i miei pensieri ed era venuto a salvarmi?Velocemente Lee si allontanò e si ricompose.
Nello stesso istante in cui lui si coprì l'evidente erezione che aveva sotto i pantaloni con la sua camicia lunga, Jungkook entrò in camera molto affannato."Buonasera, che succede qui?" Disse con il fiato corto a causa della velocità evidente della corsa compiuta poco prima sulle scale.
"Oh nulla Jungkook, stavamo discutendo su cose riguardanti il tour" rispose Lee, prima di uscire dalla stanza, non senza dedicarmi un sorriso che la diceva lunga su che cosa sarebbe successo la prossima volta che sarebbe venuto a farmi visita."Piccolo tutto bene?" Chiese Jungkook, non curandosi neanche di salutare il manager.
"Sisi, tutto bene"
E senza pensarci due volte lo baciai.
Lo baciai per scaricare il terrore provato qualche istante prima.Cosa potevo fare altrimenti?
In cuor mio però sapevo che quel terrore che avevo provato pochi minuti prima, non sarebbe durato poco.
E che vi avevo detto iooo?
Ci voleva una svolta alla storia, vi avverto che non sarà troppo lunga,e che da oggi in poi gli aggiornamenti saranno un po' sballati e vi chiedi scusa💜
Però sappiate che corta o no, ce ne saranno delle belle.
Al prossimo capitolo❤️
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Secret Love
Fanfiction"Ti amo ancora, e ti amerò sempre, ma tu non mollare, non pensare che tutto questo sia una coincidenza Jungkook." Dove Jimin è Jungkook, due membri di una famosissina band sud-coreana, i BTS, hanno una relazione segreta che nessuno, nemmeno i compon...