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"Coraggio Kookie, andrà tutto bene" mi sussurrò baciandomi prima di aprire la porta.
"Buonaseraaaaaa" urlò Jimin dall'entrata della porta di casa.
La mandria di persone sedute al tavolo si avvicinarono a noi.
"Jiminie, caro mio da quanto tempo" disse la madre correndo ad abbracciarlo, così come il padre ed il fratello.

Stessa cosa accadde con la mia di famiglia, un abbraccio di gruppo in cui il fulcro ero io.

Non ci vedevamo da quando era iniziato il tour, e ogni volta dover salutare le nostre famiglie era difficile e non poco, perché ci sarebbero mancate ovviamente, ma a colmare quel vuoto c'era la sensazione di incontrare le army, che ogni volta riempiva i nostri cuori di gioia.

"Su sediamoci, il cibo è praticamente pronto" dissero all'unisono le nostre madri.

Erano sempre state amiche, anche prima che nascessimo noi.
Ma la nostra nascita rafforzo ancora di più il rapporto di amicizia che c'era tra di loro, e noi ne eravamo sempre più contenti.

Dopo esserci seduti al tavolo, ed aver parlato di argomenti del tutto casuali, Iniziammo a mangiare le molteplici pietanze che erano disposte sul tavolo, ma l'ansia di entrambi  ci chiudeva lo stomaco.

"Kook come mai mangi così poco"
"Papà non so non ho troppa fame"

"L'appetito vien mangiando amore, su"
Intervenne mia madre.

Provai a mangiare qualcosa, ma più mangiavo più la mia ansia aumentava.

Jimin mi prese la mano da sotto al tavolo.

"Amo- cioè kook" si corresse
" mangia, domani abbiamo delle prove durissime, non puoi passare la serata digiuno"
mi sorrise.

Come al solito ogni brutta sensazione che avevo si affievolì, almeno leggermente.

bastava anche solo un suo sorriso per farmi sentire bene, e lui questo lo sapeva benissimo, e a maggior ragione lo usava a suo favore, ma spesso e volentieri a favore mio, sapevo che mi faceva bene.

"Va bene chim"

Mangiai un po' di quello che era nel piatto, e constatando che era tutto delizioso, mi ci fiondai dentro, letteralmente divorando tutto ciò che rimaneva da mangiare.

"Perfetto, lasciate pure, sparecchio io" annunció mio padre, così facendo incontrare i nostri sguardi, decidemmo che quello era il momento migliore.

Mio padre fece capolino in sala dopo aver finito di sparecchiare, tutti erano in sala adesso. Allora io mi alzai, prendendo Jimin per un braccio e alzando anche lui.

"Io è Jimin abbiamo una cosa molto importante da annunciare" pronunciai con voce tremante.

Gli sguardi perplessi delle nostre famiglie facevano da platea alla nostra paura.

"Ecco...-stiamo insieme" mi interruppe Jimin prima che potessi dire qualsiasi cosa.

Le sue parole vennero susseguite da un momento di silenzio che pareva essere infinito, e faceva quasi male per quanto era appuntita la tensione.

"Oddio" pronuncio mia madre
"IO LO AVEVO DETTO HAAH, SUSUA DATEMI I VOSTRI SOLDI ORA, SAPEVO CHE ERA COSÌ"
Tutti si imbronciarono avvicinandosi a lei e consegnandole degli Yen.

"Ma che?" Ci guardammo perplessi
"Ragazzi non avete idea di quanto siamo felici di sapere questa cosa, però era davvero molto palese, da come vi guardate ad ogni concerto, da come vi abbracciate..."
"Quindi..."

"Ci avete scommesso sopra, concluse Jimin quasi ridendo"

Lo guardai.

Iniziai a guardarlo e mi persi nei suoi occhi, di nuovo, per l'ennesima volta mi persi nei suoi occhi.

"Jimin-ssi" bisbigliai.
"Hey" si giró con le lacrime agli occhi per la felicità.
"Ti amo" dissi
E come se tutto intorno a noi fosse sparito ci baciammo.
Come facevano ogni volte, senza nemmeno badare agli "awww" dei nostri familiari, e ai medesimi applausi susseguiti da tutto ciò.

"Dio se ti amo kook"

In quel momento pensai che le uniche parole, gli unici sorrisi, gli unici abbracci, gli unici baci, le uniche dimostrazioni di affetto di cui avevo bisogno nella vita erano le sue.
Perché io avevo bisogno di lui.

MA CIAOOOOOOO, scusate il leggero ritardo, ma con la fine della scuola, considerando anche che sono stata interrogata l'ultimo giorno :| è stato un casino.
Spero che il capitolo vi piaccia, manca sempre meno alla fine💜

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