I giorni seguenti per Rachel furono molto duri.
Prima di tutto, gli allenamenti.
Thor, su richiesta di Tony, le stava insegnando a controllare le proprie emozioni e, di conseguenza, i poteri.
Concentrarsi per spostare anche solo una piuma era difficilissimo, ma dopo alcuni giorni già si intravedevano i risultati.
Tony stava valutando l'idea di farla entrare negli Avengers, e lei ne era contentissima.
Dopo quindici anni vissuti in quella Torre non si era mai sentita veramente parte della famiglia, e finalmente il suo desiderio che aveva messo da parte già da un po' e aveva smesso di sperarci sarebbe stato coronato.
Intanto il primo giorno alla George Washington si avvicinava, e l'ansia per i compagni di classe la spingeva a giocare con la collanina fino a strozzarcisi e mangiarsi le unghie fino alla carne. L'apprensione la divorava, ma c'era sempre qualcuno che la sosteneva, dandosi continuo appuntamento sui tetti dei palazzi.
Era passata quasi una settimana da quando Rachel aveva iniziato gli allenamenti, e stava cercando di sollevare una roccia molto più grande di lei nel giardino della Torre.
Aveva fatto molti progressi negli ultimi giorni, ed era arrivato il momento che imparasse a combattere davvero.
-Concentra la tua mente su qualcosa che suscita in te un'emozione forte, profonda.- diceva Thor girando attorno a lei -Un solo ricordo che smuove qualcosa in te-
Ovviamente, c'erano le Pig girls, Sarah, tutti coloro che avevano insultato i suoi genitori. Ma Thor aveva detto un solo ricordo.
Rachel pensò a come Sarah l'avesse raggirata, tutto solo per avere un posto fisso alla mensa accanto a quelle odiose delle Pig Girls.
Ed ecco che la roccia si spostò. Di mezzo millimetro.
-Non va bene, dev'essere più inculcato nella tua mente- la rimproverò Thor.
Se il ricordo di Sarah non era abbastanza, allora cosa lo sarebbe stato?
La perdita di un'amica...aspetta. Sarah non era un'amica vera. Perché? Aveva distrutto il suo libro. Il libro di sua madre. Il suo ricordo.
Ma forse non doveva pensarla così. Forse, come ricordo profondo, Thor non intendeva un ricordo di rabbia. Ma di felicità.
Allora molti pensieri le assalirono la mente, per cui fece un respiro profondo, e da quella ciotola di non troppi ricordi felici ne pescò uno: Spiderman.
L'unico amico vero che avesse mai avuto, datemi qualcosa di più profondo che ci dona la felicità. Tranne la nutella e il letto, ovviamente.
E la roccia volò come un foglio di carta trascinato dal vento.
Angolo autrice
Ho fatto il doppio capitolo perché sono una brava persona

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Aler|| Avengers
Science FictionSequel di Spiderman homecoming. Rachel è una semplice ragazzina che viene espulsa, per un motivo o per un altro, da tutte le scuole in cui va. Ma nessuno sa che lei è la figlia adottiva degli Avengers, e un vecchio nemico di sua madre si fa vivo per...