Capitolo 19

23 0 4
                                        

-Andrà tutto bene- continuava a ripetersi Rachel mentre si dirigeva verso la George Washington.

Conosceva già qualcuno, per cui la sua situazione non era così disperata, peccato che quel qualcuno fosse Peter Parker.

***

MJ e Ned stavano fissando Peter con espressioni da ebeti. Il loro amico era strano. Continuava a parlare di una ragazza, e la descriveva in modo talmente dettagliato che sembrava fossero amici da sempre. Invece, per quello che avevano capito, l'aveva incontrata solo una volta.

-È molto timida, è bravissima a disegnare, e non ha mai avuto amici veri finora. Ragazzi vi prego, vi prego, fatela sentire a proprio agio- li stava pregando Peter. Cosa alquanto strana, dato che gli altri due non avrebbero mai trattato male dei ragazzi nuovi.

-Ma sei sicuro di non averla incontrata prima? Se è davvero così timida come dici, non ti avrebbe detto tutte queste cose su di lei, non credi?-

-No, voglio dire, dopo un po' si sblocca e comincia a parlare senza sosta. È anche molto intelligente. Eccola- Peter indicò una ragazza sui 15 anni con i capelli scurissimi, che camminava con gli occhi bassi mentre gli altri parlottavano tra loro guardandola dall'alto in basso.

La ragazza guardò nella loro direzione ed il viso le si illuminò, mentre si avvicinava ai tre amici.

-Ciao, io sono Michelle, ma puoi chiamarmi MJ. Peter mi ha parlato molto di te- sorrise maliziosa la ragazza.

La mora la guardò, non capendo di cosa Peter avesse potuto parlare se loro due si erano solo scambiati i nomi.

-Andiamo in classe?- Spiderman cambiò argomento -vieni è per di qua-

La guidarono in un lungo corridoio per poi fermarsi in una classe con sulla porta un cartello che diceva III A.

Entrando, Rachel non potè fare a meno di notare un ragazzo con i capelli unti che, non appena loro entrarono, guardò Peter con scherno.

-Ehi, guardate, il gruppetto degli sfigati ha arruolato una nuova recluta – ridacchiò
-Taci, Flash – MJ, passando, gli diede una spallata -vieni, c'è un posto libero accanto a me- la ragazza addolcì la voce quando si rivolse a Rachel.

-Che occhi dolci, Parker, innamorato? – Flash abbassò la voce con un sorrisino beffardo.

-Lasciami passare Flash- sibilò Peter dato che Flash gli ostruiva il passaggio per il suo banco.

-Facciamo una scommessa, Parker. – continuò Flash -20 $ che non la conquisti entro l'anno-

-Sarò felice di vederti più povero di 20 $, Flash- Peter superò il ragazzo per raggiungere il suo posto.

Sorrise al vedere Rachel che iniziava a chiacchierare un po' con MJ, non l'aveva mai vista a proprio agio con nessuno. Sperava davvero che in quella scuola potesse funzionare.

-Allora ragazzi, vi presento la vostra nuova compagna di classe, Rachel Black. Avanti, Rachel. Vuoi parlarci un po' di te?- la professoressa la introdusse alla classe.

-Ehm, ciao, sono Rachel, ho 15 anni- esitò. Non sapeva di cosa parlare.

-Allora, io sarò la tua professoressa di storia- la salvò da quel momento di imbarazzo la prof.

-Perché te ne sei andata dalla tua vecchia scuola?- chiese qualcuno.

-Mi hanno incolpato per qualcosa che non ho fatto- restò sul vago. Non era abituata a dire bugie.

-Beh, sicuramente non ti hanno espulsa per il profitto-commentò la prof controllando i suoi voti nella vecchia scuola.
Rachel arrossì. Non le piaceva essere al centro dell'attenzione, e lì era come se fosse una novità, qualcosa che tutti vogliono conoscere.

-Quindi sei stata espulsa!- esclamò un altro -perché?-

-Te l'ha detto, l'hanno incolpata per qualcosa che non aveva fatto.- rispose MJ al suo posto.

-Ma che significa che non l'hanno espulsa per il profitto?-

-Peter, mi raccomando, preparati perché Rachel potrà soffiarti il posto di più bravo della classe ad occhi chiusi- sorrise ammiccante la prof a Peter.
-comunque, ora iniziamo la lezione- continuò la donna.

***

La giornata passò abbastanza velocemente per Rachel, non era fastidiosa la sua compagnia, e durante l'ora di ginnastica in palestra la ragazza vinse la gara di salto in lungo. Forse non si era mai sentita talmente a proprio agio in una scuola, e MJ, Ned e Peter si rivelarono davvero simpatici. A volte Michelle poteva essere un po' apatica, ma continuava a sorridere mentre parlava animatamente con lei. Alcuni professori erano molto più pazienti sulla sua indipendenza, anzi il professore di scienze rimase incantato quando lei gli spiegò le priorità di un materiale. Rimasero sempre, però, altri insegnanti che si infastidivano quando lei agiva di testa propria. Iniziarono ad odiarla, ma per il suo parere, per il primo giorno era un po azzardato come sentimento reciproco.

A pranzo, Rachel si sedette assieme a quel trio bizzarro, e non potè non notare Flash che si pavoneggiava con la macchina di suo padre parcheggiata fuori.

Durante l'ultima ora di chimica, che coinvolse Rachel, una pallina di carta la colpì ad una spalla. Spiegando il foglio, scoprì la parola "SECCHIONA" scritta a caratteri cubitali al centro del foglio spiegazzato.

-Come fanno a dirlo? Non ti conoscono nemmeno- commentò Michelle che si era sempre seduta accanto a lei quando avevano gli stessi corsi -dammi qua- prese il foglio e cominciò a scrivere in fretta e furia.

<>

Appallottolò la pallina e la lanciò alle ragazze accanto al loro banco.
Nel leggere il biglietto spalancarono gli occhi, evidentemente tutti si deprimevano al vedere i loro fogli. Ma MJ non era tutti. Lei era un genio.

-Perché mi fissi così? – infatti Rachel la guardava felice e sorpresa -non devi permettere a nessuno di trattarti in questo modo.- continuò decisa
-promettimi che farai così quando qualcuno farà qualcosa del genere-

-Prometto- Rachel non aveva mai valutato il rispondere alle critiche. Ma ora era tutto diverso.

Angolo autrice
Eyyy!! Come va? Volevo solo dirvi che in questo periodo non aggiornerò perché devo studiare per un esame, ma appena potrò continuerò a farlo. Comunque finalmente Rachel si sente a proprio agio!! Boh io farei una festa internazionale con tanto di anniversari per questo👉👈 ve se ama❤️

Aler|| AvengersWhere stories live. Discover now