Capitolo 10

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Rachel era dietro la porta, aspettando che Tony la presentasse.

Ormai era ufficiale: di lì a breve sarebbe diventata un'Avenger.

Tutti avrebbero visto che lei valeva, che lei c'era.

Sarah Ortiz sarebbe rimasta a bocca aperta quando avrebbe visto che lei era la figlia adottiva della Vedova Nera e di Thor.

Gliel'avrebbe fatta pagare e sarebbe tornata da lei strisciando, implorando il perdono, pregandola di tornare ad essere sua amica. Ma lei avrebbe rifiutato ogni sua scusa. Sarah avrebbe sofferto, così come aveva sofferto lei.

Ma alla nuova scuola tutti avrebbero voluto fare amicizia con lei, solo per poter dire "io sono amico di Aler". L'aveva scoperto da poco, il suo soprannome da supereroina. Lei era una supereroina. Stentava ancora a crederci.

Però avrebbe fatto difficoltà a distinguere gli amici veri da quelli falsi.

Anzi, non li avrebbe proprio riconosciuti.

-Coloro che ti snobberanno, dopo lo rimpiangeranno- aveva detto Spiderman.

Oh, no. Lui non sapeva della sua famiglia un po' particolare.

Si sarebbe arrabbiato con lei per non avergli detto della parte più importante che caratterizzava la sua vita.

E avrebbe perso anche il suo unico amico.

Iniziava a contare i lati negativi e positivi della cosa.

Poteva solo continuare a mentire a Spiderman, ma quando lui l'avrebbe scoperto non le avrebbe più dato tutta la fiducia che nutriva in lei.

No. Nessuno doveva scoprire la sua identità. Allora come si sarebbe presentata alla conferenza stampa?

Analizzò i suoi vestiti. Aveva insistito per non vestirsi elegante, e aveva quasi litigato con Nat, come finiva ogni qual volta che si parlava dei vestiti.

Aveva fatto bene.

Si tirò su il cappuccio dell'enorme felpa nera che si ritrovava, mettendo in penombra il viso, lasciando intravedere solo la punta del naso ben modellato.

Sospirò nuovamente, aprì la porta e venne inghiottita dai flash degli scatti dei giornalisti.

Peter stava spaparanzato sul divano e stava smanettando sul cellulare con in sottofondo la TV accesa sul telegiornale. Un servizio attirò la sua attenzione: Nuova Avenger entra nella banda di supereroi che controlla l'America. Non si sa ancora la sua identità, né il nome né letà. L'unica cosa certa è che è molto timida, un carattere molto raro tra i componenti degli Avengers, e Ironman non ci vuole dare ulteriori informazioni. Riuscirà la misteriosa ragazza con il cappuccio a mantenere la sicurezza in America?

Peter aggrottò le sopracciglia. Il signor Stark gliel'avrebbe detto dell'arrivo di un nuovo Avenger, giusto? Chi era quella misteriosa ragazza?

No, non può essere lei, nonostante tutto gliel'avrebbe detto, era il suo unico amico. Ma, del resto, neppure lui le aveva detto la sua identità. Urgeva al più presto un appuntamento con Rachel.

-Sai niente della nuova Avenger?- Peter cercava di cavarle qualcosa dalla bocca, ma era brava a mentire. Se stava mentendo.

-Oh si, l'ho visto al telegiornale. Dicono che i suoi poteri siano il saper evocare il fuoco e la telecinesi. Sembra forte.-

-Già, fortissimo. Secondo me è la più forte.-

-Nah, secondo me lo è Thor- disse l'altra arricciando il naso. Arrossì, e abbassò la testa.

Peter non voleva obbligarla a dire qualcosa che non voleva, per cui non continuò ad insistere.

Voleva solo che lei capisse che lui si meritava tutta la sua fiducia che, a quanto pareva, era preziosissima, e che glielo dicesse per sua scelta.

Aler|| Avengersحيث تعيش القصص. اكتشف الآن