Chapter 29.

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Durante la giornata Sandy mi ha chiamata cinque volte, ma non ho mai risposto. Alla fine, ho ceduto e l'ho richiamato io. Ci siamo dati appuntamento in un bistrot vicino casa.

Dopo che la cameriera prende le nostre ordinazioni, lui mi guarda con aria incerta. «Sei ancora arrabbiata con me?»

«Arrabbiata? No. Delusa. Ieri ti sei comportato male non solo con me, ma anche con Joe», dico, con fermezza. «D'accordo, ti ho mentito e ho sbagliato a non dirti di me e Joe, ma la tua reazione è stata esagerata. Tra me e Joe è acqua passata, siamo solo colleghi»

Sandy annuisce e abbassa lo sguardo. «Hai ragione. Ho sbagliato. Mi sono lasciato prendere dalla gelosia», mormora.

«Non voglio che accada di nuovo. Mi hai spaventata ieri sera»

«Lo so...e mi dispiace. Ho perso le staffe, e non ricapiterà più», dice.

Voglio credergli.

Dopo un attimo di silenzio, cambia argomento. «Devo tornare in Canada. L'azienda ha bisogno di me »

Un brivido mi attraversa, «Devi proprio partire?»

«Sì. È il mio dovere».

Mi sento il cuore in gola al pensiero di Sandy che torna in Canada. So bene che la sua lontananza potrebbe riaprire vecchie ferite e mettere a rischio il nostro rapporto. Joe è sempre lì, un'ombra del passato che potrebbe ritornare a essere presente.

«Sandy, non puoi mandarci qualcun altro al tuo posto?», domando, cercando di nascondere il tremolio nella mia voce.

Lui mi guarda con sguardo dolce, ma deciso. «Julia, se potessi restare, lo farei. È importante per il mio lavoro. Ti prometto che tornerò presto».

Annuisco, cercando di credergli, ma dentro di me il dubbio continua a crescere.

«Ti aspetterò», mormoro, sperando che le mie parole siano abbastanza forti da mantenere la promessa che ho fatto a lui, ma soprattutto a me stessa.

Ma prima, devo parlare con Joe.

Dopo aver salutato Sandy alla stazione, mando un messaggio a Nick per vederci. Ci diamo appuntamento sotto casa sua.

«Come stai?», chiedo quando lo vedo

«Bene. Tu?», dice

«Anch'io grazie», dico. Faccio un respiro profondo. «Mi servono le chiavi di casa di Joe, le hai? Devo lasciargli una cosa»

Nick mi guarda sospettoso. «Perché non dargliela di persona?».

Insisto con convinzione, finché alla fine cede. «Se succede qualcosa, dirò che te le sei prese da sola», dice, porgendomele.

Una volta sola, mi avvio verso casa di Joe. Quando arrivo davanti al suo portone, il cuore mi batte forte nel petto. Prendo un respiro, pronta a lasciare il libro sulla soglia e andarmene senza fare rumore. Ma qualcosa dentro di me mi spinge a entrare. Ho bisogno delle risposte. Perché ha scelto proprio Orgoglio e Pregiudizio?

Così, entro e lo aspetto sul divano, sfogliando il libro. Spero solo che non torni in compagnia.

Joe rientra alle 18. Non mi sarei accorta della sua presenza se non avesse tossito per attirare la mia attenzione.

«Non immaginavo di avere ospiti. Mi sarei fermato a prendere una pizza in più», dice lui

Mi alzo dal divano. «Non è una visita di cortesia», dico. Gli riconsegno il libro. «Non so quale sia il tuo gioco, ma non voglio farne parte. Io sto con Sandy», dico

Strangers [Jonas Brothers]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora