Chapter 11.

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 Non volevo a credere a ciò che l'editore mi sta dicendo. «Dice sul serio?›, chiedo, come conferma

«Si. Ho trovato la storia originale. Si può pubblicare solo se i protagonisti sono d'accordo».

«In che senso?»

‹Abbiamo bisogno del loro permesso per pubblicare un libro su di loro›.

Già. Ovviamente ha perfettamente senso.

Solo che loro non sanno assolutamente nulla di questo libro e non credo che ne vadano molto fiera quando glielo dirò. In particolare, Joe visto che è il protagonista centrale. Penseranno che mi sia approfittata della situazione e scrivere un romanzo su di loro, così da rendermi famosa.

«Ok. Va bene. Gliene parlo e poi le faccio sapere»

«Perfetto. Intanto, lo mando in fase editing. Ci sono delle frasi da correggere».

Appena metto giù la chiamata, volevo urlare dalla gioia di questa notizia ma dall'altro volevo sotterrarmi perché non saprei neanche come dirglielo ai ragazzi. Non avevo idea di voler scrivere questo libro. Ho incominciato una sera a scrivere e senza rendermene conto è diventato un romanzo.

Con mille dubbi in testa mi reco verso il palazzetto. Per fortuna, il ciclo questa volta non mi ha preso molto forte così posso assistere al concerto. Voglio approfittarne ancora a lungo, perché mancano solo pochi mesi alla fine del mio contratto da apprendista sostituta e poi tornerà al suo posto la vecchia manager. Mi è piaciuto molto lavoro a contatto dei ragazzi. Ho visto posti nuovi che ancora non avevo visitato. Sono cresciuta in questi mesi credendo in me stessa, ma soprattutto conosciuto l'amore. Il vero amore, quello che ti fa battere il cuore e quello che ti fa provare passione.

In camerino raggiungo Joe che si sta cambiando. «Come va? Stai bene?»

«Sì. Ho preso anche un antidolorifico nel caso».

Si inizia a microfonarsi e gli do una mano. Ora, sono diventata abbastanza in questo settore e poi adesso mi piace dargli una mano nel sistemarsi. «Fatto. Sei pronto per la serata».

Sta per uscire dal camerino ma prima si gira verso di me e mi bacia con trasporto. Le sue labbra cercano le mie. Le sue mani esplorano il mio corpo. Solo quando sentiamo Kevin chiamarlo dall'altra stanza, si stacca leggermente. poi mi lascia un bacio a stampo. «Dio, quanto ti amo», sussurra prima di allontanarsi e raggiungere i suoi fratelli.

"Quanto ti amo" aveva detto. Il mio cuore accelera. Forse non se ne neanche reso conto di averlo pronunciato o sì? Decido di non farmi problemi e mi reco verso la sala per vedere il concerto in grande schermo.

Al termine, poco prima di raggiungere l'hotel, alcune ragazze mi si avvicina. ‹Tu e Joe state veramente insieme?›

Cazzo, come sono venute a saperlo? Siamo stati molto discreti a non mostrarci in pubblico. Decido di essere sincera. «Ci stiamo frequentando», dico, ‹Ma potreste non spargere troppo la voce?›

Annuiscono e se ne vanno. Arrivo davanti al hotel. ‹Non vi va di berci qualcosa?› chiedo

Loro sembrano apprezzare la mia proposta e ci avviamo verso un pub poco distante. Chissà, almeno potrò farmi coraggio e dirgli del mio libro.

‹Julia, sei strana stasera?› dice Nick mentre sorseggia la sua birra al bancone

«Si, tutto bene. Oggi pomeriggio ho ricevuto una chiamata che mi potrebbe cambiare la vita ma al tempo potrebbe rovinare dei rapporti», dico, cercando di rimanendo sul vago.

«In che senso?»

Se glielo dici adesso, magari ti perdonano. Invece, decido di aspettare e cambio argomento. «Come stanno le bambine?› chiedo a Kevin

Strangers [Jonas Brothers]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora