Mesi dopo
L'atmosfera natalizia a Seattle è magica, e a me è sempre piaciuto il periodo natalizio: la neve che cade lungo le strade, le vie illuminate e addobbate, e le vetrine piene di regali di Natale. Quest'anno, però, è un Natale speciale perchè è il mese dell'uscita del mio primo libro. I giorni successivi al mio licenziamento si sono susseguiti dai preparativi per il futuro romanzo tra intervista, riunioni con l'editore e aggiornamenti sui social, e le giornate volavano.
Al momento sono rimasta in contatto con Nick e Kevin, mentre Joe non mi risponde ai miei messaggi. Nick mi chiama spesso e mi tiene aggiornata sulle varie novità, come, ad esempio, l'uscita dalla loro ultima canzone natalizia, dal titolo "like its Christmas".
Un pomeriggio, Nick mi ha scritto un messaggio: "vuoi uscire per una cioccolata?". Accetto senza esitare, e fissiamo di incontrarci in una caffetteria. Mi infilo il giubbotto pesante e il cappellino ed esco per dirigermi verso la caffetteria. Sta nevicando, ma non prendo l'ombrello: mi piace camminare con la neve che mi sfiora i capelli. Nick è già arrivato e mi sta aspettando seduto a un tavolo. Entro e lo raggiungo. ‹Scusa il ritardo›
‹Tanto, sono appena arrivato› dice lui
Mi tolgo giacca e cappelli, e mi accomodo davanti a lui. ‹Come va?› dico
‹Bene› dice, ‹E tu? Sei carica per l'uscita del libro?›
‹Carichissima!›
Ordiniamo due cioccolate calde con panna. Il profumo del cioccolato mi conforta e mi riscalda.
«Come state voi? Avete trovato un'altra manager?›, dico. «Ho sentito che quella prima di me ha lasciato definitivamente il posto»
«Già, così all'improvviso. Ora Joe ha detto che vuole un maschio questa volta›
La sua risposta mi colpisce, ma cerco di nasconderlo, e così decido di toccare quel tasto dolente. ‹Come sta Joe?›
Nick esita un momento prima di rispondermi. ‹Bene, è vivo se è questo che vuoi sapere›, rispondo, cercando di smorzare la tensione
Lo guardo. ‹Nick...›
‹Devo essere sincero? Fa finta di non averti mai conosciuta ed è tornato con Alexandra›
Non sono sorpresa, ma sentire quelle persone fa comunque male. ‹Quindi, si sposeranno?›, dico
‹Oh no, per il momento non ci sono nozze imminenti›, dice
Sospiro.
Restiamo in silenzio per qualche secondo, poi Nick cambia argomento ‹Com'è ritornare alle proprie origini?›
Alzo le spalle. ‹Bello, credo. Ti guardi intorno e riconosci tutti i posti dove hai passato la maggior parte della tua vita, con i tuoi amici del liceo, e pensi a quanto sei cambiata da allora›
‹I tuoi stanno bene?› chiede
‹Si, anche se non li vedo quasi mai da quando si sono separati. Mio padre è sempre in giro mentre mia madre vive con il nuovo compagno. Quindi sono spesso sola a casa, mi sento quasi una padrona di casa› dico. «A proposito, ti va di restare a cena? Volevo ordinare la pizza, ma mi sembra triste mangiarla da sola›
Nick annuisce e paga entrambe le cioccolate. Poi ci dirigiamo verso casa mia. ‹Mi piace l'atmosfera natalizia› dice Nick per fare conversazione lungo il tragitto
‹Sì, anche a me. Il Natale mi è sempre piaciuto come festa, e non solo per il cibo› dico.
Una volta davanti casa, prendo le chiavi dalla casa e apro il portone. ‹Scusa per il disordine›, dico aprendo la porta di casa e facendolo accomodare dentro.
‹Non sarà mai come il nostro disordine...›, ma rimane a bocca aperta vedendo la casa nel pieno caos, tra vestiti sul divano, foglietti per terra e scarpe in giro per la casa. «No credo che tu ci batta›
Rido. ‹Con il libro in uscita, sono raramente a casa e non ho mai tempo per mettere ordine›
‹Se vuoi posso darti una mano?›
‹Ok, grazie, ma prima ordiniamo le nostre pizze›, dico prendendo il mio cellulare e ordino due pizze classiche su Just Eat. Nell'attesa, iniziamo a mettere ordine nella mia casa, partendo dalla cucina.
Finiamo di pulire appena in tempo per l'arrivo delle pizze.
‹Una giusta ricompensa per questo duro lavoro› dico. «Grazie davvero, Nick per avermi aiutato a pulire›
‹L'ho fatto molto volentieri›
Ci sediamo sul divano a mangiare la nostra pizza e a bere birra mentre in tv trasmettono un film romantico. ‹Comunque, complimenti molto bella la canzone di Natale› dico
‹Grazie›
‹Certo, farla uscire a novembre non è stata una genialata, ma è veramente una bomba come canzone›
‹Se vuoi comandare a Natale devi conquistare terreno fin da subito›
‹Ma finiscila›, dico lanciandogli delle briciole addosso, che lui giustamente schiva, facendo cadere le briciole a terra. ‹Quando su un social non riesci a vedere i post di qualcuno, che significa?›
‹Forse che ti ha bloccato...perché me lo chiedi?›
Alzo le spalle. ‹Credo che Joe mi abbia bloccato, perché non riesco più a vedere i suoi post, né tanto meno le sue storie, mi compaiono solo le tue e quelle di Kevin›
‹Può essere, poi ultimamente non è stato molto attivo sui social›
Neanch'io, sinceramente. L'ho usato solo per far pubblicità al libro.
Nick se ne verso le 23 e passa, ma prima di andarsene mi si avvicina. ‹Penso che Joe stia esagerando con la questione›
‹Cioè?›
‹Capisco arrabbiarsi perché gli ha mentito, anch'io mi sarei arrabbiato, ma fino a questo punto. Anche se è mio fratello, lui si lascia scappare una ragazza come te, è veramente un coglione› dice. Prima che potessi controbattere, Nick appoggia le labbra sulle mie, in un semplice bacio. ‹Buonanotte, e grazie per avermi ospitato›
‹Buonanotte, e grazie a te per la compagnia›
Sorride mentre apre la porta dell'ascensore e sparisce al suo interno. Chiudo la porta e mi appoggio con la schiena. Mi ritrovo a sfiorarmi le labbra appena baciate da Nick.
Non so proprio cosa pensare di questo suo improvviso gesto. So che aveva una cotta per me, ma davvero non so che cosa pensare. Forse era solo per gentilezza, però devo ammettere che mi è piaciuto, anche se è stato breve.
STAI LEGGENDO
Strangers [Jonas Brothers]
Random* IN REVISIONE* Julia ha venticinque anni e si è appena laureata in Scienze della Comunicazione nell'università del New Jersey. Le viene data l'opportunità di essere la manager sostituta dei Jonas Brothers. * #1 #JoeJonas 9-02-2020, 11-06-2020 #3 #...