Capitolo 27

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Quella mattina fui svegliata dai cinguettii degli uccellini che svolazzano sulla scogliera... Mi lavai, feci colazione e chiesi a mia madre il permesso di uscire per fare una passeggiata con le mie ancelle ovviamente, per prendere un po' d'aria. Passai per le strade del mercato dove , come al solito, il caos faceva da padrone. Li tra i mercanti vari, ne individuai uno. Non uno qualunque, attenzione, ma un mercante che mi ricordava qualcuno. Avvisai Rineea che mi sarei allontanata per un istante e mi diressi verso costui. :" Mi scusi?!": dissi cercando di farmi sentire. Lui era girato. Sentendo una voce si voltò dicendo :" Mi dica signorina! Sono a sua completa disp...": e si bloccò. Fermo,con un tessuto in mano e a bocca aperta fissandomi. Capii benissimo chi fosse quel capelluto ! Allora gli sorrisi e lui disse ancora sbalordito :" Briseide! O per tutti gli Dei dell'olimpo, come sei cambiata e come sei... bella!": ed io con tono scherzoso continuai :" Mi stai dicendo che da piccola non ero carina, mio Nicholas! ": . Era proprio lui, il bambino con la quale avevo giocato tutta la mia infanzia. Viveva con la sua famiglia vicino alla scogliera. È con lui che ho giocato da piccola sino al tramonto sulla spiaggia. È con lui che ho imparato a fischiare e a nuotare. È grazie lui che sono diventata la Briseide di oggi.

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