Capitolo 33

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Quella notte stellata durò a lungo. Rimasi l'intera notte a guardare il mare calmissimo dalla finestra della mia camera da letto. Quella camera che sarebbe stata presto abbandonata. Quella camera che non mi avrebbe mai più ospitata. Dopo quella stellata la mia vita sarebbe cambiata radicalmente, non sarebbe stata più la stessa. Ma, vi ripeto, ero contenta, entusiasta di diventare donna. La donna di Friasso. Il sole fece da padrone per tutta la mattinata , era una giornata splendida che sembrava mi sorridesse e mi accompagnasse. Vidi mia madre all'alba. Era bellissima ed emozionantissima, infatti quando la incontrai le sorrisi e ci abbracciammo fortissimo. Le ancelle, anche loro vestite bene per l'occasione, mi ornarono. Divenni magicamente una Dea, o almeno così mi sentii. Quello sarebbe stata solo  il primo giorno dei festeggiamenti. :"Oh, Briseide! Siete meravigliosa!": disse Rineea come se stesse parlando a sua figlia e mia madre voltandosi :" Allora, io devo andare... i sacrifici agli Dei sono la parte fondamentale per iniziare i festeggiamenti! Corro!":. E infatti il primo giorno di cerimonia non prevede l'incontro con il futuro marito, ma sacrifici nei confronti degli Dei... io, avrei dovuto raccogliere tutte le mie bambole, quelle con le quali sono cresciuta e darle in offerta alla Dea Artemide. Fui emozionantissima nel donare i miei giochi, le mie bambole ad Artemide. Pregai molto dinanzi al suo oracolo affinché questo avesse potuto trasformare in meglio il mio futuro, la mia vita. La giornata fu colma di emozioni, anche se fu molto più emozionante pensare che il giorno seguente, mi sarei dovuta incontrare con Friasso e trasferirmi definitivamente con lui...nella nostra casa. La casa dove sarebbero nati i nostri figli... dove si sarebbe speso il nostro amore.

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