<< Luka!>>
Marinette mise immediatamente le distanze tra lei e il gatto nero, sfilando anche le mani dalla sua presa.
ChatNoir si voltò sorridente verso il nuovo arrivato e fece un cenno con la mano per salutarlo.
<< Non voglio mentirti, sono qui perché sono follemente innamorato della tua ragazza e, scusa, ma so che siamo fatti l'uno per l'altra. >> Gli spiegò senza perdere la sua faccia tosta.
<< ChatNoir piantala!>> Lo rimproverò la ragazza.
<< Gli ho solo detto la verità!>> Si giustificò.
<< Marinette, potresti aiutarmi a capire? >> Luka sorpassò ChatNoir per potersi mettere davanti alla corvina che sospirò.
L'eroe, vedendola così abbattuta decise di fare seriamente e risolvere una volta per tutte la questione.
<< Luka...sono serio. Guardami.>>
Il ragazzo tornò con lo sguardo al tipo mascherato, sta volta guardandolo anche lui con del risentimento.
<< Spiegati. Com'è successo?>>
<< Non lo so, stavamo parlando...>> Cercò di spiegargli come il loro legame era stato formato ma si rese conto che era veramente troppo complicato da dire.
<< Mi dispiace di non averti detto niente, Luka, ma doveva rimanere un segreto, se Papillon fosse venuto a scoprire che ChatNoir era innamorato...>> Si intromise la ragazza.
<< Capisco. Da quanto sai quello che prova per te?>> La interruppe.
<< Gliene stavo parlando adesso.>> Cercò di difenderla ChatNoir.
<< No non è vero, lo so da tempo, da prima che ci mettessimo insieme.>>
Era stanca di dire bugie.
<< Io la amo, Luka, dico sul serio. Finché penserò di avere anche solo una piccola speranza con lei io ci proverò a portartela via. Lei è troppo importante per me.>>
L'aveva ammesso, per la prima volta aveva detto di amarla, se parlava di Marinette ovviamente, e a lei non era sfuggita quella sfumatura perché era arrossita trattenendo il respiro.
<< Apprezzo la tua sincerità, ma sai lei cosa vuole? Ti interessa?>>
<< Sono qui per saperlo.>> Rispose. Odiava il tono che gli riservava, ma non poteva aspettarsi niente di meglio dopo ciò che aveva detto.
<< Tu cosa vuoi, Marinette? Sono stanco di doverti sempre condividere. Il tuo cuore è completamente mio o no?>>
La ragazza fu colpita da quella frase e da quanto Luka si dimostrasse sempre capace di centrare il punto del discorso e portare a galla le sue incertezze. Non poteva più mentirgli.
<< Mi dispiace Luka. >> Abbassò la testa per la vergogna. Aveva fatto del male ad un ragazzo che proprio non se lo meritava.
Era orribile vederla abbattuta in questo modo, poco importava se il sentimento che provava verso un altro era il motivo della sua tristezza. Odiava vederla così e basta.
Gli dispiaceva anche per Luka, la sua unica colpa era stata quella di essere capitato in mezzo a qualcuno legato dal destino.
<< Quindi...ami lui?>>
Fu direttamente il musicista a chiederlo, lui non aveva il coraggio, sarebbe stato veramente di poco tatto.
<< Vi siete mai baciati? Mentre stavi con me, voi...>> non riuscì a terminare la frase per via della voce tremante. I due colpevoli non riuscivano nemmeno a guardarsi tanto era grande il loro senso di colpa.
<< A cosa ti servirebbe saperlo?>> Chiese ChatNoir cercando di farlo desistere dal sapere cose che avrebbero potuto fargli più male.
<< Voglio sentirmelo dire da te, Marinette. Mi hai mai tradito?>> Ora aveva iniziato ad urlarle contro e questo il possessore del Miraculous non poteva proprio permetterglielo. Anche perché vedere la sua ragazza tenere gli occhi chiusi, che non reagiva e addirittura credeva di meritarsi anche una sfuriata peggiore, gli fece ribollire il sangue al cervello. Nessuno poteva rivolgersi in quel modo a Marinette.
Si mise tra i due guardandolo torvo e con aria di sfida.
<< Se non ti calmi giuro che ti prendo a calci. Lasciala stare. Non vedi che sta già male di suo?>> La difese.
<< Non sono affari tuoi, randagio.>>
<< Amico, davvero credi ti convenga sfidarmi?>> Incrociò le braccia al petto e lo guardò con superiorità.
<< Per favore smettetela. >> Marinette cercò di strattonare tutti e due per tenerli più lontani.
<< Ha ragione, vi state comportando come due bambini.>> Li rimproverò Alya andando in soccorso dell'amica.
Ma era inutile, ormai si guardavano in cagnesco da uno o due minuti.
<< Luka, calmati.>> Cercò di destarlo Juleka toccandogli il braccio.
Luka non era pazzo, sapeva di non poter competere con un supereroe, farci a botte sarebbe stato uno spreco di tempo, ma non voleva dargliela vinta.
<< Senza quella maschera chi sei? Te lo dico io, nessuno, anche per lei rimarrai sempre un estraneo.>>
Colpito e affondato. Un estraneo no, ma qualcuno che non vuole più vedere si.
<< Rinuncerei alla maschera per lei.>>
<< E se non gli piacesse quello che c'è sotto? Se fosse solo attratta dall'eroe e non da te, ci hai mai pensato?>>
Questo aveva fatto ancora più male.
<< So per certo che non è così.>> Cercava di rimanere fiero e sicuro, ma il ragazzo stava davvero portando a galla tutte le sue incertezze.
<< E tu rischieresti la sua vita per l'egoismo di poterla avere vicino?>> Assottigliò lo sguardo.
<< La proteggerò.>> Ribatté meno sicuro.
<< La trascineresti in una vita di pericoli e bugie, davvero? >>
Voleva fargli male, se non poteva colpirlo con un pugno, lo avrebbe fatto con le parole. E ci stava riuscendo, capì dalla sua sicurezza che iniziava a vacillare ed a lasciare il posto ad un espressione sempre più abbattuta.
<< In un amore che non ha futuro? >> Insistette.
<< Io...>> Non sapeva come ribattere.
<< Io la amo.>> Fu l'unica cosa sensata che gli uscì dalla bocca.
<< E pensi questo sia abbastanza?>> Sorrise soddisfatto di averlo messo spalle al muro.
<< Farei qualsiasi cosa per lei.>>
<< Anche io, ma almeno penso al suo bene. Tu invece ti comporti come un bambino con il suo giocattolo. >>
<< Io...>>
<< Se davvero la ami lasciala andare. Proteggila da te, non da chi potrebbe attaccarla per arrivare a ferirti, perché arriverà il momento della distrazione, quando non riuscirai a difenderla.>>
Gli occhi da gatto si fecero lucidi, quelle parole lo stavano davvero dilaniando. Come poteva essere così crudele la realtà?
Le gambe tremavano, sembravano essere più deboli, l'espressione addolorata era nascosta dai biondi capelli ricaduti sul suo viso puntato a terra, gli occhi serrati per cercare di mantenere il controllo sulle sue emozioni. Non poteva lasciarsi andare alla disperazione.
Lei dov'era? Perché non aveva le sue braccia intorno?
<< Sai che ho ragione, vero?>>
Non aveva più senso lottare, sentiva solo freddo e ormai era disperato.
Aveva trovato l'amore nel posto sbagliato, le aveva chiesto un sorriso ma lei non aveva nemmeno risposto, sempre vaga, sempre incerta, sempre così troppo non sua.
Si Luka aveva ragione, lo sapeva, ma come lo dimentichi un amore così?
Era un eroe che si stava arrendendo.
Patetico.
Senza una parola di incoraggiamento da parte della ragazza che amava, senza un gesto che gli avrebbe riacceso la speranza. Nulla, lei non gli dava nulla.
<< Luka!>>
Alzò lo sguardo al suono delle grida, preoccupato.
Il ragazzo era stato di nuovo akumizzato.
Marinette!VORREI TANTO AVERE DEI PARERI DA VOI. COSA NE PENSATE? POTEVA ESSERE MIGLIORE IN QUALE MODO? COSA NE PENSATE DEI PERSONAGGI? E DELLE LORO EMOZIONI INVECE?
FATEMI SAPERE ✌️❤️
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La Dea Bendata
Hayran Kurgu"Era ormai da un anno che Parigi veniva difesa da LadyBug e ChatNoir, era da un anno che la sua vita era una giostra spericolata di emozioni, un anno da quando aveva scoperto l'amore dentro due bellissimi occhi verdi e la complicità in uno sguardo d...