MARINETTECiao! Sono Marinette, ho 17 anni e vengo da un piccolo paese vicino a Londra. A breve mi trasferirò a Parigi per seguire il mio sogno di diventare stilista. Perché Parigi? Perché è la capitale della moda, la città dei migliori brand di tutto il mondo, e poi perché lì posso iniziare una nuova vita, lontano dai problemi che mi hanno perseguitato. La situazione a casa è diventata insostenibile. I miei genitori non sono mai andati d'accordo, e da quando sono nata, i litigi non si sono mai fermati. Per questo motivo, io e mia sorella Giusy, che ha tre anni più di me, siamo andate a vivere dai nonni.
A 14 anni ho imparato a cavarmela da sola. Ho dovuto diventare invisibile per non dare fastidio e sopravvivere ai continui litigi tra i miei genitori. Ogni volta che cercavano un colpevole, finivo per essere io, ed è stato difficile sopportarlo. La mia personalità è cambiata, sono diventata una ragazza tenace, testarda, e non ho paura di dire la mia. Questa forza mi ha spinto a partire per Parigi, a fare tutto da sola. Crescendo, sono diventata matura più velocemente rispetto ad altri, ma non è sempre stato facile.
Mia sorella si è trasferita a Londra per vivere con il suo ragazzo e intraprendere una vita tutta sua. Anche se non viviamo più insieme, mi è sempre stata vicina e le voglio un bene immenso.
Da piccola, passavo il tempo cucendo vestiti per le mie bambole con vecchie stoffe che la nonna non usava più. Da lì è nata la mia passione per la moda, che con il tempo è cresciuta. Mi piace anche disegnare e ascoltare musica, ma la moda è sempre stata al centro dei miei sogni.
Quando ho deciso di partire, ho cercato un posto dove vivere a Parigi. Ho trovato un piccolo appartamento a Place des Vosges, che dalle foto sembrava perfetto. Per permettermi il trasloco, ho lavorato part-time nel mio paese durante l'estate, mettendo da parte i soldi necessari. Ora, sono pronta a iniziare questa nuova avventura.
Dopo quei mesi duri e intensi a fare da cameriera nei cafè avevo la cifra giusta per andarmene. Presi i risparmi dei soldi che i miei nonni mi regalavano per i miei compleanni, li presi da un sotto cassetto vicino al mio letto dove tengo tutte le cose importanti che siano foto o certificati importanti e in più presi i soldi che mi sono guadagnata durante i mesi di lavoro.
Intanto ho preso l'appartamento e ho trovato il primo volo disponibile per Londra-Parigi, sola andata e lo acquistai subito. Mi organizzai
per bene avevo già trovato il collage dove studiare e mi dovevo solo iscrivere, cosa che farò non appena saliró sull'aereo. Sono emozionata, tesa e anche preoccupata insomma nuova città, nuovi amici, nuova scuola e nuove esperienze sono tante cose a cui pensare però cercherò di farmele passare dalla testa durante il viaggio che sarà un po' lunghino.
Il viaggio è fra qualche giorno proprio in metà Agosto, ho preso il volo che partisse più presto possibile.
So che questa decisione dispiace ai miei nonni o a Giusy perché se anche in momenti difficili comunque loro sono stati al mio fianco infatti le sono grata, ma è giusto che io intraprendi tutto questo da sola con le mie responsabilità.---
[ Agosto 6:30 ]
Oggi è il grande giorno, il giorno in cui finalmente partirò per Parigi! È ancora presto, le 6:30 del mattino, e i miei nonni si sono svegliati con me per prepararmi una colazione speciale prima della partenza. I preparativi sono stati fatti ieri sera: le valigie sono pronte, ho messo dentro solo lo stretto necessario, tutto in ordine. Non voglio portare troppe cose, ma ho già in mente tutto quello che mi servirà per cominciare questa nuova vita.
Mi concedo un po' di tempo per me, quindi salgo in bagno, mi faccio una doccia rinfrescante, mi trucco leggermente e mi vesto in modo comodo, scegliendo qualcosa di leggero visto che siamo ancora in piena estate. Non posso credere che stia per partire.
Dopo essermi sistemata, scendo giù per aiutare la nonna a preparare la colazione. È un gesto che mi fa sentire ancora più vicina a loro, un piccolo modo per ringraziarli di tutto il sostegno che mi hanno dato in questi anni.
Mi svegliai presto quella mattina, emozionata per il grande giorno. Era arrivato il momento di partire, ma prima c'era la colazione con i miei nonni. Li salutai con un sorriso, e la nonna, con il suo solito entusiasmo, mi invitò a sedermi:
<< Vieni, tesoro, tutto è pronto! Mangia bene, così non avrai problemi durante il viaggio >>
Mi sedetti e iniziammo a fare colazione insieme, godendoci quei momenti di tranquillità prima della partenza.
Mentre mangiavamo, il nonno mi guardò e, con un tono serio ma affettuoso, mi chiese:
<< Sei davvero sicura di voler partire? >>Mi fermai un attimo, sospirando, ma poi risposi con determinazione:
<< Sì... sono sicura >> La nonna, sorridendo mentre finiva di tostare il pane, aggiunse: << Ricorda che se avrai bisogno, noi ci saremo sempre per te. >>
Le sorrisi, sentendo un calore dentro, e risposi: << Grazie nonna, lo so...>>
Dopo colazione, feci un ultimo controllo alla valigia. Mia nonna entrò nella mia stanza e, con la sua solita dolcezza, mi chiese: << Tutto pronto, tesoro? >>
<< Sì, l'ho ricontrollata mille volte >> risposi, cercando di rassicurarla.
Poi, la nonna mi fece una sorpresa. << Prima che tu parta, voglio darti questo >> disse, porgendomi un ciondolo con una superficie perlata che brillava alla luce.
<< Vediamo come ti sta >>, aggiunse mentre lo agganciava al mio collo. Mi guardai nello specchio e sorrisi: << Ti sta una meraviglia, tesoro >>, disse lei, dandomi un bacio sulla testa.
<< Grazie, ma che cos'è? >> le chiesi, un po' sorpresa dalla sua generosità. La nonna sorrise con affetto e spiegò:
<< Questo è uno dei ciondoli che portava la nonna quando era giovane. È molto prezioso e mi è sembrato giusto che ora toccasse a te averlo. >> Le mani mi tremarono un po' mentre provavo a rifiutare:
<< Oh no, nonna, è troppo, io non posso... >> Ma lei prese le mie mani tra le sue e, guardandomi negli occhi, disse con dolcezza: << Sì che puoi. Ti porterà fortuna e, in un certo senso, ci porterai sempre con te >> La abbracciai forte, sentendo un nodo alla gola.
<< Grazie nonna, davvero ne avrò cura... Ti voglio bene! >>
Si staccò da me con un sorriso, accarezzandomi i capelli. << Sei diventata una bella ragazza, forte e determinata. Non ti abbattere mai, la nonna sarà sempre orgogliosa di te. >>
Il mio cuore si riempì di affetto, e con gli occhi lucidi, le promisi: << Vi chiamerò ogni giorno! E ogni tanto verrò a trovarvi, te lo prometto >>
Presi tutto ciò che mi serviva: il giacchetto, il passaporto e il telefono, e mi avvicinai alla porta. Sospirai un attimo, poi abbracciai i miei nonni con tutto l'amore che provavo per loro. Nonostante tutto, loro sono sempre stati lì per me. La loro presenza è stata un punto di riferimento in tutti questi anni.
Chiamai un taxi per raggiungere l'aeroporto. Prima di salire sul veicolo, mi fermai un momento e guardai i miei nonni, che erano ancora lì sulla soglia, a salutarmi. Vidi qualche lacrima nei loro occhi, ma anche orgoglio. Li salutai con un sorriso, sentendo un nodo alla gola, ma anche una sensazione di liberazione. Quando il taxi partì, sentii il cuore accelerare.
Ah, è il momento! Il momento di spiccare le ali e iniziare una nuova vita. Parigi, la moda, la mia carriera... Tutto mi aspetta.
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|| DIVERSI, MA UGUALI || [ ! REVISIONE ! ]
Teen FictionMarinette Dupain-Cheng, una ragazza di 17 anni, si trasferisce a Parigi con il sogno di diventare stilista, cercando di sfuggire ai fantasmi del suo passato. È una ragazza solare, determinata e indipendente, ma sa anche essere testarda e dire ciò ch...