#6

1.7K 76 4
                                    


MARINETTE 

Ah, di nuovo lui! Non solo lo incontro per strada, ma ora anche al lavoro?! Non l'avevo nemmeno visto arrivare, fino a quando non mi sono avvicinata al loro tavolo per portare il vassoio. Era lì, seduto con un altro ragazzo, un tipo moro con gli occhiali.

Mi ha chiamata Sgualdrina.

Li non ci ho visto più! Gli lanciai un frullato.

Dopo quella scena al caffè, il capo cameriere arrivò subito per capire cosa fosse successo, ma io cercai di minimizzare, facendo la vaga. Non potevo certo permettermi di creare una scena per qualcosa di così stupido, ma dentro di me non potevo fare a meno di pensare che quel ragazzo stava davvero giocando con il fuoco.

Non sa con chi ha a che fare, e probabilmente non lo capirà mai. Sta cercando di mettere alla prova la mia pazienza senza sapere nulla su di me, da dove vengo o cosa posso fare quando qualcuno mi provoca. Ok, forse sono andata un po' oltre, ho preso la cosa troppo sul personale. In fondo non so nemmeno il suo nome, né da dove viene, ma questo non vuol dire che mi lasci sopraffare. Quando qualcuno è irrispettoso, io non mi tiro indietro. E forse è proprio questo che ha acceso una scintilla in me: il fatto che mi abbia trattato come se fossi invisibile, come se il mio lavoro o la mia dignità fossero meno importanti delle sue stronzate.

Vabbè, però cerco di non farne un dramma. Probabilmente è stata solo una coincidenza, il destino ha voluto che ci incontrassimo di nuovo, e per quanto mi piacerebbe dimenticarlo, so che non sarà facile. Se pensa che lascerò il mio lavoro per lui e il suo atteggiamento immaturo, si sbaglia. Non c'è nessun ragazzo che vale così tanto. Nonostante tutto, mi sono svegliata questa mattina e sono tornata a fare quello che so fare meglio: lavorare, concentrarmi, rimanere sul mio obiettivo. Non sono venuta a Parigi per farmi abbattere da uno come lui. Il mio sogno non ha nulla a che fare con i litigi inutili e le persone che pensano di poter fare come vogliono.

Tra due giorni inizia la scuola, e per quanto possa sembrare assurdo, sono pronta. Non è facile adattarsi a una nuova vita, a una nuova città, a un mondo che non avevo mai conosciuto prima, ma sono arrivata fin qui e non intendo fermarmi. Sono determinata a fare il meglio che posso. Non appena arrivo a scuola, dovrò passare dal preside per ritirare la divisa e le chiavi dell'armadietto, ma a dire il vero non so nemmeno cosa aspettarmi. Ho visto solo l'esterno dell'edificio, ma mi aspetto che tutto sia diverso da come ero abituata. Sarà il mio primo passo verso il futuro, il mio futuro da stilista, e non voglio che niente, nemmeno un incontro spiacevole con un ragazzo arrogante, mi faccia deviare da quello che ho intenzione di diventare.

Ora più che mai, so che è il momento di prendere in mano la situazione e non lasciare che nessuno mi distragga. Questo è solo l'inizio di una nuova avventura, e non voglio che nessuno, nemmeno un ragazzetto con un atteggiamento da prima donna, mi tolga la voglia di lottare per quello che voglio.

---

Buongiorno! Si si avete capito bene, oggi è il mio primo giorno di scuola! Che emozione! Dopo un po' di settimane qui sono finalmente pronta ad iniziare questa avventura, lo so è già iniziata, ma era solo un antipasto ora c'è l'inizio vero e proprio!

Mi sono svegliata alle 7:00 in modo che io potessi organizzarmi meglio. Mi sono messa una camicia bianca, jeans neri, degli orecchini a cerchio, cinta e mi sono messa delle vans nere. Oh no tranquilli è solo per uscire di casa poi appena avrò la divisa uscirò con quella e per ora questo outfit che ho creato è ottimo per fare una buona figura con il preside e con il corpo docente all'interno della scuola.

Scesi giù e feci una colazione al volo con una brioche e caffè, mi lavai i denti, mi truccai e mi feci una coda alta facendo dei piccoli boccoli alla fine della coda infine prendo la borsa con i libri ed esco da casa.

|| DIVERSI, MA UGUALI || [ ! REVISIONE ! ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora