Pov Adrien:
[ Venerdì ]
*Suona la sveglia*
Mmm che palle... Non mi va di alzarmi...
Non ho voglia di andare a scuola però dai è venerdì e domani c'è la festa a casa di Luka e avrò modo di divertirmi.
Feci uno sforzo e mi iniziai a preparare, mettendomi la divisa e prendendo lo zaino.
Farò colazione al bar ora non mi va.Esco e oggi vado a piedi.
Per andare a scuola devo passare davanti al cafè così avrò modo di fare colazione, ma mentre ci passavo davanti sentii dei lamenti provenire da un piccolo vicolo tra il locale e un appartamento.
Mi avvicinai e il lamento si faceva più forte e infatti proveniva da una scatola a terra, mi chinai e... un gatto? Che ci fa qui?-Adrien- Aw piccolo che ci fai qui? *accarezzandolo*
Mi hanno fatto sempre tenerezza i gatti perché mi ci rispecchio molto. Sono forti, indipendenti e sanno difendersi però con i loro occhioni riescono a farti capire tutto, se stanno soffrendo, se hanno fame e anche se sono solamente in vena di un po' di affetto. Si si lo so! Non ve lo sareste aspettato vero? Neanche io, ma riesco a capirli insomma anche io in un modo nell'altro sono stato abbandonato più volte prima da mia madre e ora mio padre che mi ignora completamente.
-Adrien- Shhh va tutto bene! *sorriso tenero*
-??- Ma allora li hai i denti?
Mi girai di scatto. Ma che diavolo... Oh è la mocciosetta...
-Marinette- Scusami non volevo spaventarti... *Si inginocchia*
Mi allontanai un po' e vidi che lei allungo la mano per accarezzare il gattino.
-Marinette- Ehi ciao piccolo *accarezza il gatto*
-Adrien- Che ci fai qui?
-Marinette- Io abito qui vicino e mentre passavo ti ho visto... *Sorridendo*
-Adrien- Non ti fai mai gli affari tuoi, huh?
-Marinette- Eeeh no! *Spallucce* Soprattutto se si parla di animali abbandonati...
Stiamo parlando da due minuti e per ora non c'è stata nessuna discussione... E neanche ho intenzione di iniziarla una.
-Adrien- ...
-Marinette- Che c'è perché mi guardi?
-Adrien- N-niente non ti sto guardando...
-Marinette- Mmm ok farò finta di crederti...
Il realtà quando vidi lei che accarezzava il gatto con un sorriso tenero mi ha messo dei brividi su tutto il corpo... Forse è per il freddo.
I miei pensieri vengono interrotti da una sensazione di umido che sentivo sul polso e quando abbassai la testa vidi il micetto che mi stava leccando la mano e mi spunto un sorriso senza averci fatto caso.
-Adrien- Ehi piccolo...
-Marinette- Ma guarda te! *ride*
-Adrien- Cosa?
-Marinette- Non sapevo che avessi un sorriso!
-Adrien- Che intendi dire?
-Marinette- Dovresti sorridere di più sai... Trasmetti molta più felicità.
-Adrien- ...
Tornai in me.
-Adrien- Bene ehm... Ora dobbiamo andare a scuola.
-Marinette- Uh hai ragione! Allora ciao cucciolo ci vediamo dopo va bene?
Si alzò e andiamo a scuola in totale silenzio.
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|| DIVERSI, MA UGUALI || [ ! REVISIONE ! ]
JugendliteraturMarinette Dupain-Cheng, una ragazza di 17 anni, si trasferisce a Parigi con il sogno di diventare stilista, cercando di sfuggire ai fantasmi del suo passato. È una ragazza solare, determinata e indipendente, ma sa anche essere testarda e dire ciò ch...