#4

1.8K 81 41
                                    

MARINETTE

Mi sembra incredibile come alcune persone si prendano così sul serio, proprio come quel ragazzo. Mi sono scusata, ho cercato di rimanere calma, ma lui ha voluto lo scontro. Non mi interessa se è un "figlio di qualcuno importante" o se si sente invincibile. È bastato un incidente, una semplice spinta involontaria, per fargli scatenare quella reazione. Come se il mondo girasse intorno a lui, come se fosse il centro dell'attenzione.

Ma sapete cosa? Non ho intenzione di sprecare un altro minuto pensando a lui. Mi sono allontanata, perché ci sono cose più importanti da fare e, sinceramente, non voglio rovinarmi la giornata per un tipo immaturo che non sa nemmeno come comportarsi. Chi si crede di essere? Non lo conosco, non mi interessa e non lo rivedrò mai più. Mi concentro su ciò che devo fare, e basta. Non vale la pena.

Entrai nel negozio e consegnai al signore la lista dei libri che mi servivano. Mi guardò per un attimo, sembrava curioso, poi sorrise e iniziò a preparare gli ordini.

Quando mi diede i libri, mi disse con un tono amichevole: << Ecco a lei signorina! >> 

<< Grazie >>  risposi, prendendo i libri dalle sue mani.

<< Non ti ho mai vista qui, come mai? >> continuò, osservandomi un po' più da vicino.

<< Oh, sì, >> dissi, mentre sistemavo i libri tra le braccia. << Mi sono trasferita da poco.>>

<< Capisco,>> rispose lui con un sorriso comprensivo. << Beh, allora buona fortuna per tutto! >> 

Gli sorrisi di rimando. << Grazie mille! Arrivederci! >> 

E senza indugi, mi girai per uscire, pronta a riprendere il mio cammino verso casa.

Mentre mi incamminavo verso casa, con i libri sotto braccio, un sorriso mi scappò pensando a quanto fosse stato gentile il signore del negozio. Almeno, qualcuno a Parigi sembrava accoglierti con calore.

Nel frattempo, la mia mente era già proiettata al primo giorno di scuola. 

<< Libri, presi! Astuccio con penne e matite, preso! >> Elencavo mentalmente tutto ciò che avevo già sistemato. Ma mancava una cosa fondamentale: la divisa. 

Spero che non sia niente di troppo scomodo o imbarazzante-

Con un sospiro, mi concentravo su come organizzare tutto per il nuovo anno. "Una cosa alla volta," mi dissi, mentre il rumore dei miei passi si mescolava al fruscio delle foglie che si muovevano al vento. Spero solo che la scuola non fosse come quella che avevo immaginato nei miei peggiori incubi.

---

Sono tornata a casa e ho sistemato i libri sugli scaffali della libreria in camera. Ho messo il cellulare in carica e mi sono dedicata alla preparazione della cena. Per fortuna non avevo cibi confezionati, quindi mi sono preparata un'insalata fresca.

Dopo cena sono andata in camera per fare qualche bozzetto e lavorare su alcune idee per nuovi vestiti, anche solo per allenarmi. Stavo anche aspettando una risposta da un lavoro che avevo trovato online questa mattina. Si trattava di un café, a pochi isolati da casa, e mi sembrava una buona opportunità per iniziare, anche se avrei dovuto bilanciare meglio il mio tempo tra questo e lo studio. Ma non importa, mi impegnerò al massimo in entrambe le cose, è la mia vita che è in gioco.

Mentre ero concentrata sui disegni, il mio cellulare ha cominciato a squillare. Era la nonna.:

<< Pronto? >> rispondo. 

<< Tesoro! >> risponde dolcemente.

<< Nonna ciao! Come stai? >> 

<< Bene tu? Allora com'è Parigi è bella? e il cibo? >> 

<< Sto bene nonna! E si Parigi è fantastica e il cibo pure! Pensa ho anche mandato una richiesta di lavoro così che possa permettermi tutto ciò che mi serve! >> 

<< Brava a nonna! Però non faticare tanto eh! >> 

<< No nonna tranquilla! >>

<< Marinette- Sai nonna ho sempre con me il tuo ciondolo  >>

<< Sono contenta tesoro e vedrai che ti porterà fortuna! >>

<< Grazie nonna lo so! >>

Chiusi la chiamata con un sorriso di sollievo, felice di aver sentito la voce della nonna. È sempre un piacere parlare con lei, specialmente la sera, perché mi fa sentire protetta e meno lontana da casa.

Domani, visto che manca ancora un po' all'inizio della scuola, ho deciso di approfittare di questo tempo per esplorare Parigi. Voglio conoscere meglio la città, scoprire nuovi posti, fare un po' di shopping e, chissà, magari trovare qualche ispirazione per i miei bozzetti. 

In fondo, è il posto che ho scelto per realizzare i miei sogni. Inoltre, tra qualche giorno dovrei avere la risposta per il lavoro al café. Spero vada bene, sarebbe un ottimo inizio per ambientarmi meglio qui.

Mi ritrovai a passare gran parte del tempo a lavorare su un completo che avevo disegnato recentemente. Per ora era solo un ammasso di stoffa di scorta, visto che non avevo ancora avuto modo di permettermi un po' di stoffa di qualità per realizzarlo. Mentre prendevo le misure dell'abito, i pensieri tornavano a quel ragazzo con cui avevo avuto lo scontro. Mi chiesi: "E se nella mia scuola ci fossero persone simili?" A me, in fondo, non importa, so difendermi, ma l'idea di trovarmi tra persone così immature in un ambiente dove voglio costruire il mio futuro non mi entusiasma affatto.

Però, considerando che si tratta di una scuola prestigiosa, credo che ci siano poche probabilità di incappare in tipi del genere. D'altronde, se ci sono, non è un problema che voglio farmi pesare. Sono qui per un motivo, e non voglio lasciarmi distrarre da nulla, nemmeno dalle preoccupazioni. Sono venuta a Parigi per cercare di sfuggire alle preoccupazioni che avevo nel mio paesino, per cercare una nuova opportunità, un nuovo inizio. So che sembra facile dire che voglio lasciarmi tutto alle spalle, ma non è da codardi. 

È solo un modo di affrontare le cose diversamente, di dare una nuova direzione alla mia vita, un passo avanti verso la realizzazione del mio sogno: diventare una stilista affermata, avere il mio brand, esprimere chi sono attraverso i miei outfit.

Ah, e c'è un'altra cosa che non vi ho detto... Ho uno stilista preferito, un nome che probabilmente avete già sentito. Gabriel Agreste. Abita qui a Parigi, ed è uno dei più grandi stilisti di tutta la città. Se riuscissi a fargli arrivare i miei lavori, sarebbe un sogno che si avvera. Ogni sua collezione è un successo immediato, e il suo stile è davvero unico. Averne anche solo un'opinione sarebbe un onore, quindi mi impegnerò al massimo per riuscirci, anche se dovrò lavorare duramente per arrivarci.

|| DIVERSI, MA UGUALI || [ ! REVISIONE ! ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora