MARINETTE
Arrivai all'aeroporto, emozionata e un po' nervosa. Feci tutti i controlli di sicurezza senza problemi e poi mi sistemai su una delle sedie davanti alla porta di imbarco. Non c'era molta gente intorno a me, quindi mi ritrovai a pensare a tutto quello che avevo lasciato dietro. Separarmi dai miei nonni era stato difficile, ma sapevo che dovevo affrontarlo. Ero pronta per questo nuovo capitolo della mia vita, anche se il distacco mi aveva lasciato un po' di tristezza nel cuore.
Con ancora mezz'ora di attesa prima dell'imbarco, decisi di prendere il telefono e fare un giro sui social per distrarmi un po'. Mi piaceva dare un'occhiata a quello che stava succedendo in giro per il mondo e anche cercare qualche informazione su Parigi, la mia nuova città. Parigi... La città dell'amore, della passione, dei monumenti iconici e delle mille meraviglie. Non riuscivo a credere che tra poco sarei stata lì, non solo come turista, ma come qualcuno che finalmente avrebbe vissuto in quella città. Che emozione! Mi sentivo pronta ad abbracciare quella nuova vita, anche se ancora mi sembrava tutto un po' surreale.
Ad interrompere le mie ricerche su Google Maps è stata la voce dagli autoparlanti che annunciavano i voli:
~ Londra-Parigi, 2 ore pronti all'imbarco, buona permanenza! ~
Mi alzai, afferrando la valigia, e tirai fuori il biglietto per prepararmi a passare attraverso la passerella dell'imbarco. Superato quel lungo tunnel, dalle grandi finestre si potevano vedere gli aerei in attesa di partire. L'atmosfera era elettrica, carica di attesa e di viaggiatori pronti a decollare verso le loro destinazioni.
Quando finalmente entrai nell'aereo, rimasi sorpresa dalla sua grandezza, molto più spazioso di quanto avessi immaginato. Guardai il biglietto per cercare il mio posto, B-8.
Camminai tra i sedili fino a trovarlo: ero vicino al finestrino. Questo mi rendeva felice, perché avrei avuto la possibilità di osservare il mondo dall'alto, una cosa che mi ha sempre incuriosita e affascinata. Sistemai la valigia negli scomparti sopra ai sedili, mi sedetti e, con un sorriso, tirai fuori tutto ciò che mi sarebbe servito per il viaggio: il telefono, qualche rivista e le cuffiette. Mi sentivo pronta, finalmente, per partire. Il volo verso Parigi stava per iniziare e con esso, una nuova avventura.
Sentì un boato che mi fece spaventare quando mi accorsi che era solo il motore dell'aereo in funzione e che c'era il comandante che dava le indicazioni per la partenza.
~ Buongiorno passeggeri! Vi invitiamo di allacciare le cinture durante la partenza e di attivare la modalità aereo sul vostro cellulare ... Buon viaggio ~
Mi allacciai la cintura di sicurezza e seguìi le istruzioni del pilota, che annunciò il decollo poco dopo. Il rumore dei motori aumentò, e l'aereo cominciò a sollevarsi lentamente dal suolo. "E quindi è così, huh", pensai tra me e me. Stavo davvero lasciando Londra, la mia città, ma sapevo che ci sarei tornata un giorno. Adesso, però, era il momento di guardare avanti, verso una nuova vita. E mentre il mio cuore era pieno di emozione, non riuscivo a non pensare ai miei nonni e a mia sorella. Speravo che se la sarebbero cavata senza di me.
Appoggiai la testa al sedile, guardando fuori dal finestrino. L'aereo si sollevava sempre di più, mentre il paesaggio sottostante si faceva via via più lontano. Man mano che lasciavo la terraferma, il mondo sotto di me si stava trasformando in una distesa di nuvole. Una sensazione malinconica mi assalì, ma era anche una sensazione bella, come se stessi finalmente volando verso qualcosa di nuovo, di sconosciuto e, allo stesso tempo, di meraviglioso. Il cuore mi batteva forte nel petto, ma era una sensazione di libertà, come se avessi lasciato tutto il peso alle spalle per dare inizio a un'avventura che avevo sempre sognato.
[ Dopo un'ora ]
Era passata un'ora dalla partenza e mi mancava ancora un'ora prima di arrivare a Parigi. Decisi di approfittare di questo tempo per completare l'iscrizione al college. Presi il portatile, lo posizionai sulle ginocchia e iniziai a compilare il modulo online. C'erano alcune domande da rispondere e, mentre leggevo, scoprii che questo college era uno dei migliori, con una vasta gamma di corsi. Oltre a quelli più tradizionali come scrittura, lingue, biologia, economia e filosofia, c'era anche un corso di moda!
La moda, ovviamente, attirò subito la mia attenzione, ma anche filosofia mi sembrava interessante. Tuttavia, sembrava che fosse necessario scegliere direttamente davanti al preside, visto che non c'era nessuna opzione da selezionare nel modulo di iscrizione. Completai comunque la parte relativa ai miei dati personali e inviai la domanda. Con un sospiro di sollievo, chiusi il laptop, sentendomi sollevata. Ora non mi restava che godermi l'ultima mezz'ora di viaggio, rilassandomi e lasciando che la mente vagasse tra le emozioni della partenza e le aspettative per il futuro.
[ Parigi ]
Siamo arrivati! Non riuscivo a crederci! L'aereo iniziò a scendere dolcemente, e la sensazione di essere così vicina a Parigi mi fece battere il cuore più forte. Quando toccò finalmente terra, slacciai la cintura di sicurezza, ansiosa di scendere. Una volta che tutti i passeggeri furono scesi, finalmente uscì anche io, facendo un passo verso questa nuova avventura che mi aspettava.
Non appena misi piede fuori dall'aereo, presi un profondo respiro d'aria fresca. Parigi! La città dei miei sogni, proprio lì davanti a me. Mi diressi verso i controlli di sicurezza e, dopo averli superati senza problemi, chiamai un taxi. La destinazione? Il cuore pulsante di Parigi, dove mi aspettava il mio appartamento, proprio vicino a Notre-Dame, a pochi passi anche dal college. Non vedevo l'ora di arrivare, sistemarmi e iniziare finalmente a vivere in quella città che avevo tanto desiderato.
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Il taxi si fermò proprio davanti al mio appartamento. Appena scesi, trovai subito l'agente immobiliare ad aspettarmi. Mi sorrise e mi porse le chiavi.
<< Buongiorno signorina! Queste sono le chiavi, mi raccomando di ricordarsi di pagare le bollette ogni tanto! >> mi disse con un tono cortese ma professionale.
<< Si, grazie mille! >> risposi, prendendo le chiavi. << Buona giornata! >>
<< Anche a lei! >> disse l'agente, sorridendo prima di allontanarsi.
Con le chiavi in mano, mi sentivo finalmente ufficialmente arrivata. Era il primo passo per iniziare questa nuova vita in una città che avevo sempre sognato di chiamare casa. Dopo aver salutato l'agente immobiliare, che si allontanò, mi avvicinai al cancello e lo aprii, carica di emozioni contrastanti. Con la valigia al seguito, presi l'ascensore e mi dirigo verso l'interno 13. Arrivai alla porta, misi la chiave nella serratura e, con un leggero scatto, la girai.
Entrai nell'appartamento e notai subito quanto fosse luminoso! Portai la valigia dentro e chiusi la porta dietro di me. Era fatta, finalmente ero arrivata in questo nuovo capitolo della mia vita. Prima di mettermi a sistemare tutto, chiamai i miei nonni per avvisarli che ero arrivata sana e salva. Dopo aver parlato con loro, mi diressi verso la mia camera. Era piccola e un po' spoglia, ma sapevo che con un po' di tempo e qualche risparmio, sarebbe diventata stupenda. Accanto alla camera c'era un piccolo bagno e, lungo il corridoio, il soggiorno con un angolo cottura. Era perfetto per una ragazza alle prime armi come me!
Cominciai subito a sistemare la valigia, mettendo i vestiti nei cassetti, gli accessori, i caricatori e tutte le cianfrusaglie che avevo portato con me. Dopo aver sistemato tutto, decisi di dare una ripulita all'appartamento. Quando finii, misi alcuni oggetti che mi facevano sentire a casa sulle mensole, vicino al televisore. Tra di essi, c'era un quadro di me, mia sorella e i miei nonni, scattato nei campi di grano del nonno. Che bei ricordi...
Stanca ma soddisfatta, mi sedetti sul divano al centro del salone. Era stata una giornata lunga e piena di emozioni, così decisi di riposarmi un po'. Ero talmente stanca che, prima di rendermene conto, mi addormentai sul divano senza nemmeno pranzare.
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Era ormai quasi sera quando decisi di uscire per prendere una pizza da un pizzaiolo qui vicino. Certo, come primo pasto nella nuova città, non era proprio l'ideale, ma era meglio di niente. Finora non avevo trovato molti lavori, ma sapevo che prima o poi ne avrei trovato uno.
Presi la pizza e tornai nel mio appartamento, pronto per una cena semplice ma soddisfacente. Che strano pensare di dire "casa", ma è così: Parigi è casa mia adesso. La scuola sta per cominciare, e spero davvero che tutto vada bene. Spero soprattutto di riuscire a farmi degli amici veri, quelli che rimarranno al mio fianco, e chissà, magari anche incontrare qualcuno di interessante. Sì, lo so, può sembrare strano, ma non è che il mio carattere forte e indipendente non mi permetta di provare sentimenti. Il fatto è che non ho mai avuto modo di conoscerli davvero, e onestamente non ne avevo nemmeno la voglia: avevo già troppi pensieri nella testa.
Non so davvero cosa siano i "veri sentimenti", quelli di cui tutti parlano, ma spero che un giorno riuscirò a provarli.
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|| DIVERSI, MA UGUALI || [ ! REVISIONE ! ]
Fiksi RemajaMarinette Dupain-Cheng, una ragazza di 17 anni, si trasferisce a Parigi con il sogno di diventare stilista, cercando di sfuggire ai fantasmi del suo passato. È una ragazza solare, determinata e indipendente, ma sa anche essere testarda e dire ciò ch...