#28 𝑺𝒆𝒎𝒑𝒓𝒆 𝒍𝒂 𝒔𝒕𝒆𝒔𝒔𝒂 𝒔𝒕𝒐𝒓𝒊𝒂

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Pov Marinette:

Io ed Alya ci siamo allontanate da scuola e stiamo tornando a casa.

-Alya- Aaa posso sapere che vi prende?

-Marinette- A che cosa ti riferisci?
*confusa*

-Alya- Insomma tu ed Adrien, prima vi scannate come foste cane e gatto, l'attimo dopo sembrate due bambini e poi ritornate come prima!

-Marinette- E quindi?

-Alya- Io inizio a dubitare che fra voi c'è qualcosa!

-Marinette- Eh?! Ma che stai dicendo

-Alya- Marinette cavolo, questi comportamenti strani prima vi odiate poi non più ... cioè se non è questo non lo so

-Marinette- Ma ti pare?! Sono solo coincidenze alcune volte siamo di buono umore e altre volte no.

-Alya- *sospira*

Ancora con questa storia? Tra me ed Adrien non può nascere niente siamo come acqua e olio. Poi dai ammettiamolo una come me insieme ad uno come lui, siamo simili è vero, ma non basta.
Non credo di provare qualcosa per lui o almeno credo...

Pov Adrien:

Avete visto? Come può pensare Jordan che io e Marinette formiamo una bella coppia se ogni volta finisce così?
Ok, capisco che il mio carattere è complicato però anche lei non scherza e magari mi starò anche sbagliando, ma per ora tra noi non vedo niente e popò di meno che la nostra continua competizione e sfida. Ammetto anche che da una parte è anche divertente, tutti che si fanno mettere i piedi in testa così facilmente, che noia. Si l'ho detto davvero, mi piace stuzzicare le persone però ogni volta vinco io e dopo un po' diventa noioso, almeno con lei è diverso c'è sfida!

Me ne tornai a casa con le cuffie allo orecchio.
Entro con le chiavi e supero il portone.

-Adrien- Sono a casa

Nessuna risposta, come al solito. Perché lo dico ancora?
Tanto grande questa casa quanto vuota.

Salii le scale ed andai in camera mia buttandomi nel letto a peso morto.
Vari pensieri mi girano per la testa e non so come facciano a farsi vivi solo la sera.

I miei pensieri vengono interrotti da una chiamata da Nino.

Accettai la chiamata.

-Adrien- Pronto?

-Nino- Ehi bro! Come va?

-Adrien- Bene dai

-Nino- hai da fare?

-Adrien- No perché?

-Nino- Ti va se facciamo un salto da te?

-Adrien- Ehm va bene tanto non avevo altri programmi...

-Nino- perfetto, prepara la play fra un po' arriviamo!

-Adrien- Va bene!

Attaccai la chiamata. Chissà perché questa serata improvvisa, beh meglio di stare da soli qua dentro...

Pov Marinette:

[ 23:00 ]

Sono passate un po' di ore ed io sono qui nel café, sto aiutando Jack per la chiusura. Sono esausta e in più non faccio altro che pensare alla risposta di Adrien alla lezione di filosofia più quello che mi ha detto Alya.
Che insensibile e poi non capisco ci così tanto peso, insomma che mi importa è libero di pensarla come vuole non sono la sua babysitter.

-Jack- Fiuuu finalmente!

-Marinette- Sono distrutta *appoggiandomi al bancone*

-Jack- Già! Finiamo di sistemare così andiamo a casa!

Annuisco e finiamo di sistemare le ultime sedie per poi uscire e chiudere.
Percorriamo la strada insieme come ogni sera.

-Jack- Tutto bene Marinette?

-Marinette- Oh si, solo un po' pensieri che girano, ma niente di preoccupante...

-Jack- Centra con scuola?

-Marinette- *sospira* Si è che ho un sacco di ansia per la sfilata di Venerdì e in più non riesco a capire le persone...

-Jack- A cosa ti riferisci?

-Marinette- Hai presente quel ragazzo, il modello?

-Jack- Si, quello che viene spesso qui?

-Marinette- Eh lui, beh non riesco davvero a capirlo... Insomma è un immaturo, irresponsabile che pensa solo a se stesso, ma avvolte io credo che usa tutto questo come una maschera...

-Jack- Come fai a dirlo?

-Marinette- Perché mi ci rispecchio molto, ero come lui e forse lo sono anch'io avvolte...

-Jack- *annuisce* Beh, ti dico la verità molto probabilmente ha paura di farsi vedere per quello che è.

-Marinette- Si, lo credo anch'io solo che... Ogni volta se ne esce con degli atteggiamenti che mi fanno gettare la spugna sul capire che razza di persona sia.

-Jack- E perché insisti?

-Marinette- *guardai avanti* non lo so, probabilmente mi incuriosisce il fatto che ci sia una persona simile a me di carattere...

-Jack- *annuisce* capisco...

-Marinette- Che dovrei fare?

-Jack- *sospira* Prova ad avere pazienza, magari non sa ancora come dosare tutto questo e quindi non è sicuro...

-Marinette- Forse hai ragione...

Arrivai a casa e salutai Jack. Forse ha ragione, insomma il pomeriggio al parco l'ho visto diverso e quindi potrebbe essere solo paura. E lo capisco perché ho anch'io paura di mostrarmi per come sono davvero e forse ancora devo capirlo. Per ora so solo che mi chiamo Marinette, ho 17 anni e vivo a Parigi per poter scappare dal mio passato di merda. Caratterialmente so che sono egocentrica, arrogante, determinate, indipendente e le parti positive devo ancora confermarle.
Tuttavia il mio obiettivo è andare avanti, senza guardarmi indietro, costruirmi un futuro e magari accompagnata da qualcuno che amo.

Pov Adrien:

Io e i miei amici stiamo giocando alla play da un po'. Mio padre non c'è perché è partito questa mattina fuori città per lavoro, non so quando tornerà e non mi interessa d'altronde se può ignorarmi lui lo posso fare anch'io.

-Jordan- Seeeee! ho vinto!

-Kim- Aaaaa maddai!

-Jordan- Paga! *Porge la mano*

-Kim- Eh va bene *gli da 20€*

-Jordan- Grazie *sorride*

Io sono seduto sul letto con Nino a guardare un po' di ragazze su Instagram.

-Nino- Oh guarda questa!

-Adrien- *mi sporgo* Si carina...

-Nino- Carina?! È una figa assurda.

-Adrien- *annuisco*

-Nino- Dai bro ho capito che sei innamorato però *ride*

-Adrien- Io innamorato?! Ma non dire cazzate!

-Nino- Beh, se questo non è non so cosa altro possa essere. È da già un paio di giorni che non esci con una tipa bro!

-Kim- *si gira* è vero!

-Adrien- E quindi non me la sento di uscire, tutto qua.

-Kim- Si si certo come no *borbotta*

-Nino- Amico ma sei sicuro sicuro?

-Adrien- Sicurissimo...

-Jordan- *scuote la testa*

Aaaah sempre i soliti. Ok certo non metto in dubbio che questo comportamento sia strano da parte mia, ma non credo che sia quello che credo o quello che credono loro. Perché il problema è di chi, spero nessuno perché se cedo a dei sentimenti rischio di rovinarmi, di nuovo.

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