Nei giorni successivi tutto era stato confuso. Mja si era sentita confusa e stava mettendo in dubbio sé stessa. Il rapporto con i suoi fratelli si stava lentamente sgretolando: più loro facevano resistenza alla sua relazione con Thomas, più lei si allontanava e rifiutava le loro chiamate, i loro inviti a cena e i loro messaggi. Non era mai successo prima e questo stava creando una profonda spaccatura tra lei e la sua famiglia. I quattro fratelli Hamilton stavano temendo il suo silenzio perché Mja, in quel momento, era fuori dal loro controllo.
Lei si era accorta di aver incontrato un uomo che riusciva a tirare fuori tutta le sue insicurezze, tutti i suoi difetti, tutte le sue paure. Si sentiva vulnerabile, si sentiva oscurata dal senso di inadeguatezza, come se non fosse all'altezza di Thomas e della sua personalità; ogni volta che credeva di fare un passo avanti nel loro rapporto succedeva sempre qualcosa di spiacevole e facevano tre passi indietro.
Era estenuante, la gettava continuamente nel dubbio e le stava togliendo tutte le forze. Thomas la stava distraendo ed era talmente assorbita che non riusciva a pensare ad altro che a lui, alle sue parole, alle sue dichiarazioni. Per trasparenza le aveva detto che esistevano anche altre persone - donne - nella sua vita e tutto Mja si sarebbe aspettata, tranne di trovarsi di fronte ad un bivio.
Per la prima volta nella sua vita si sentiva disturbata; di solito quando veniva a conoscenza di alcune verità/realtà, si faceva scivolare addosso il tutto mantenendo sempre quel profilo alto ed integro, non si era mai sentita in competizione con nessuna e nessuno prima di allora le aveva mai instillato un'insicurezza di quella portata.La destabilizzazione era stato un processo breve ma intenso.
Si dice che nella coppia c'è sempre uno che ama più dell'altro ma la verità è che l'amore non ha misura ne limiti, l'amore è amore.
E lei aveva la sensazione che fosse solo a senso unico.
***
« Se non si presenta neanche oggi la licenzio. » Jake guardava suo fratello Samuel con l'aria di chi voleva mangiare il cellulare che stringeva tra le dita.
« Guarda che ci perderesti tu e lei ci metterebbe dieci minuti a far decollare un'altra società. » aveva risposto Samuel « Hai una vaga idea di quanto sia corteggiata? » aveva alzato il sopracciglio destro, retorico. Era come sempre abbastanza calmo.
Nell'ufficio di Jake era tutto pronto per la riunione con gli investitori, il tavolo era stato sistemato in modo che tutti gli ospiti avessero due bottiglie d'acqua a disposizione, una cartellina di pelle per prendere appunti e la brochure con il programma che avrebbero affrontato per tutto il giorno, annesso di orari per i pasti e pause random per fare un po' il cazzo che volevano.
A Jake tutto sembrava irrilevante dal momento che Mja non si faceva né vedere né sentire da giorni e in ufficio i dipendenti sembravano tutti essere sull'orlo di una crisi isterica.
Daniel ascoltava i fratelli parlare, fingeva totale disinteresse mentre sfogliava distrattamente il Times. La Signora in Grigio era sempre un buona compagnia, specie di primo mattino « Avete provato ad andare a casa sua? » aveva esordito, di punto in bianco. Era rimasto con la testa china sul quotidiano e manteneva le spalle dritte.Samuel - il gemello di Daniel - aveva alzato lo sguardo: era appoggiato contro il mobile bar con le gambe tese in avanti e le caviglie incrociate ma non aveva risposto al quesito.
Stava lasciando a Jake l'incombenza di dissipare quel dubbio che galleggiava nell'aria.
Jake continuava a fare su e giù di fronte alla vetrata, continuava a guardare all'esterno, verso il basso, lungo la strada « Non ho intenzione di pregarla se non vuole vederci o sentirci non c'è motivo di andare da lei. Le sue volontà sono evidenti. »« E quando mai vi sono interessate le sue volontà? » a quel punto gli occhi neri di Daniel avevano sterzato verso Jake.
Samuel aveva guardato Jake, di rimando.
Silenzio.« Se si sta comportando così non potete biasimarla. E' tutta la vita che non la fate respirare. » a quel punto Daniel aveva chiuso il Times, l'aveva sistemato in modo che non si stropicciasse, poi si era alzato ed aveva abbottonato la giacca sull'addome.
Anche lui era affascinante, ma al contrario del suo gemello aveva negli occhi una luce pericolosa e non lasciava passare mezza emozione, mai, in nessun caso.
« A volte mi domando se per lei sia stato un bene capitare in una famiglia come la nostra. » aveva aggiunto, duramente.
« Oh, e sentiamo: sarebbe stato meglio che vivesse allo sbando così che avrebbe potuto vivere la sua love-story da quattro soldi? » Jake non riusciva a credere alle sue orecchie. Si era voltato verso suo fratello con uno sguardo carico di rabbia.
Daniel, contro quello sguardo, non si era minimamente scomposto, conosceva molto bene suo fratello come l'amore smisurato che nutriva per Mja e una reazione del genere di certo non l'aveva spaventato « Sei talmente accecato dalla gelosia che non riesci nemmeno a capire che più fai così, più l'allontani. » stringendo appena le palpebre « L'hai mai guardata davvero negli occhi, Jake? Oppure eri più impegnato a guardarle il culo? »
Dal momento che i toni iniziavano ad animarsi, Samuel aveva deciso che un time out sarebbe stato opportuno per entrambi « Okay, adesso vi calmate. » si era tirato su e si era accostato a Daniel: erano identici, due perfette gocce d'acqua.
« Che cazzo stai dicendo? Cosa vorresti insinuare? » Jake stava perdendo il controllo, lo si poteva evincere dal modo in cui le sue vene sul collo si erano gonfiate.
« Jake, anche un cieco lo vedrebbe! Mja non è mai stata tua sorella. » ... « La nostra, sì. » Daniel aveva indicato sia lui che Samuel con l'indice « Ma la tua, NO. » aveva additato Jake.
Samuel a quelle parole aveva iniziato ad agitarsi « Ora basta, Daniel. Esci. » aveva guardato il suo gemello ed era stato per entrambi come guardarsi allo specchio.
« Non essere idiota. » Jake si era voltato di spalle, aveva appoggiato il gomito contro il vetro mentre l'altra mano premeva a palmo aperto sul fianco.
« Apri gli occhi, genio: Mja è innamorata e non vi vuole in mezzo ai piedi perché non riuscite ad essere felici per lei. Sapete solo criticarla e comandarla. » Daniel a quel punto si era mosso verso la porta ma un istante prima di richiuderla aveva guardato Jake « Sei un povero stronzo, Jake, lasciatelo dire. »
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Never
Romance[ TESTO IN REVISIONE. VERRANNO APPORTATE MODIFICHE. ] Toronto, Canada. La ventottenne Mja Hamilton decide di prendere in pugno la sua vita e cambiare il suo cognome : il destino ci mette lo zampino, cambiando le carte in tavola e dandole una mano...