Harry James Potter entrò dentro la Sala Grande assieme a Ronald Bilius Weasley ed Hermione Jean Granger mettendosi a sedere nell'immenso tavolo dei Gryffindor per dare inizio alla cena più buona che abbiano mai assaggiato.
Difronte a loro c'erano Ginny Weasley, Neville Paciock, il suo ragazzo, Seamus Finnigan e Dean Thomas, il migliore amico di Seamus.
"Come state ragazzi?"
Domandò a quel punto Harry al gruppo di amici con grande entusiasmo: l'idea di essere tornato di nuovo a casa, nella sua vera dimora, lo rendeva il ragazzo più felice del mondo intero! Ron gli tirò sulla spalla una leggera pacca amichevole e sorrise.
"Bene, Harry!" Rispose Neville. "Peccato che questo sarà l'ultimo anno... e oltretutto ci saranno i M.A.G.O, ma nonostante questo, sono felicissimo lo stesso!"
Harry gli sorrise, ma subito dopo i ragazzi furono interrotti dalla professoressa McGranit che attirò l'attenzione picchiettando il suo cucchiaino per il caffè sul suo bicchiere di cristallo.
Dopo pochi secondi, Albus Silente, si alzò in piedi con grande eleganza attirando ancora più attenzione.
"Benvenuti ad un nuovo anno scolastico per i nuovi ragazzi e ragazze arrivati/e e anche per i veterani!"
Silente guardò tutta la sala con grande gioia.
"Anche quest'anno gli insegnanti sono gli stessi, ma c'è una novità: tra poco vi presenteremo un nuovo studente appartenente al penultimo anno, proveniente dalla scuola di Durmstrang della quale è stato appurato faccia parte degli Slytherin."
L'anziano preside fece una piccola pausa.
"Questo ragazzo si chiama Alan Parrish/Malfoy ed è il fratello di Draco."
Tutti gli Slytherin si voltarono verso Draco che deglutì sonoramente con il respiro mozzato.
Dopo pochissimi istanti guardò gli altri studenti senza parole proprio come loro, ma per ragioni molto diverse.
La grande porta della sala grande si aprì ed Alan entrò dentro la stanza un po' spaesato, non tanto per la grandezza del posto, quanto per il fatto che aveva tutti gli occhi puntati addosso: una cosa che proprio non riusciva a sopportare.
"Draco, ma... è il tuo gemello?!"
Pansy rimase scioccata da tale visione.
"No è... è una storia complicata!" Disse balbettando leggermente, per poi ritornare serio. La sua presenza lo angosciava e lo confondeva ancora di più.
Ma soprattutto Silente come diamine faceva a sapere che Alan era suo fratello?!
Probabilmente era stato quello stronzo di suo padre ad aver messo in piazza tutti i loro fatti privati di cui non lui aveva più nessun diritto!
Silente si avvicinò ad Alan e gli accarezzò una spalla con un gesto di affetto.
"Il tavolo Slytherin è quello lì." Indicandolo.
Alan si voltò verso la direzione indicatagli dall'uomo e quando vide Draco che lo fissava con grande indifferenza il suo cuore si fermò di colpo.
Avrebbe preferito di gran lunga finire in un'altra Casa piuttosto che sopportare un simile sopruso.
Alan dunque si sedette difronte a Draco tenendo lo sguardo basso: dato che non aveva nessuna voglia di fare conversazione con un ragazzo che lo aveva rifiutato nel mentre tutti i presenti del tavolo ancora li stavano fissando spudoratamente.
"Beh? Che avete da guardare?!" Chiese Draco nervoso.
Quella maledetta situazione già non la sopportava più e come minimo sarebbe stato un anno molto lungo!
Nel frattempo Harry, Ron ed Hermione guardarono Alan completamente senza parole: era IDENTICO a Malfoy e non si capacitavano di una cosa del genere.
Il "bambino sopravvissuto", guardò l'indifferenza di Draco e ne rimase colpito: doveva essere successo qualcosa di veramente grave per vederlo così apatico nei confronti di quel ragazzo.
In quel momento in lui nacque qualcosa di profondo, come un senso di appartenenza.
Ma come diamine era possibile?
Harry lo aveva sempre disprezzato!
Finita la cena lo Slytherin si alzò di volata per correre nel suo dormitorio, ma Pansy Parkinson che lo aspettava al varco per coronare finalmente il suo sogno proibito, lo fermò con un sorrisino ammiccante.
"Ehy dolcezza! Mi vuoi dire che succede? Chi è quell'Alan li? Dalla faccia che hai fatto non mi sembravi molto interessato!"
Draco fece uno sguardo di puro ghiaccio e odio viscerale. Caspita come la odiava!
"Parkinson credevo che tu fossi più intelligente da capire che non hai speranza come me. Per adesso passi, ma la prossima volta non sarò così clemente. Intesi?"
Con questi pensieri si allontanò lasciandola ancora una volta li da sola in mezzo al grande corridoio.
Draco doveva fare qualcosa per liberarsi per sempre delle moine di quella deficiente!
Ma cosa avrebbe mai potuto fare?!
Ci pensò su qualche istante e alla fine gli venne in mente un'idea brillante.
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Drarry ~ Da rivali ad amanti - Parte prima
FanfictionSettimo anno ad Hogwarts. Per fare in modo che Pansy Parkinson lo lasci in pace una volta per tutte, Draco chiede aiuto al suo peggior nemico. Ma di che cosa stiamo parlando? 2016.