Harry James Potter si era rinchiuso nella sua stanza con il Sigillium da diverso tempo ormai, mentre fuori dalla finestra, c'era un buio pesto.
In quel momento il giovane mago infatti pensò che probabilmente l'ora di cena era già passata, ma poi guardando l'orologio sul suo polso notò che si era ampiamente sbagliato: in quanto quell'oggetto da babbani segnava le 19:30 ed il banchetto ci sarebbe stato solo un'ora più tardi.
Beandosi di questa opportunità il Gryffindor rimase ancora sdraiato sul suo comodo letto a baldacchino a ripensare a tutto quello che era accaduto qualche ora prima: il moro aveva baciato Alan, dopo che si era dichiarato a Draco, suo fratello.
Ma perché lo aveva fatto?
Insomma, il Grifondoro era convintissimo di amare Draco. Perché dopo pochi giorni aveva già baciato Alan?!
L'unica spiegazione plausibile e che gli veniva in mente in quel momento era che provasse qualcosa anche per lui e preso dall'istinto, si era lasciato andare a delle emozioni che non credeva assolutamente di provare.
Si era così, non c'erano altre spiegazioni!
Era ancora immerso fra tutti questi pensieri quando all'improvviso qualcuno bussò alla porta e senza aspettare che Harry potesse dire qualcosa, quella persona entrò.
"Harry?"
Il moro si mise a sedere sul letto con le gambe incrociate e sorrise.
"Hermione! Vieni, entra pure!"
La ragazza dai capelli lunghi, castani e ricci, entrò dentro chiudendosi la porta alle spalle.
"Che succede Harry? Perché sei "sparito" in queste ore?"
Il suo migliore amico sospirò per poi guardarla intensamente. "Prima io ed Alan ci siamo baciati."
L'espressione stupita e super contenta della ragazza non si poteva descrivere a parole.
"Oh Harry, ma è meraviglioso! Significa che stai dimenticando Draco!" Disse entusiasta.
"Non lo so, Herm..." Disse poco convinto.
"Ehy, che succede?" Chiese stringendogli la mano, tanto che il ragazzo la guardò ancora.
"Si, ci siamo baciati e sono stato io a fare questo passo; ma non so se lo amo sul serio. Lui dice di amarmi e di non volere mai rinunciare a me. Ma io non lo so, non riesco a capire se il mio è amore o impulso!"
"Ma ora... lui, cioè voi... state insieme?"
"No, Herm. Non stiamo insieme."
"Devi chiarirla questa cosa! Perché è molto probabile che Alan abbia frainteso tutto!"
"Ci sta." Disse abbassando lo sguardo per poi sospirare. Dopo pochissimi secondi, il ragazzo la guardò ancora. "Sono uno stronzo, vero Herm?" Chiese a bruciapelo, lasciandola parecchio sbigottita.
"Ma che cavolo dici Harry?!" Disse accalorandosi. "Sei solamente molto confuso, ma è normale, sai? Siamo pur sempre degli umani e soprattutto devi ricordarti che nessuno è perfetto!"
"Si, ma vorrei che... vorrei che quel ragazzo fosse Draco."
In un secondo il Gryffindor scoppiò in lacrime ed Hermione lo strinse forte a sé massaggiandogli la schiena cercando di tranquillizzarlo come meglio poteva.
"Non fare così, vedrai che Draco si pentirà di tutto quello che ti ha detto e tornerà da te. Ma tu con Alan devi essere chiaro, non puoi alimentare le sue speranze. Capito Harry?"
Il moro annuì e sorrise.
"Hai ragione, devo dirgli tutto!"
E dopo un sorriso e una sciacquata al viso, uscirono dalla stanza per andare a mangiare.
Il giorno seguente Theodore, uno dei migliori amici di Draco, stava leggendo un libro seduto comodamente sul prato sotto il Platano Picchiatore, quando venne raggiunto da una ragazza bionda, con i capelli lisci, alta, magra, le gambe parecchio slanciate: Daphne Greengrass.
"Theo! Meno male che ti ho trovato."
Il ragazzo dai capelli mori e le orecchie a sventola, alzò lo sguardo piuttosto seccato: da circa due settimane la ragazza non gli dava tregua.
"Che vuoi Daphne? Sto cercando di finire il capitolo."
Disse tenendo lo sguardo basso sempre sulla solita riga.La ragazza a quel punto si mise a sedere accanto a lui e lo guardò attentamente mettendogli poi una mano sul dorso della sua per cercare di attirare la sua attenzione.
A quel contatto Theo non disse una parola, anzi, fece addirittura finta di niente.
A quel punto, Daphne gli levò il libro di mano scaraventandolo lontano, ottenendo le urla del ragazzo per poi dargli un bacio.
"Mi piaci da morire Theo." Disse con voce bassa per poi iniziare a baciarlo.
"Beh, non è lo stesso per me."
"Sì invece, devi solo ammetterlo."
"DAPHNE?! THEO!"
All'improvviso una voce maschile li fermò.
I due ragazzi a quel punto trasalirono e Daphne più rossa che mai, si staccò dalle labbra del giovane diventando rossa come un peperone.
Blaise Zabini l'altro migliore amico di Draco si trovava difronte a loro, con uno sguardo allibito e molto stupito.
"Blaise!" Disse Lei senza guardarlo.
"Dovevi proprio arrivare ADESSO?"
"Beh, se invece di baciare qui Theo lo avessi fatto in un altro luogo... forse non ci sarebbero stati problemi! Non credi?"
La ragazza si alzò in piedi e scappò via con le lacrime agli occhi. Dopodiché Blaise guardò Theo con uno sguardo deluso.
"Ti è piaciuto quel bacio, vero?!" Chiese quasi urlando.
"Scherzi?!" Domandò nervoso. "E poi perché reagisci così amico?! Non sarai mica geloso?" Chiese iniziando a ridere per provare a sciogliere un pò tutta la tensione che si era venuta a creare.
"Si, infatti! Sono molto geloso di te, Theo e lo sai il perché?! Perché provo qualcosa per te, Merlino! Sei tutta la mia vita, contento?"
Il suo migliore amico lo guardò del tutto basito, in quanto non si aspettava affatto una simile dichiarazione. Dunque si avvicinò cautamente al ragazzo con sguardo serio.
"Blaise, io..." Provò a parlare, ma fu interrotto.
"Non devi dirmi niente Theo. Lo so bene che non mi ami, è che dovevi saperlo." Disse con uno sguardo basso e molto triste.
Improvvisamente però, Theo fece qualcosa di assolutamente inaspettato.
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Drarry ~ Da rivali ad amanti - Parte prima
FanfictionSettimo anno ad Hogwarts. Per fare in modo che Pansy Parkinson lo lasci in pace una volta per tutte, Draco chiede aiuto al suo peggior nemico. Ma di che cosa stiamo parlando? 2016.