Capitolo 7

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Draco Malfoy uscì allo scoperto e si avvicinò velocemente ai ragazzi con uno sguardo serio e alquanto nervoso.

Non capiva perché, ma il fatto che Harry parlasse con un altro lo agitava parecchio e la rabbia gli usciva fuori a dei livelli disumani.

"Potter?!"

Harry si voltò verso la direzione da dove proveniva la voce che riconobbe all'istante e cambiò espressione; o meglio rimase sorpreso di vederlo lì.

"Ti stavo cercando ovunque! Dov'eri finto?!"

"Ero qui con Alan e loro." Indicando Ron ed Hermione. "Ma che vuoi Dr- Malfoy?!" Chiese guardandolo malissimo per la sua solita arroganza che non sopportava affatto.

"Dovrei parlarti in privato!"

Harry sospirò. "Dobbiamo proprio parlare adesso?" Il moro si voltò verso Alan. "Ora che sto conoscendo tuo fratello."

Draco lo afferrò per un braccio ed Harry si lamentò molto, ma non ebbe modo di rifiutarsi, in quanto il biondo non glielo permise.

Una volta lontani da tutti, Harry lo guardò in cagnesco ed iniziò a tirargli piccoli pugni sul suo petto grande, muscoloso e bellissimo.

"Si può sapere che cosa vuoi?"

"Perché parlavi con Alan?" Ringhiando.

Harry alzò un sopracciglio.

"Perché me lo chiedi? Cos'è, adesso è vietato parlare con lui?" Chiese stupito della sua domanda, infondo Draco non era riuscito a dargli una tregua?!

"Voglio sapere che vi siete detti!"

"Cos'è Malfoy, sei per caso geloso?!"

Draco si morse leggermente il labbro per poi abbassare gli occhi. Una volta rialzati però, ripartì all'attacco ancora più inviperito.

"Geloso di chi?" Disse ridendo. "Di te? O di Alan? Sei pazzo se pensi una cosa simile!"

Harry lo guardò particolarmente accigliato. "E allora se non sei infastidito, perché diamine reagisci così?! Cavolo Malfoy, pensavo fossi cambiato dopo la tua brillante richiesta! Puah, voi Purosangue resterete sempre uguali!" Disse disgustato.

"Non ti permetto di parlarmi così! Non sei nessuno per dirmi come devo comportami!" Disse ringhiando e stringendo le nocche con fare molto minaccioso.

"Malfoy un consiglio; la prossima volta datti una calmata! Rischi di ridicolizzarti più del dovuto!"

Harry si allontanò con passo veloce e Draco dopo averlo guardato con stupore, finalmente parlò fermandolo.

"Aspetta Potter! Ho bisogno di te."

Harry si voltò verso di lui. "Prego?!"

"Voglio dire... parlo del piano. Non mi abbandonerai, vero?"

"Dammi un buon motivo per non farlo."

"Le mie scuse vanno bene? Davvero, Harry scusami sono stato un'idiota. Non so che cosa mi sia preso." Draco sospirò e poi riprese a parlare. "È che è tutto così difficile."

"Parli di tuo padre? La tua famiglia?"

"Si, esattamente."

In quell'istante Harry sentì un gran bisogno di ascoltarlo e conseguentemente si avvicinò per accarezzargli la spalla.

"Hai bisogno di sfogarti Draco?"

Lo Slytherin lo guardò con un sopracciglio alzato e poi sorrise sinceramente colpito dal passaggio dal cognome al nome. "Si, ti va?" Chiese con un filo di voce.

"Si, mi va. Mi piacerebbe conoscerti meglio."

Draco si mise a sedere con un piccolo sorriso e poi invitò il Gryffindor a fare altrettanto.

Difatti Harry si mise a sedere vicino a lui e lo guardò attentamente.

Dopo mezz'ora Draco aveva confessato ogni cosa al suo ex nemico numero uno. Sentì che il moro lo poteva capire perfettamente esattamente come Harry sentì che poteva finalmente fidarsi di lui.

"Mi dispiace molto Draco. Non so che cosa significhi perdere tutte le certezze riposte sul proprio padre, visto che il mio non l'ho mai potuto conoscere purtroppo, ma posso provare ad immaginare il tuo dolore dopo una notizia del genere..."

"È un dolore lacerante, qualcosa che è difficile mandar giù. Nemmeno con tutto lo sforzo del mondo ci sono riuscito."

"Ma Alan cosa c'entra in tutto questo? Cioè, ok, lui è nato da una relazione illecita far tuo padre e Helena Parrish, ma tuo fratello non è responsabile delle scelte di tuo padre e di sua madre. Perché ce l'avevi con lui?"

"Non lo so, Harry. Alan in quel momento è stato come un carpio espiatorio in cui io ho sfogato tutta la mia rabbia. Per tre mesi, da giugno, quando ho scoperto tutto, mi sono sempre rifiutato di conoscerlo, di dargli una possibilità che infondo lui si meritava, perché ero troppo arrabbiato e di conseguenza ho anche fatto lo stronzo." Draco sospirò piano, mentre una piccola lacrima gli scendeva dal suo volto magro e pallido.

Harry gliela eliminò e Draco, preso da uno strano istinto, gli accarezzò il dorso della sua mano sinistra.

Harry sorrise e Draco ricambiò con l'animo leggermente più rasserenato.

"Grazie per avermi ascoltato. Ne avevo bisogno."

Harry gli toccò ancora la spalla.

"Non c'è di che. In questo arco di tempo ho capito molte cose di te e non mi dispiaci affatto; sia come amico, che come ragazzo."

Draco trasalì. "Cosa vorresti dire?"

Harry lo guardò affondo nei suoi occhi color ghiaccio, sempre in tempesta.

"Draco io devo dirti una cosa molto importante."

Il moro sospirò e Draco rimase muto e fermo lì dov'era: le gambe tese.

"Credo di..." Harry sospirò di nuovo. "Provare qualcosa per te: qualcosa di unico, di intenso, di profondo."

Draco si alzò in piedi e lo guardò senza parole. "COSA?!"

Harry lo imitò guardandolo senza nessun timore o paura. "Non devi rispondermi subito, Draco. Insomma io posso aspettarti, se tu..."

"Ehi, ehi, Potter! Fermo un secondo: io non sono gay! Non amo i ragazzi come te." Rise.

Harry lo guardò male.

"Allora perché mi hai chiesto di aiutarti?!"

Draco scoppiò a ridere.

"Come perché?! Per liberarmi di Pansy! Non certo perché speravo di stare con te!" Ridendo.

Una lacrima traditrice uscì dagli occhi di Harry che tirò su col naso.

"Pensavo che fossi diverso, soprattutto dopo quello che mi hai confidato: che idiota che sono stato a confessarti tutto. Dannato me, non dovevo dirti niente! Ma infondo eri stato chiaro quel giorno che aprimmo questo dannato accordo! È solo che io speravo che potesse nascere qualcosa di più profondo tra noi!"

Harry lo guardò ancora e con voce estremamente gelida, continuò.

"Beh, Malfoy: da oggi veditela da solo con la Parkinson! Non ne voglio più sapere di te, ne tantomeno di quella troia lì!" Disse ringhiando.

Dopo questa affermazione Harry scappò il più lontano possibile dallo Slytherin con il cuore dilaniato e una voglia matta di prenderlo e prendersi a schiaffi.

Drarry ~ Da rivali ad amanti - Parte prima Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora