Capitolo 5

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Il giorno seguente al Malfoy Manor tirava un'aria gelida, quasi polare. Lucius Malfoy difatti si coprì imbacuccandosi ben bene, per poi uscire di casa in fretta e furia.

Quella mattina il patriarca dei Malfoy doveva assolutamente recarsi in un luogo non molto lontano dalla sua abitazione per risolvere una situazione che gli stava particolarmente a cuore: ma di che cosa si trattava?

Intanto ad Hogwarts, Harry, Hermione e Ron si erano appena diretti in Sala Grande per fare colazione e nel mentre si stavano sedendo sopra le lunghe e strette panche di legno marrone, vennero raggiunti da Draco che fece un bellissimo e dolcissimo sorriso.

"Potter! Quando hai finito avrei bisogno di parlarti."

Harry lo guardò con un sopracciglio alzato in quanto non si aspettava tutta quella "gentilezza" da parte sua e il moro si ritrovò ad annuire sorridendo leggermente.

Finta la colazione Harry e i suoi amici si avviarono verso l'aula di Pozioni, quando Draco lo fermò nuovamente ed il moro salutò i suoi amici che dopo averlo guardato in cagnesco, si allontanarono velocemente.

"Allora Malfoy cosa dovremmo fare?"

"Pansy sta per uscire dalla Sala Grande: appena ti do il via, noi ci baceremo. Intesi?"

Il cuore del Grifondoro iniziò a battere forte: non era certamente preparato ad una cosa del genere, dato che non aveva mai baciato nessuno.

"Ok!"

"A proposito: alla fine il gufo che doveva mandarti una mia lettera con scritto tutte le istruzioni necessarie non è arrivato."

"E come mai?"

"Ho pensato che fosse più veloce parlarne a quattr'occhi!" Il biondo si voltò verso la Sala Grande e ebbe un piccolo sussulto. "Eccola!"

All'improvviso il biondo si attaccò come un polipo alle labbra morbide del moro che iniziò a divorare con passione, una cosa che stupì molto il Grifondoro che preso dalla voglia di baciarlo, si lasciò andare completamente rispondendo al bacio con grande trasporto e molta foga.

Pansy Parkinson nel frattempo che assistette a quella scena ne rimase completamente pietrificata, ma non fu affatto l'unica in quanto anche Ron rimase molto sbalordito, mentre Hermione lo brontolava perché faceva un po' troppo il guardone.

La giovane Slytherin dagli occhi marroni e i capelli neri e a caschetto scoppiò in lacrime e corse il più lontano possibile da quella vista dolorosa e amarissima.

A quel punto Draco si staccò ed Harry tenne ancora per vari secondi gli occhi chiusi.

"Ehi, ti può riprendere Potter!" Disse ridendo.

"Ehm... si, hai ragione!" Disse imbarazzato.

Pochi secondi dopo, sospirò e poi lo guardò.

"Beh direi che il primo round sia andato, no?" Chiese cercando la sua approvazione.

Draco infatti sorrise in maniera luminosa.

"Si. Grazie mille Potter! Ci vediamo più tardi!"

"A dopo."

Draco gli fece l'occhiolino ed Harry si appoggiò per qualche secondo al muro cercando di respirare a fondo.

Che cos'erano quelle strane sensazioni che sentiva sullo stomaco? Come delle farfalle che giravano ininterrottamente tra le pancia e lo stomaco.

Dannazione che cos'erano?!

Pochissimi istanti dopo il Gryffindor decise di avviarsi finalmente a lezione, anche perché stava facendo parecchio tardi. Ed ora che cosa diamine avrebbe raccontato a Ron ed Hermione?!

Nel frattempo Lucius Abraxas Malfoy era arrivato a destinazione: davanti a lui, c'era una casa piccola situata in una via poco affollata e alquanto umida.

Quella casetta apparteneva a Narcissa Black la sua ex moglie; Lucius voleva assolutamente chiarire con lei (dopo tre mesi che non si vedevano e non si parlavano) anche a costo di costringerla ad ascoltarlo.

Lucius rivoleva sua moglie e avrebbe lottato con le unghie e con i denti pur di ottenere il suo obiettivo.

Dopo essersi fatto coraggio, suonò al campanello ed attese qualche istante con il cuore in gola dall'ansia, una cosa alquanto inedita per un uomo duro e ribelle come lui.

Quando la porta si aprì da sola, grazie ad una magia Lucius poté osservare bene gli occhi marroni in grande tempesta di sua moglie Narcissa.

Lucius deglutì e fece un piccolo sorriso.

"Cissy! Che bello rivederti!"

"Mi sembrava di essere stata chiara: non voglio avere più niente a che fare con te!"

La donna stava per chiudergli la porta in faccia, ma l'uomo fu più veloce di lei ed entrò prepotentemente dentro casa.

Lei di scatto si allontanò da lui guardandolo male.

"Che cosa cavolo vuoi Lucius?! Ti ho detto che non sei gradito qui!"

"Ok, non sono gradito però almeno ascoltami! Non me ne andrò finché non lo avrai fatto: puoi starne certa!"

Una piccola lacrima scese dal volto della donna che eliminò immediatamente: non voleva assolutamente dargliela vinta.

"Che cosa dovrei ascoltare? Le tue patetiche bugie?! Non mi incanti, non più. Mi hai fatto troppo male e adesso la paghi!"

"So di essere stato un vero e proprio bastardo, ma Helena è stato un gravissimo errore, credimi! Dopo di lei non c'è stata più nessun'altra." Disse con occhi lucidi.

"Per me può esserci benissimo chi ti pare! Mi hai tradita una volta e sai come dice un proverbio babbano? 'Il lupo perde il pelo, ma non il vizio', quindi non ti credo!"

Lucius pianse sommessamente, ma quelle lacrime per la donna difronte a lui, erano soltanto finzione, niente di più.

"Alan è un ragazzo splendido ed assomiglia molto a Draco. Sono identici: potrebbe essere tuo figlio, anzi, doveva essere tuo, nostro. Sono stato uno stronzo."

"È troppo tardi Lucius. Dovevi pensarci sedici anni fa, prima di andare a letto con quella li e farci un figlio! Adesso esci di qui, non voglio vederti!"

Lucius annuì piano e dopo pochi secondi fu difronte alla porta di casa. Si girò un'altra volta verso di lei e la guardò attentamente.

"Ti riconquisterò: è una promessa!"

E con quelle parole uscì elegantemente da quella casa per poi chiudere la porta.

Ma ce l'avrebbe fatta a riottenere il suo amore e soprattutto il suo perdono?

Drarry ~ Da rivali ad amanti - Parte prima Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora