Ma non sono le ragazze che cinque giorni al mese sono sclerate per colpa del ciclo? Capisco che sia agitato per colpa del matrimonio di suo padre, ma arrabbiarsi in quel modo e fare quell'uscita di scena stile opera teatrale, non era necessario. Sono arrivata a casa, per fortuna le lezioni sono passate in fretta. Ho intenzione di chiamare Marco. Okay, era solo un sogno, però non nego che mi sia venuto il sospetto. Non dubitare dei tuoi amici, Emma. Una vocina nella mia testa mi dice di fidarmi di loro. Svegliati, Emma, non ti accorgi? Ti stanno fregando. Ecco, l'altra vocina. La domanda è: quale delle due ha ragione?
Uno squillo, due squilli, tre squilli-
"Ciao amore" la voce di Marco. E adesso cosa dico? Non credevo avrebbe risposto.
"Amore, ciao. Come stai?"
"Tutto bene amore, tu come stai? Come sta andando a scuola? I compagni come sono?"
"Tutti simpatici, più o meno. Ti ho chiamato perchè non ci sentivamo da un po'.."
"Amore, lo so, scusami. Sono stato pieno d'impegni, tra la scuola e lo stage non ho un momento libero."
"Immaginavo.." e ora cosa faccio? Gli dico la verità? Gli dico che l'ho sognato avvinghiato alla mia migliore amica? Faccio qualche altra domanda a caso, per prendere tempo.
"E lo stage come sta andando? Ti piace?"
"Amore, è proprio come me lo aspettavo! Bellissimo!"
"Sono contenta per te..." okay, ci siamo. "Senti, ti arrabbi se ti chiedo una cosa?"
"Ma no amore, figurati."
Prendo un respiro profondo e dico tutto senza fermarmi nemmeno un secondo.
"Stanotte, ho fatto un sogno assurdo. Lo so, ti sembrerà strano, ma era davvero realistico. Ti giuro, mi sono alzata sudata e con l'ansia a mille. Ti venivo a trovare, volevo farti una sorpresa. Entravo usando le mie chiavi e vedendo la luce accesa in camera, salivo le scale per farti una sorpresa. Solo che, quando aprivo la porta, eri a letto con Giulia. E con a letto, non intendo a studiare."
"Amore, sai che non ti farei mai nulla di simile."
"Lo so, ma in questi giorni Giulia è strana e tu non mi rispondi mai al telefono e così-"
"Emma, amore, non potrei mai tradirti. Men che meno con Giulia. Io ti amo, la distanza è difficile ma posso farcela. Promesso."
"Grazie amore..." Alla fine, ho fatto bene a parlarne con Marco. Mi sono tolta un peso e sono sicura che questa cosa ci unirà molto.
"Amore, adesso devo andare. Ci sentiamo stasera, okay? Ti amo, Emma."
"Ti amo anche io amore, a stasera."
Non avrei dovuto dubitare di lui. Stiamo insieme da un sacco di tempo e Giulia è la mia migliore amica, non tradirebbero mai la mia fiducia. Mi conviene fare altri compiti e allenarmi un po' con questi maledetti tacchi.
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La settimana è passata velocemente, per fortuna. La scuola mi stressa veramente tanto, ma devo darci dentro per non essere rimandata. Non voglio passare l'estate a studiare. Oggi, è il gran giorno. Devo accompagnare Mattia al matrimonio di suo padre e dire che sono agitata è dire poco. Spero vivamente di non fare figure di merda. Da quel che mi ha detto Mattia, suo padre è una persona importante, quindi ci sarà gente di una certa categoria sociale. Cazzo, che ansia.
Bip bip. Il cellulare.'Passo da te, devo controllare come sei messa prima di andare'
'Come dovrei essere messa?'
'Arrivo tra dieci minuti, cerca di essere pronta'
Sono le 17:00 e il matrimonio comincia alle 18:00 percui sono in perfetto orario. Suona il campanello. Deve essere lui.
MATTIA'S POV
Si apre la porta ed eccola. Dio, è bellissima.
Mattia falla finita di pensare queste cose.Il vestito che abbiamo comprato l'altro giorno le sta d'incanto e ha raccolto i capelli lasciando sfuggire qualche ciocca ai lati.
"Allora? Cosa dici? Ho paura di fare una figuraccia davanti a tuo padre. Non l'ho nemmeno mai visto!"
"Non preoccuparti, stai bene." Cazzo, Emma, sei stupenda. Ma la vuoi smettere? Lei non ti trova bello. Non sei il suo tipo. Lei si merita di meglio.
"Entra, finisco di sistemarmi."
"Cosa ti manca? Tra poco dobbiamo andare."
"Devo mettermi gli orecchini e cercare una collana, la scollatura del vestito attira troppo l'attenzione"
"Per la collana ci ho pensato io, ti ho preso questa."
EMMA'S POV
Mattia mi porge una scatoletta. Dentro c'è una collanina bellissima con un ciondolo a punto di domanda. Il puntino è fatto con un piccolo brillantino, è davvero bellissima.
"Potresti anche ringraziarmi. Con questa ho definitivamente finito ogni mio risparmio."
"È bellissima, Tia. Non dovevi."
"Non voglio che quei viscidi politici passino la serata a guardarti la scollatura."
"Politici?"
"Mio padre è il sindaco della città"
"E io lo vengo a sapere solo ora, perfetto. Farò un sacco di figure di merda, me lo sento"
"Non preoccuparti, andrà bene."
"Non potevi proprio scegliere qualcun'altra?"
"No, ho scelto te." sto per arrossire, mi giro in fretta per non farmi vedere e sempre in fretta, mi avvicino al tavolinetto dove sta appoggiata la mia borsa. Peccato che il mio piccolo cervelletto abbia dimenticato che indosso dei tacchi. Sto per cadere, per fortuna mi sento afferrare.
"Grazie" mi sento una stupida.
"Tanto anche se scappi, ti vedo arrossire comunque. Tranquilla, il mio fascino fa questo effetto a molte."
"Sei un coglione. Adesso andiamo."
"Certo, bella"
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Ciao bellissimi. Ho avuto una lezione noiosissima e quindi ho potuto continuare il capitolo che avevo iniziato ieri sera. Mattia sta facendo la lotta contro se stesso. Cosa deve fare? Continuare a nascondersi dietro alla maschera di cattivo ragazzo, o far capire a Emma come stanno le cose? E cos'ha Emma di così speciale? Stiamo quasi per scoprirlo, abbiate pazienza! Grazie a tutti quelli che seguono la mia storia. Vi adoro!
Eleonora
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Esprimi un desiderio.
Teen Fiction"Allora, qual è l'ultimo favore che devo farti?" Sono stanca di questa situazione, un ultimo favore e poi basta. Non dovrò più vedere Mattia. Mai più. "Faresti qualsiasi cosa per togliermi di torno, vero?" Cazzo, sì, farei qualsiasi cosa. "Voglio...