VERITÀ

80 8 0
                                    

La serata è stata davvero movimentata. Ringrazio solo che nessuno si sia accorto dell'incidente finale.

Siamo atterrati a San Francisco e ora stiamo andando a casa della famiglia Walsh O'Connor a San Mateo. Il tragitto non è lungo, arriveremo tra poco. In attesa di arrivare i miei pensieri vagano dall'annuncio pubblico di Anthony, alle parole dei miei nonni e all'orribile personaggio che si era rivelato Christopher. Mi chiedo come potevano pretendere da me di sposare una persona del genere. Bisogna essere davvero crudeli.

Sento la mano di Anthony stringere la mia.
"Siamo arrivati amore."

La casa è enorme. Un mix di rustico all'esterno e moderno all'interno. Fa troppo buio per scorgere i dettagli, avrò modo di farlo in un secondo momento. Ora non ce la faccio comunque, sono distrutta. Ma non andrò a letto, finché Anthony non mi darà qualche spiegazione.

Arriviamo in quella che dovrebbe essere la nostra stanza. È molto ampia. Una grande portafinestra da su un terrazzo che si affaccia sul giardino. Una porta mi fa capire che c'è un bagno attiguo.

"Sei silenziosa da quando abbiamo lasciato Los Angeles. Va tutto bene?"

"No Anthony, non va bene per niente. Sono arrabbiata e ho... paura."

Alza un sopracciglio. "Di me?"

"Anche."

"Non devi aver paura di me. Non ti farei mai del male."

"Allora siediti Anthony, dobbiamo parlare. Credo che tu mi debba delle spiegazioni."

Si siede e mi prende la mano.
"Tutto quello che vuoi. Chiedi amore."

"Quando mi tocchi sento sempre che sei freddo. La stessa cosa vale per la tua famiglia. Quando ci hai presentati, mi hanno stretto la mano, mi hanno abbracciata, ma come te avevano tutti la pelle fredda. Per tutta la sera nessuno di voi ha toccato cibo. Non sono stupida, me ne sono accorta, ma non volevo fare domande indiscrete tra tutta quella gente. Poi c'è stata quella strana frase di tuo fratello Shaun sul fatto che io sia la tua umana... Per non parlare quando ti ho visto arrabbiato con Christopher. I tuoi occhi, Anthony, hanno cambiato colore! Mi hai spaventata, non sembravi tu. Ci ho pensato per tutta la strada, ma non riesco a scorgere un barlume di risposta. Chi siete Anthony?"

"Promettimi che non mi guarderai come se fossi un mostro e che non scapperai. Io ti amo Madlene e non devi avere paura di me. Non ti farò del male."

"Mi fido di te! Il mio cuore sa che mi ami. Ma ho bisogno di sapere la verità."

Annuisce. "Ho 25 anni e sono fermo a quest'età da 126 anni."

Lo guardo allibita.

"Era il 1893. Ero un rampollo di una famiglia benestante. Una sera ero uscito in un pub con gli amici. Tornavo a casa a notte inoltrata, quando una banda di giovani mi accerchiò. Volevano i miei soldi e il mio orologio da taschino. Ma ero giovane e impavido e invece di dargli quello che volevano, li sfidai. Erano in troppi ed ebbero la meglio. Presero ciò che volevano e mi lasciarono nel vicolo in una pozza di sangue. Sentivo la vita che mi stava abbandonando. Duncan mi trovò e decise di salvarmi la vita. Fu lui stesso a trasformarmi."

"Mi stai dicendo che sei un... vampiro?" Lo guardo sconvolta. "Ma queste cose sono leggende! Esistono solo nei film!"

"Guardarmi Madlene. Ti assicuro che sono reale. Si, sono un vampiro. Tutta la mia famiglia lo è. Non esiste solo il mondo che conosci."

Anthony and MadleneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora