Capitolo X

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SOPHIE'S POV

Quando mi svegliai di nuovo, il mal di testa era scomparso ma Bryce era ancora lì. Purtroppo. Avevo il suo braccio letteralmente in faccia e faticavo a respirare. "Non avrei mai più dormito con lui" decisi e ne presi nota nella mia mente. Cercai di spostarlo, ma fu tutto inutile. Si rigirò nel letto, infastidito, e mi posò l'altro braccio sullo stomaco.

No ma tranquillo, fai come se io non ci fossi.

Finalmente riuscii ad alzarmi e scostai le tende per far entrare la luce. Mi divertivo troppo a dargli fastidio. Feci il giro del letto per sedermi dalla sua parte. Lo vidi aprire un occhio e poi chiuderlo. Aprì l'altro, sperando che me ne fossi andata ma ero ancora lì.

"Fammi spazio" gli dissi muovendo le mani per fargli capire meglio.

"No. Lasciami dormire. Torna dalla tua parte"

Mi sdraiai lo stesso e lui dovette lasciarmi un po' di spazio.  Era seccato, prese il cuscino che avevo lasciato libero e se lo premette sul viso.  Glielo tirai via e mi avvicinai a lui. 

"Levati" esclamò sbuffando.

"Devi ridimensionarti un attimo secondo me" gli dissi ridendo, ma senza abbandonare la mia posizione. "Sei troppo nervoso" e gli diedi un bacio sulla guancia.  Non apprezzò e mi fece segno di uscire, così afferrai il mio telefono, e offesa, uscii dalla sua stanza.

-Charlie - mi ricordò la mia mente. Dove era finita? Dovevamo andare a casa e a piedi non ci potevo tornare. Non sapevo quale fosse la camera di Josh così pensai di seguire l'istinto. Guardai dentro la serratura di una porta prima di aprirla, non volevo essere troppo invadente.

"Puoi bussare invece di sembrare una stalker. Lo sai vero?" una voce mi sorprese.

Mi bloccai subito. Effettivamente potevo sembrare leggermente colpevole, ero in ginocchio che cercavo di guardare attraverso il buco di una serratura. Mi voltai  imbarazzata alzando le mani.

"Okay, non stai migliorando la tua situazione così" disse lui  scoppiando a ridere. Mi alzai spostandomi dalla scena del delitto.

Gli allungai la mano "Mi chiamo Sophie."

Ci pensò un attimo prima di stringermela "Chi da ancora la mano quando si presenta?"

Io evidentemente.

"Comunque, piacere Jaden." Adesso si che me lo ricordavo. "Quindi chi stavi spiando?"

"Nessuno" risposi "Stavo cercando mia sorella."

Mi guardò perplesso.

"È alta...uguale a me. Non proprio identica ma molto simile, insomma." dovevo dire che ero brava con le descrizioni, davvero. "Dovrebbe essere con Josh"

"Ah si mi ricordo di vuoi due" disse guardando dall'alto in basso e incrociando le braccia al petto "Seguimi"

Bussò ad una porta e poi aprì.

"Vedi, prima si bussa e poi si apre" mi prese in giro. Ah Ah Ah, divertente Jaden!

Lo superai ed entrai. "Ma non c'è nessuno" esclamai

"Staranno facendo colazione" mi rispose il ragazzo alle mie spalle, facendomi strada verso la cucina. Non riuscivo ad orientarmi, la casa era completamente cambiata dal ricordo che avevo della sera scorsa.

"Te l'avevo detto"mi sussurrò lui passandomi di fianco, per riempirsi una tazza di caffè.

Passai a rassegna tutto ciò che era in quella stanza. Charlie stava mangiando i suoi soliti pancake. E poi si lamentava perché aveva le cosce grosse. Roba da matti.

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