Continuavo a camminare su e giù per il soggiorno, avvolta alla bell'e meglio in un accappatoio, con un malessere dentro che non mi lasciava pace.
Ero entrata come una furia nell'appartamento di Séline, avevo tolto in fretta scarpe e vestiti fradici, ero corsa in bagno con l'idea di immergermi in un bagno caldo ristoratore, solo per scoprire che avevo i nervi a fiori di pelle tanto da non riuscire a stare ferma.
Dopo l'assurda giornata e l'ancora più assurdo epilogo, non riuscivo a trovare un modo per mettere un po' di ordine nel casino che sentivo dentro.
Il problema era che la scena a cui avevo assistito poco prima, quelle scuse senza capo né coda, quell'apparire così fragile, quando dall'esterno sembrava il classico duro senza sentimenti, quasi un dodicenne senza spina dorsale... aveva un motivo e un'origine e la scena del passato, che avevo chiuso in qualche angolo remoto della mente affiché non ritornasse a tormentarmi, mi era balzata davanti senza che potessi fare nulla per impedirlo.
Rabbrividii e mi bloccai davanti alla finestra, poggiandovi contro le palme aperte delle mani e guardando fuori, ma senza in realtà vedere il panorama annacquato dalla pioggia che continuava a cadere e a battere sui vetri quasi volesse forarli.
Un bar. Un pomeriggio di sole. La tranquillità dopo aver superato a pieni voti l'ultimo esame universitario. Un ragazzo.
Continuavo a rabbrividire ma non ci facevo caso, mi sembrava di essere di nuovo lì. Da quanto non mi permettevo di ripensare a quel momento, a quello che era successo e che, seppur per pochi momenti, era passato fra di noi?
Come avevo potuto rifiutare tutto quello in modo così drastico?
Perché poi ti hanno raccontato il peggio di lui e tu hai creduto a loro anziché andare a fondo e provare a conoscerlo. Era più semplice, non dava adito a rimpianti... meglio chiudere tutto in una stanza segreta della mente e del cuore e non pensarci più. E trattarlo male per stargli lontano e perché anche lui non provasse ad avvicinarsi.
Vocina della verità. Dovevo arrivare a Parigi per scoprire che, forse, durante quegli ultimi quattro anni avevo camminato lungo la strada sbagliata?
Appoggiai la fronte sul vetro freddo, richiusi gli occhi e lasciai che la mia mente tornasse lì, magari avrei capito qualcosa...
Il sole caldo di fine maggio e il profumo dei fiori delle aiuole antistanti l'uscita dal campus rendevano l'aria frizzante e piena di aspettative. Esami conclusi, prospettive lavorative esaltanti ed estate alle porte da passare con la mia migliore amica, cosa potevo desiderare di meglio?
"Séline, andiamo a bere qualcosa? Devo festeggiare assolutamente questo momento!" Ero entusiasta e, una volta tanto, pronta a trasgredire alle mie regole ferree di autocontrollo e compostezza in ogni occasione. E poi c'era anche un altro fatto straordinario che mi faceva camminare a un metro da terra: Jack Gahan, uno dei più ambiti ragazzi del campus, tanto figo quanto inavvicinabile, era venuto a parlare con me il giorno prima, mi aveva chiesto il numero e aveva manifestato l'evidente desiderio di uscire con me. Con me, proprio con me, fra tutte le ragazze del campus.
"Perché sei bella, cara mia, anche se non te ne rendi conto" aveva detto tranquilla Séline quando glielo avevo raccontato. "Il giorno in cui lo capirai e ti comporterai e vestirai di conseguenza farai perdere la testa ai maschi di mezza città, credi a me."
Io naturalmente avevo liquidato la cosa come una gentilezza detta da un'amica, ma il dato di fatto rimaneva, Jack voleva uscire con me.
"Ti ha chiamata?" chiese perentoria Séline mentre passeggiavamo verso un locale poco distante dall'università. Non aveva aggiunto nomi, non ce n'era bisogno. Mi lanciò un'occhiata complice, sapevo che era contenta per me, era da tempo che mi ero fissata su Jack. Peraltro non avevo ancora capito se le piacesse o meno. Qualche frase buttata là, da quando avevo cominciato a parlare di lui, mi aveva fatto capire che qualche perplessità su quel ragazzo ce l'aveva anche se si era guardata bene da farmela sapere. Sapevo però che sarebbe stata in guardia per proteggermi e questo mi dava un grande senso di tranquillità.
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10 giorni
ChickLitDopo avere scoperto il tradimento del fidanzato Jack Gahan a poco più di un mese dal matrimonio, Evangeline Mayers si trova a Parigi, disperata e senza speranze per il futuro, a dover gestire la fine della sua relazione e di tutto ciò in cui credeva...