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-Ogni volta che mi cercherai, ci sarò
quando esci di casa e incontri solo guai
fai uno squillo sul mio iPhone e correrò da te-
(Supereroe, Emis Killa)

Mi sveglio di soprassalto imprecando anche in aramaico contro l'infermiera che continua a scuotermi.

Ma io dico, che cazzo mi scuoti?
Vuoi due calci? Bah.

La guardo male per l'ennesima volta e lei continua a passare l'aspirapolvere facendo un casino assurdo.

<<forza ragazzina in piedi! Devo pulirti la stanza>> dice passando accanto a me e dandomi una spallata.

Ora la uccido.

Mi alzo lentamente per farla innervosire e lei mi guarda con le braccia incrociate. Una volta scesa dal letto decido di andare a prendermi un cappuccino al bar che c'è al piano terra. Scendo le scale con ancora la flebo attaccata e mi reggo al palo col braccio destro. Arrivata al bar ordino il mio cappuccino decaffeinato e mi siedo ad aspettare mentre controllo nuovamente Instagram. Vedo qualche storia di Gionata ed Elia dove taggano Luca, così dopo essermi accorta che quest'ultimo mi segue, ricambio. Entro su whatsapp e noto qualche messaggio da Elia, da Gionata e anche da mamma, Dio mio che due palle quella donna.

Entro solo nella chat di Gionata, mi sta iniziando a venire mal di testa, voglio solo bere il mio fottuto cappuccino e tornare in stanza.

Il cameriere finalmente me lo porge e mi rendo conto solo ora che non ho soldi, merda. Sorseggio parecchio lentamente il cappuccino in attesa che qualche angelo o roba simile mi dia un euro per pagarlo.

Come faccio ora?

Non riesco a pensare e continuo indifferente a scrollare i post di Luca che su Instagram si chiama appunto @capoplaza, il suo nome d'arte. L'ultima foto postata risale ad un mese fa e ritrae lui, mio fratello ed Elia nel videoclip di tesla, ah quanto amo quel video!

"Manco lo immaginavo questo
Mamma guarda come volo adesso
In un cinque stelle, prima stavo nel campetto
Sfera ne fa un'altra, Gigi versa succo denso (lean)
Mamma non perdo tempo, ce la stiamo facendo yah"

<<heiii!>> sobbalzo e caccio un urlo che il tizio del quadro di Van Gogh non si immagina neanche mentre sento proprio la voce di Luca.

cazzo sono fottuta.

Nello spavento il mio telefono mi vola letteralmente dalle mani e anziché scaraventasti per terra indovinate dove minchia doveva finire? Dentro la mia tazza di cappuccino ovvio!

Ho appena fatto un enorme figura di merda con l'amico figo di mio fratello perché mi stava per scoprire a fissare con gli occhi a cuoricino e la bava alla bocca le sue foto su Instagram. Poi mi dicono che non devo bestemmiare.

Sorrido a Luca che inizia a scusarsi in tutte le lingue e poi cerco di spiegargli che non fa nulla.

<<tieni ti pago il cappuccino, vado e torno>> mi avvisa lasciandomi un euro e correndo verso l'uscita principale dell'ospedale.

Ma dove sta andando? Vabbè, almeno ho i soldi!

Pago e con un fazzoletto estraggo il telefono, o quello che ne rimane, dalla tazza. Poi mi alzo e insieme alla mia amica flebo mi dirigo verso il piano superiore. Beh, non potrò di certo dire di annoiarmi qui, forse...

Arrivata in camera metto il telefono sotto l'acqua fredda, dovrebbe essere waterproof in teoria. Finalmente riesco ad accenderlo ma ha il vetrino spaccato.

>> a Luca💞

Ho sciacquato il telefono,
funziona benissimo, ho solo finito
di spaccare il vetrino per fortuna!
Adesso devo solo comprarne
uno nuovo💘

𝐌𝐈𝐆𝐋𝐈𝐎𝐑𝐈 𝐀𝐌𝐈𝐂𝐈; C.PDove le storie prendono vita. Scoprilo ora