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- Finché il gioco regge faccio finta che non
mi manchi, sotto il semaforo all'incrocio dei nostri sguardi -
(Pugile, Tedua)

La brezza marina è piacevole, specialmente se il giorno prima sei stata ad un passo dall'uccidere il tuo peggior nemico o sei finita, senza volerlo, in una sparatoria.

La prendo sul ridere anche se in realtà sto morendo dentro, il mio cuore infranto appartiene a Luca. È stato un vero e proprio stronzo, ma d'altronde sono stata io a sbagliare, mi sono fidata e non dovevo.

<<che fai qui da sola?>> Elia mi si affianca sedendosi sul muretto.

Sobbalzo per un secondo facendo un sospiro che mio fratello definirebbe "melodrammatico", e si, avrebbe perfettamente ragione.

<<guardo il mare>> dico solamente continuando a osservare i gabbiani che si posano sulla spiaggia.

Lui sta in silenzio e si limita a guardare il mare come me. Il lungomare di Salerno è sempre stato il mio posto, il posto dove mi rilasso, dove posso essere me stessa. Ha un qualcosa di mistico, si, mistico credo sia l'aggettivo giusto. Il suono delle onde che si infrangono sul bagno asciuga mi fa tornare in mente la mia infanzia, benché non sia stata fantastica.

<<ragazzi, fra un'ora partiamo>> la voce di Luca mi risveglia dai miei pensieri.

Stringo i pugni senza voltarmi mentre Elia mi fa una carezza alla guancia e poi si alza per raggiungerlo. Aspetto che si allontanino, do' un ultimo sguardo al bellissimo mare e mi alzo attaccando le cuffie al telefono.

"Ce la farò a dimenticarti ma per ora no
Ti ho cancellata solamente dal telefono

Non voglio, non voglio dimenticarlo e non ne sono nemmeno in grado, ormai fa parte di me.

Quanto è difficile ignorarti solo io lo so
Sono all'inferno e tu sei un angelo al citofono
Mentre è arrivato settembre dentro casa mia
Non riesco a trovare più niente che fa al caso mio

La chiamavamo routine quella monotonia
Quella vita di sempre che adesso è nostalgia

Nostalgia dei vecchi tempi, nostalgia delle notti passate a fare cazzate, un film su Netflix, due birre e una pizza gigante da dividere in due. Che puntualmente finiva lui perché io non riuscivo.

Fare una radiografia dei tuoi pensieri
È la cosa più facile
Erano un libro aperto i tuoi desideri
E ho strappato tutte le pagine

Ti ho dimenticato, non per mia voglia ma per colpa di quell'incidente. Vorrei tornasse tutto come prima ma no, mi dovevo innamorare dell'unico ragazzo che non ricambia i miei sentimenti.

Se c'è una faccia che scappa non è la mia
Fuggire per il freddo non fa più per me
La soluzione migliore sarebbe andare via"

<<cosa ascolti? Sei sempre persa tra i tuoi pensieri. Sono due giorni che sei così e io non ce la faccio più a starti lontano. Devi sapere la verità>> Luca mi blocca il passaggio posandomi le mani sulle braccia come se avesse paura che da un momento all'altro corra via.

Senza dire niente mi sfilo la cuffia sinistra e
gliela passo.

<<Emis?>> chiede lui e io annuisco solamente.

𝐌𝐈𝐆𝐋𝐈𝐎𝐑𝐈 𝐀𝐌𝐈𝐂𝐈; C.PDove le storie prendono vita. Scoprilo ora