𝘯𝘪𝘯𝘦

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quando il giorno dopo kai dovette andare a scuola era distrutto.
sehun fu il primo ad accorgersene, la mattina, mentre stavano e uscendo di casa. sehun se ne era accorto da molto prima, in realtà. da quando, alle sei e mezza, si era andato a fare la doccia. di solito jongin sprizzava felicità da tutti i pori, ma quella mattina lo aveva salutato a stento con un "giorno", cosa che era del tutto insolita.
decise di non chiedergli subito quale fosse il problema, ma, per quanto ci provasse, non riusciva a vedere il suo migliore amico così.
"che cosa è successo?" chiese sehun, già stanco di non vedere kai sorridere.
"ieri sera ho parlato con kyungsoo. a quanto pare gli piace una persona" rispose kai, con gli occhi che pizzicavano e la vista sfocata.
sehun si fermò per qualche secondo, bloccando la sua camminata verso la scuola e abbracciò jongin di scatto.
"mi dispiace, mi dispiace tanto" fu tutto quello che riuscì a dire.
kai non avrebbe voluto piangere, ma quando quelle parole uscirono dalla bocca di sehun le lacrime non potettero fare a meno di scendere.
"non devi scusarti, d-di certo non è colpa tua, mi sono illuso troppo" riuscì a dire kai, tra i singhiozzi.
"facciamo così: ora, al posto di andare a scuola, andiamo a fare colazione nel nostro posto preferito e poi andiamo al parco. non è una domanda quindi non provare a dire di no" disse sehun, tutto d'un fiato, guardando kai negli occhi e dandogli un bacino sul naso.
jongin sorrise al quel contatto. effettivamente saltare la scuola gli sarebbe servito, si sarebbe calmato un poco.
"va bene, andiamo a lasciare gli zaini a casa e a cambiarci" disse jongin, prendendo per mano sehun e cambiando direzione, andando verso casa.
mentre il più piccolo stava finendo di prepararsi lo schermo del telefono di kai si illuminò. non voleva parlare con kyungsoo proprio adesso, ma non poteva evitarlo. non aveva nessuna ragione per prendersela con lui. certo, gli aveva spezzato il cuore e lo aveva fatto piangere tutta la notte, ma di certo non l'aveva fatto di proposito.
così decise che avrebbe dovuto rispondere.

;; hey, buongiorno
;; sei a scuola?
;; non ci crederai mai
;; ho sognato il ragazzo che mi piace
buongiorno hyung ;;
no, oggi non sono andato a scuola ;;
deve essere stato bello, cosa hai sognato? ;;
;; si, è stato davvero bello
;; perché non sei a scuola?
;; stai bene?
;; comunque sia, eravamo su un prato, io e lui, avevamo steso un telo sotto di noi, stavamo guardando le stelle. ad un certo punto lui si gira e mi fissa. inizialmente non me ne accorgo, ma quando lo faccio ricambio lo sguardo e poi ci baciamo.
;; sembrava molto reale

jongin, dall'altra parte dello schermo lesse tutto, piangendo.
si ripeteva che non avrebbe dovuto fare così, lui voleva solamente che kyungsoo fosse felice, ma le lacrime scendevano da sole.
non riusciva proprio a smettere.
quando sehun scese le scale e lo vide sul divano, seduto, mentre le lacrime gli scorrevano sul viso non riuscì a dire niente. si mise di fianco a kai, lo abbracciò e lo fece stendere sul divano, mettendosi accanto a lui, coccolandolo.
"io lo uccido, giuro che lo uccido" fu tutto quello che sehun, dopo due minuti, disse.
"n-no, tranquillo, non è colpa sua. mi sono solamente illuso. sapevo di non avere chance, eppure continuavo a sperarci. sono un idiota" rispose jongin, piangendo e lasciandosi accarezzare i capelli dal più piccolo, mentre poggiava la testa sul petto di quest'ultimo.
"jongin, ascoltami bene. qui l'idiota è solo uno, e si chiama do kyungsoo. potrà avere tutte le qualità che vuoi, ma se non si rende conto di quanto sei speciale è un idiota." disse sehun, mentre continuava ad accarezzare e a giocare con i capelli di kai.
"grazie sehunie. luhan è fortunato ad averti" gli rispose jongin, dopo poco.
"non dire così. io non sono solo di luhan, sono anche un po' tuo. però ammetto che si, siete fortunati ad avermi, anche io vorrei un me stesso nella mia vita." aggiunse sehun, facendo ridacchiare il più grande, che si addormentò tra la braccia del maknae.

- 𝘤𝘩𝘢𝘵 [𝒌𝒂𝒊𝒔𝒐𝒐]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora