Andromeda sedeva placidamente sul divano nel suo salotto mentre osservava il piccolo Teddy giocherellare con un orsacchiotto di peluche.
La guerra era finita da poco più di tre settimane e lei sentiva,tutto ad un tratto, il peso di quella situazione: la morte di Dora e Ted, l'arrabbiatura con Bellatrix e il dover crescere Teddy tutta da sola.
Era stanca,molto stanca, e non vedeva l'ora di poter tirare le cuoia, ma doveva occuparsi di Teddy e, ormai, era la sua unica ragione di vita.
Era riuscita a far pace con Narcissa, ma bastava un piccolo malinteso per non parlarsi più.
Sospirò profondamente mentre il campanello suonava; Andromeda alzò un sopracciglio: lei non aspettava nessuno per quell'ora...
Si alzò dal divano, superò Teddy e si avviò verso l'ingresso; aprì la porta e si ritrovò davanti il volto pacato di Narcissa Malfoy.
Quel giorno, la donna portava un elegante vestito blu e i lunghi capelli biondi ricadevano leggeri sulle spalle pallide.
Il volto, sempre austero, quel giorno sembrava più rilassato e, per certi sensi, più stanco.
Andromeda le sorrise, si spostò per farla entrare; chiuse la porta e accompagnò la sorella nel piccolo salotto.
La fece accomodare e poi parlò:
«Vuoi del tè, Cissy?»
«Si, grazie» le rispose Narcissa osservando dolcemente il piccolo Teddy «Ciao, Teddy»
Il bambino le sorrise contento e, gattonando, si avvicinò alla donna; Narcissa lo prese in braccio mentre aspettava Andromeda con il tè.
Andromeda ritornò poco dopo con un vassoio, lo appoggiò su un tavolino lì vicino, passò la tazza a Narcissa e, dopo aver preso la sua, si sedette di fianco alla sorella.
Il piccolo Teddy giocherellava ancora con il peluche tra le braccia amorevoli di Narcissa e ogni tanto guardava compiaciuto la zia e la nonna; la sua chioma diventò di un biondo platino.
«Gli piaci» le disse Andromeda osservando il nipote.
Narcissa accennò un sorrisetto pacato e cominciò ad accarezzare i capelli del nipote; Teddy si rilassò al tocco della donna e si appoggiò al petto di lei.
Andromeda osservava la scena intenerita: mai, si sarebbe aspettata che Narcissa coccolasse Teddy in quel modo.
Ma capì che la guerra l'aveva cambiata più di quanto voleva far vedere.
«Come stai, Dromeda?» le chiese Narcissa tutto ad un tratto.
«Vado avanti...Posso fare solo questo»
«Se c'è qualcosa che posso fare...»
Andromeda non la fece finire di parlare che scosse la testa e replicò:
«Non ho bisogno di aiuto...Niente può riportare in vita mia figlia»
Narcissa abbassò la testa fino a sfiorare i capelli di Teddy, Andromeda capì che quella frase l'aveva colpita più di quanto immaginasse.
«Non ti tormentare, Cissy, non è colpa tua» la rassicurò Andromeda capendo di essere stata troppo schietta con la sorella «Tu, invece, come stai?»
«Come una donna che sta per perdere sia il figlio, sia il marito, sia una sorella» le rispose lei malinconica.
«Vedrai che non accuseranno tuo figlio» la consolò lei comprendendo la sua preoccupazione.
Si vedeva lontano un miglio che Narcissa era preoccupata solamente per Draco e di Lucius e Bellatrix non le importava più di tanto.
O, almeno, Andromeda sperava così.
«Dovrebbe accadere un miracolo»
« I miracoli esistono: se no, io e te non saremmo qui a prendere il tè »
Narcissa annuì e finì di bere il tè dalla sua tazza in porcellana; poi, si girò a guardare Andromeda e, stringendo ancora la tazza, le chiese:
«Come fai a conoscere Antares e Cassandra?»
Andromeda alzò un sopracciglio e sorrise alla sorella minore: era felice che avesse cambiato argomento.
«Sono venuti al matrimonio di mia figlia...Loro tre, non so in che modo, si conoscevano già da molti anni»
«Oh» esclamò sorpresa Narcissa appoggiando la tazza sul vassoio «Sono bravi ragazzi»
Andromeda guardò la sorella e annuì pacificamente: in fondo, i suoi nipoti non avevano colpe.
«Non li vedevo da quando Draco aveva cinque anni» le confessò Narcissa prendendo il peluche di Teddy da terra.
Infatti, il bambino, capendo di essere ignorato, lo aveva lanciato per attirare l'attenzione.
«N-Non li hai cresciuti tu?» balbettò sorpresa Andromeda.
Narcissa scosse la testa.
«Il Ministero li ha mandati a vivere dai genitori di Rodolphus, in Francia. Probabilmente, li riteneva pericolosi»
«Ma erano solo dei bambini!»
«Lo so» costatò Narcissa riprendendo ad accarezzare i capelli blu di Teddy «Si dice che abbiano assistito alla tortura dei Paciock e che Malocchio Moody li abbia trovati di fianco ai corpi dei due Auror. Inoltre, Antares ha testimoniato contro Bellatrix e Rodolphus durante il loro processo»
Un brivido percorse Andromeda: era orribile quello che era accaduto a Cassandra e ad Antares e non le avevano mai detto niente...
Avrebbe potuto aiutarli, consolarli, dopotutto le zie servono a quello!
Invece, aveva conosciuto due adulti, molto saggi e maturi per la loro giovane età.
«È orribile!» esclamò infine Andromeda sorridendo al piccolo Teddy.
«Lo so e non capisco come Bella sia stata capace di farlo»
Andromeda spostò repentinamente lo sguardo dal nipote alla sorella e capì che Narcissa aveva toccato un tasto dolente: non avrebbe mai potuto perdonare Bella per quello che le aveva fatto!
Mai!
Non la voleva più vedere!
Che marcisse ad Azkaban!
«Bella non ha...non ha mai avuto un grande spirito materno» rispose cautamente Andromeda per non litigare.
Sapeva quanto Narcissa fosse legata a Bellatrix e quanto stesse cercando di rappacificare lei e Bellatrix.
«Non la perdonerai, vero?»
«Neanche se mi torturasse con la Maledizione Cruciatus» sibilò fredda Andromeda scostando lo sguardo da una ferita Narcissa.
«Dromeda...Se tu abbassassi l'ascia di guerra con lei, forse...»
«Forse cosa, Cissy? Scusarmi con Bella non mi farà mai riavere Dora indietro. Mai! » sbraitò lei interrompendo di nuovo la sorella.
«Vorrei soltanto avere una famiglia unita» le confessò Narcissa non guardandola.
«Non ti sembra un po' tardi per volerlo?» le disse freddamente Andromeda giocherellando con la fede «Ormai è tardi, Cissy...Ormai è troppo tardi»
Narcissa annuì mentre continuava ad accarezzare Teddy e il bambino sorrise alle due donne.
«Almeno Antares, Cassandra e Ninfadora erano amici» sussurrò Narcissa guardando il bambino ancora sulle sue ginocchia.
Andromeda si ritrovò d'accordo con la sorella ma non le rispose, non voleva darle una soddisfazione.
Piuttosto, la guardò truce per poi alzarsi e portare via il vassoio con le tazze.
Aveva sempre odiato litigare con le proprie sorelle, ma non ne aveva fatto a meno e Narcissa sembrava emotivamente instabile.
Poteva scoppiare a piangere da un momento all'altro e Andromeda non la capiva: lei non aveva perso il marito e il figlio e, tantomeno, rischiava il Bacio del Dissennatore.
Allora perché sembrava più distrutta di lei?
Perché voleva una famiglia unita proprio adesso?
Dopotutto, si capisce di tenere a qualcosa solo quando si rischia di perderlo.
Ritornò nel salotto e si risedette di fianco alla sorella.
«Quindi Antares e Cassandra hanno vissuto in Francia?» cambiò argomento lei.
Era come se i due nipoti fossero l'unico argomento che non le facesse litigare.
«Esatto! Hanno studiato a Beauxbatons insieme agli altri figli dei Mangiamorte condannati. Dopo essersi diplomati, Cassandra si è sposata con una cerimonia intima con solo gli amici...Questa scelta non la capisco, dopotutto doveva invitare la sua famiglia...Antares, invece, è diventato un Auror...So che hanno tutte e due un figlio della stessa età ma poi non so altro» le raccontò Narcissa con una ritrovata allegria.
Andromeda ascoltò concentrata e non riuscì a non sorridere al commento della sorella sulla scelta inusuale di Cassandra: era palese che considerasse i suoi amici come una famiglia!
Ma non le disse niente e ritornò ad ascoltare.
«Tuo figlio sembra avere un buon rapporto con Cassandra»
Narcissa annuì ma non le rispose; invece, guardò il pendolo.
«Oh...È tardi, devo andare» le disse poi alzandosi e appoggiando Teddy al divano.
Il bambino sembrava contrariato da quell'azione, ma poi ricominciò a giocare tranquillamente con il pupazzo.
Andromeda l'accompagnò alla porta e sorrise alla sorella.
Narcissa si avviò verso il cancello ma poi si girò a guardare la sorella maggiore.
«Bella...Vedrai che si scuserà»
Andromeda le sorrise a quella frase perché, in cuor suo, le sarebbe piaciuto poter riavere un'altra sorella.Angolo dell'autrice
Questo è un altro capitolo ed è più corto rispetto agli ultimi.
Andromeda e Narcissa saranno dei personaggi secondari all'interno di questa storia ma avranno anche loro una storyline.
Andromeda non ne vuole sapere di perdonare Bellatrix e Narcissa cerca in tutti i modi di far rappacificare le due.
Buona lettura!
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Una nuova vita
FanfictionE se Bellatrix e Rodolphus Lestrange non fossero morti alla fine della 2ª Guerra Magica? E se avessero pure due figli? I due Mangiamorte riusciranno a scampare ad Azkaban o dovranno prendersi finalmente le loro responsabilità? . . . . . Questa stori...