The end of summer.
Malfoy Manor era vuota e priva di vita come mai prima d'ora, i padroni di casa mancavano dalla metà di giugno e nessuno aveva ordinato alla piccola elfa Polly di pulire, quel pomeriggio caldo di fine agosto la grande porta principale del Maniero si aprì rivelando la figura stanca ed esasperata di Draco Malfoy che con una faccia funerea lasciava a terra il suo baule.
«Signorino Malfoy, Polly è felice che voi siete tornato, Polly può fare qualcosa per voi?» chiese entusiasta l'elfa facendo diversi inchini mentre Draco la guardava schifato.
«Pulisci questa casa e porta il mio baule nella mia stanza.» disse stizzito mentre Polly ubbidiva contenta.
Sbuffò contrariato afferrando un bicchiere e una bottiglia di FireWhisky, era stata una lunga ed insonne notte. Aveva passato l'estate nella residenza dei Malfoy in Galles con sua madre che aveva deciso di restare lì quando Deneb il suo gufo reale gli aveva consegnato la lettera che lo invitava a partecipare all'ultimo anno di Hogwarts.
La scuola era tornata più forte che mai a vivere, ma sarebbe davvero stato così? Quanti ragazzi avrebbe rivisto senza sorriso in volto, senza speranza negli occhi. Ci sarebbe tornato sperando che il Trio Dei Miracoli quell'anno si facesse da parte lasciandolo vivere in pace. Suo padre ormai era ad Azkaban, questa volta non era riuscito a sfuggire alla sua condanna, lui insieme a Blaise aveva provveduto a togliersi da solo il Marchio Nero con il solo risultato di mutilarsi quella parte di pelle che ora presentava una macchia nera coperta di tagli. Blaise aveva detto che sarebbe passato a casa sua per poter andare a Diagon Alley a prendere i libri per il nuovo anno, non che la cosa l'entusiasmasse.
Un'ora dopo il suo arrivo il moro bussò alla porta di casa sua con un ampio sorriso sul volto.
«Andiamo!?» esclamò cercando di far sorridere il suo amico senza ottenere successo.
«Andiamo» rispose poco contento smaterializzandosi nell'affollata Diagon Alley.
Entrò nel Ghirigoro trovandolo estremamente pieno e fastidiosamente chiassoso, afferrò tutti i libri nuovi e si avvicinò al bancone per pagare, quando lo videro il silenzio calò nella stanza, Blaise alle sue spalle sbuffò contrariato, Draco invece tranquillo pagò e si diresse all'uscita non prima di fermarsi davanti a un bambino di undici anni e esclamare «Bu!» il ragazzino sobbalzò e si nascose dietro la madre alla quale Draco riservò un'occhiataccia glaciale.
«Draco sai che dovresti essere gentile con le persone?» gli chiese ironico il moro affiancandolo poco dopo essere usciti da quel negozio pieno zeppo di gentaglia.
«Taci Blaise. Andiamo a prendere le divise» disse visibilmente annoiato dirigendosi verso Madame Malkin, ma la fortuna quel giorno non era dalla sua parte perché non appena furono dentro la donna tirò un forte urlo prima di calmarsi e servirli.
«M-mi scusi Signor Malfoy» disse mortificata iniziando a prendergli le misure e invitandolo a provarsi una veste appena cucita, il biondo entrò nel camerino senza dire una parola iniziando a spogliarsi per provare quel pezzo di stoffa datogli dalla tozza e invadente donna che aveva davanti.
«Mione non cambierai mai, per forza una piuma Feder dovevi prendere?» chiese divertito Weasley entrando nel negozio di abiti bloccandosi di scatto alla vista di Zabini che si specchiava convinto aggiustandosi la cravatta.
Il biondo uscì dal camerino con la camicia aperta sul davanti non notando inizialmente il Trio Dei Miracoli +1 che lo fissavano straniti.
«Signor Malfoy qualcosa non va?»chiese preoccupata la donna mentre Draco si sistemava i polsi della camicia.
«Ho le spalle troppo larghe per questo pezzo di stoffa.» disse stizzito facendole notare che era evidentemente stretta, infatti il ragazzo era cresciuto in quei mesi sia mentalmente che fisicamente.
«Potter, Weasley, Mezzosangue, qual buon vento vi porta qui?» chiese ironico mentre senza curarsi dei loro sguardi si sfilava la camicia mettendo in mostra il suo fisico scolpito, Hermione alla vista del ragazzo seminudo arrossì ma nessuno se ne rese conto, o meglio quasi nessuno.
«Granger se continui a fissarmi in quel modo mi consumi» le disse divertito facendo ridere anche Blaise che si era appena rivestito facendo cenno a Draco di fare lo stesso.
«Sei troppo vanesio Malferret non ti stavo fissando in nessun modo.» rispose con un lieve ghigno degno di una Grifondoro impicciona e fastidiosa.
«Basta che ne sei convinta tu, Madame Malkin prendo questa divisa.» disse indicando ciò che desiderava senza distogliere lo sguardo dai tre amici che l'osservavano basiti.
«Malferret che significa che prendi la divisa?» chiese Harry osservando contrariato i due ragazzi che ancora sogghignavano lì difronte a lui.
«Torno a scuola Sfregiato, un altro anno insieme non sei contento?» chiese ironico lasciando i galeoni in mano alla dolce donna che osservava impotente ciò che stavano facendo i ragazzi.
«Non possono far tornare a scuola un mangiamorte.» la voce questa volta è della piattola che lo guarda schifata e inorridita dal solo pensiero.
«Weasley non fare quella faccia, non sei per niente carina con quelle smorfie grottesche dipinte in volto.» rispose Blaise uscendo seguito dal biondo che sogghignava contento.Stavano provando le loro divise quando Harry e Ron uscirono dal negozio per comprare alcune cose per la manutenzione delle scope.
«Non vai con loro?» chiese la riccia mentre con un cenno del capo si guardava allo specchio soddisfatta grazie alla nuova divisa che da lì a breve avrebbe comprato.
«Ho giá tutto quello che mi serve.» rispose la rossa alzando le spalle e sorridendo all'amica prima di entrare di nuovo nel camerino e cambiarsi.
«Devo andare da Olivander vieni con me?» disse Ginny una volta fuori dal piccolo negozio di Madame Malkin.
«Se proprio devo» borbottò seguendo la sua amica e prendendola sottobraccio.
«Zabini e Malfoy erano strani vero?» osservò Ginny pensierosa mentre varcavano la soglia del negozio.
«Che intendi? Non mi sembravano diversi dal solito.» rispose stizzita Hermione mentre osservava dei piccoli barattoli di cera per la manutenzione delle bacchette.
«No, insomma Malfoy non è cambiato molto, ma Zabini aveva qualcosa di diverso...»
«Gin non dire idiozie, hai sentito cosa ha detto prima di uscire dall'emporio?»
«Certo che sì, ma...» furono interrotte da un Signore anziano dai capelli bianchi, Olivander che dalla fine della guerra sembrava decisamente invecchiato.
«Avrei bisogno di un kit per la manutenzione della bacchetta.» disse Ginny in tono piatto mentre la porta alle sue spalle si apriva.
«Non posso crederci!» fu l'esclamazione contrariata della riccia che osservava l'amica che non aveva ancora notato i due ragazzi appena entrati.
«Piattola, Mezzosangue che piacere rivedervi!» disse Blaise Zabini facendo ridere Malfoy al suo fianco.
«Signorina Weasley ho tre kit differenti. Il più economico viene due galeoni. Se posso darle un consiglio questo è il migliore, trenta galeoni ed è suo» spiegò Olivander ignorando lo scambio di battute tra i ragazzi.
«Puoi permettertelo Weasley, oppure devi vendere quella topaia che tu chiami casa?» chiese Draco scoppiando a ridere mentre Blaise si teneva la pancia e si accasciava su se stesso per le risate.
«Non sei simpatico, brutto idiota. Signor Olivander non posso permettermelo - iniziò a parlare Ginny per poi rivolgersi all'uomo che le stava davanti - mi dia il più economico.» disse sospirando e lasciando le due monete sul tavolo voltandosi verso i due ragazzi a testa alta.
«Olivander potrebbe darmi il secondo kit, quello da quindici galeoni?» chiese Hermione ignorando la presenza del biondo e del suo amico.
«Andiamo via Herm.» disse Ginny superando i due ragazzi fiera come solo i grifondoro sapevano essere, ma la riccia non si fece mancare l'occasione e diede una forte spallata a Draco che stizzito le afferrò il braccio e la fermò.
«Granger non osare mai più.» sibilò furioso lasciandola di scatto e guardandola con occhi gelidi tanto da provocare un brivido lungo la schiena di Hermione.
«Oppure? Che cosa potresti farmi tu, Malferret?» chiese alterata mentre lo guardava negli occhi.
«Non ne hai idea Granger!» sibilò ancora ma questa volta a denti stretti facendole percepire tutta la sua rabbia.

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No One Here Gets Out Alive|| Dramione
FanficUna Dramione ambientata durante il settimo anno ad Hogwarts. La guerra li aveva cambiati e segnati tutti, nessuno era più in grado di tornare ad essere quello di prima. Questa volta però i ragazzi che torneranno a scuola dovranno affrontare molte s...