Miss D'Agostino

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Il giorno prima

Entrai nell'agenzia a passo spedito.
Sapevo esattamente dove si trovava il suo ufficio.
Ed ecco che la sua giovane segretaria mezza addormentata era già li.
Chissà se fosse arrivata anche lei.

"Buongiorno" dissi avvicinandomi " Sono Rocco Casalino dovrei vedere la Dottoressa D'Agostino"
La ragazza si ridestò.
"La direttrice ?" Chiese stralunata guardandomi.
Al mio cenno di assenso spalancò gli occhi  ,probabilmente capendo chi fossi ed inizió a cercare sull'agenda il nostro appuntamento.

Appuntamento che ovviamente non avevo ,ma perché dirglielo e rovinarle tutta la sorpresa?

"Mi dispiace, io non so ...ehm " inizió a farfugliare imbarazzata
"Immagino non sia ancora arrivata " dissi 
Lei scosse lentamente la testa , ancora piena d'imbarazzo e non aggiunse altro.
" Allora la attenderò nel suo ufficio" dissi con un sorriso fiondandomi all'interno.

Mi accomodai accavallando le gambe e sorrisi tra me.

Con queste giovani segretarie è sempre troppo facile

Non dovetti aspettare comunque molto perché lei arrivasse.
Entró spavalda come suo solito e con un sorriso sulle labbra ,mi porse uno dei caffè d'asporto che aveva in mano.
Era bella come sempre.
Era da prima del Lockdown che non ci vedevamo.
Ci eravamo sentiti ma con il lavoro che avevamo entrambi si era trattato di scambi veloci.

La guardai interrogativo.
"Buongiorno Rocco, ti ho portato un caffè come piace a te. Ero al bar qui sotto ,quando pensa ,la mia povera segretaria terrorizzata mi ha chiamato per dirmi che eri qui. Devi smetterla di creare scompiglio ogni volta che vieni" mi apostrofò sorniona " Ora viene qui e salutami come si deve."

Ci salutammo con due baci e uno stretto abbraccio. Di questi tempi era mancato così tanto il calore degli amici ed ora che era possibile farlo la cosa mi ristoró non poco.

"Come stai?" Mi domandó " E Marco?"
"Stiamo splendidamente e come vedo anche tu " le dissi facendole l'occhiolino "Ti sono mancato? " aggiunsi lasciandola libera ed accomodandoci entrambi sul divanetto nell'angolo per consumare insieme il caffè d'asporto.
"Per nulla, sei sempre in tv" mi prese in giro
"Ma dai, sono sempre dietro le quinte" mi difesi
"Certo per gli altri, ma ad un occhio attento come il mio non puoi sfuggire dolcezza" disse sorridendo e dandomi un bacetto sulla guancia, poi si fece seria " ma non girare intorno alle cose , come mai se venuto qui oggi e non dirmi solo per terrorizzare le mie segretarie, cosa che peraltro ti proibisco di fare ancora, me ne hai fatte già scappare due"
Ridacchiai per il pensiero " mi mancavi ovviamente " le dissi
"Dai Rocco non fare lo scemo e parla " insistette
"D'accordo , il motivo per cui sono qua e perché vorrei che tu ti occupassi dell'immagine del Presidente del Consiglio "

La vidi leggermente sgranare gli occhi ma il resto del suo bel viso rimase impassibile come suo solito.

"Stai scherzando vero ? " mi domandó ben sapendo che non scherzavo affatto.
"Sai che non scherzo su queste cose " dissi
"Mh... va bene dovrò organizzare gli altri impegni dell'agenzia ma posso trovare qualcuno di affidabile per questo lavoro" disse accarezzandoci le labbra come faceva sempre quando rifletteva e prendendo un'agenda.
"No Samantha ,forse non ci siamo capiti . Io voglio che lo faccia tu ! Mi fido solo di te" spiegai.

Alzò lo sguardo dall'agenda guardandomi con bocca mezza spalancata e poi scoppió a ridere.
"Ma dai Rocco davvero non sapevo ti fossi dato agli spettacoli comici" disse sarcastica
"Ma non sto scherzando " insistetti
Allora divenne seria.
" Te lo puoi scordare Rocco" disse decisa
"Andiamo Samantha sai che il momento è delicato se lo chiedo a te è perché mi fido ciecamente" la pregai
" No Rocco , sai che non mi piace invischiarmi nella melma politica" continuó imperterrita
" Te lo sto chiedendo come un favore personale , sai che sarai ben pagata. Ho bisogno di persone fidate che non rendano il Presidente uno zimbello e chi più di te?" Aggiunsi
"Non otterrai nulla adulandomi tesoro , lo dovresti sapere. Sono negata per quel mondo , non ho nemmeno mai votato per il movimento. Non sono d'accordo con voi su molte cose finirei per irritare qualcuno, magari proprio il Presidente. Assolutamente no" disse categorica

" Non c'è nulla che potrei offrirti per farti cambiare idea ?"
Insistetti , sapevo che stuzzicare la sua mente poteva portarmi al traguardo.

Mi guardò e la vidi passare nei suoi occhi quell'idea che mi avrebbe fatto conquistare il suo assenso.
Mi sorrise ed io sorrisi a lei .

Avevo ottenuto il mio accordo.

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Ecco il secondo capitolo spero sia apprezzato.
Presto arriveranno anche gli altri sono già scritti sto solo avendo difficoltà a caricarli.
Alla prossima 😉

Ti scatterò una foto // Giuseppe ConteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora