Che ci fai tu qui ?

673 41 15
                                    




"Credi si sia perso ?" mi domandó Valentina , la mia ex moglie
"No stai tranquilla è Palazzo Chigi ,non un labirinto" risposi alzandomi e raggiungendola
"Tuo figlio diventa ogni giorno più curioso non mi sorprenderei se si fosse fermato a parlare con qualcuno o infilato in qualche stanza proibita" disse
Ridacchiai al pensiero di Niccolò intento ad intrufolarsi nelle stanze vietate di Palazzo Chigi.
"Tranquilla ho detto alla sicurezza di tenerlo d'occhio " la rassicurai
"Allora sei sicuro che possa rimanere con te oggi ? Davvero non riesco a liberarmi da questo impegno" mi chiese nuovamente
"Tranquilla Valentina non ho nulla da fare che non si possa rimandare"
"Bene spero di non aver distolto il Presidente per troppo tempo dal Paese"
"Non dire sciocchezze, anzi meglio che avvisi subito Silvana di spostare i miei impegni" dissi avvicinandomi al telefono per chiamarla.
Come al solito Silvana efficientissima non mi creò problemi.

Io e Valentina parlammo del più e del meno in attesa che Niccolò tornasse dalla sua esplorazione per salutare la madre , ma la nostra chiacchierata fu interrotta dal bussare alla porta.

Forse avrei dovuto dire di non voler essere disturbato ma ormai era troppo tardi.

"Avanti" dissi
Vidi la porta aprirsi per rivelare Samantha.
Non l'avevo piu vista dopo averla quasi baciata e lasciata poco dopo nell'ufficio del mio Social Media Manager.
"Presidente scusi il disturbo ma Silvana ha detto che dovremo rimandare la diretta di stasera " disse avvicinandosi "mi domandavo se potessi prendere alcune cose dal suo ufficio"

Poi la vidi notare Valentina e sussultó.
Era a disagio perché la mia ex moglie era nella stanza?
Vidi però anche Valentina fissarla.
Che stava accadendo?

"Si certo , prego " le dissi
Lei però non si mosse.
Aveva aggrottato le sopracciglia e si scambiava sguardi con Valentina , la quale esclamò illuminandosi " Ma io la conosco"
"E io conosco lei " disse Samantha
"Giuseppe non puoi capire è lei !" Disse la mia ex moglie rivolgendosi a me e mettendomi una mano sulla spalla "è la donna che ha salvato Niccolò da quella macchina!"

Guardai sbalordito le due donne.
Valentina gioviale e Samantha quasi in imbarazzo.
Ero sconcertato , Valentina mi aveva raccontato l'accaduto ma mai avrei pensato che proprio Samantha avrei dovuto ringraziare per aver tutelato l'incolumità di mio figlio.

"Non ho fatto nulla che chiunque altro non avrebbe fatto"disse con un sorriso tirato
Valentina le si avvicinò.
" É scappata via di corsa ora capisco perché ,conoscendo chi è il suo capo. Valentina Fico piacere , non so davvero come ringraziarla" disse porgendole la mano che lei subito strinse.
"Samantha D'Agostino il piacere è mio. Mi dispiace se sono stata scortese ma ero in ritardo" si giustificò
"Ma no ,quale scortesia. Niccolò però non ha parlato che di lei tutto il giorno, voleva ringraziarla"
"Lo farò io in sua vece allora " mi intromisi allora io avvicinandomi" Non so come ringraziarla davvero, se solo avessi saputo"
Samantha continuava ad essere visibilmente in imbarazzo mentre cercava di evitare il mio sguardo, non capii se a causa di quanto accaduto poco prima o per la presenza della mia ex moglie.
"Spero stia bene "domandó a Valentina
"Certo , grazie a lei. È qui a Palazzo Chigi disperso chissà dove"

E proprio in quel momento mio figlio decise di palesarsi aprendo la porta di botto.
"Papà perché non posso entrare in alcune stanze?" domandò avvicinandosi , poi notando Samantha si illuminò "Oh ciao, cosa ci fai qui ?"
"Ciao a te, e tu cosa ci fai qui?" Rispose lei
Samantha e Valentina ridacchiarono.
"Niccolò non essere scortese, Samantha lavora per me " spiegai vedendo Nicolò rimanerne sorpreso
"Ti prego dimmi che non sei una guardia del corpo o qualcosa del genere " le chiese speranzoso.
"Oh no no, è stato solo un caso che mi trovassi li stamattina" spiegó
"Meno male. Allora quando hai detto che non tutti i politici sono male ti riferivi a mio padre ?"  domandó mio figlio candidamente facendomi sussultare.
"Forse "rispose lei guardandomi maliziosamente, continuando poi a parlare e ridacchiare con mio figlio come se nulla fosse.

Ti scatterò una foto // Giuseppe ConteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora