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Non riuscivo a capacitarmi che le cose successe fossero reali e non solo frutto della mia immaginazione.
Sia io che Giuseppe ci eravamo ormai rassegnati al fatto che non potevamo stare lontani , anche se nessuno dei due sapeva dare un nome al nostro rapporto.
Perché no , non era assolutamente amicizia la nostra."A cosa stai pensando ?" Mi chiese mente mi vedeva tamburellare con una penna sulla lista dei possibili partecipanti al reportage.
Gli sorrisi voltandomi alla mia destra , beandomi della sua bella presenza.
"A nulla ,il pensiero vagava un po' " dissi
Per tutta risposta lui mi prese la mano facendomi alzare e disse "vieni" dirigendosi verso uno dei divanetti nell'angolo.
Si sedette e fece accomodare me sulle sue gambe, per mantenere l'equilibrio fu istintivo per me allacciare le braccia intorno al suo collo.
"Ma Presidente cosa fa ?" Domandai prendendolo in giro
Lui ridacchiando disse "Mi metto comodo. Abbiamo bisogno di una pausa"
Io per tutta risposta mi accomodai meglio sulle sue gambe , e risi quando lo sentii sussultare.
"Non provocarmi" mi riprese "voglio solo rilassarmi un'attimo" disse accarezzandomi una guancia
"Potrebbe entrare qualcuno" dissi un po' allarmata
"No, è tardi sicuramente staranno già andando a casa tutti. Al massimo verrà a rompere le uova nel paniere Rocco come suo solito "
"Ha questa innata capacità hai notato?" Dissi io
Lui annuì ridacchiando.Agli occhi di un estraneo se non si fosse guardato il contesto saremmo potuti sembrare una coppia qualunque.
Eppure non eravamo nemmeno quello.
Mi sentivo a mio agio tra le sue braccia , sebbene non ci conoscessimo intimamente.
Mi sembrava il posto più giusto dove essere.
Era tutto così irreale."Allora" disse avvicinandosi al mio collo "visto che ti sei lamentata del mio non conoscere il tuo curriculum perché non me lo riassumi tu " concluse lasciando un bacio là dove c'era il suo morso, facendomi rabbrividire.
"Ed io che pensavo che prima di entrare qui i servizi segreti controllassero tutti" risposi sarcastica
"Divertente" stette al gioco "probabilmente lo hanno fatto ma non danno a me tutti i resoconti. Avranno semplicemente appurato che non sei una terrorista o una serial killer" mi rispose continuando a darmi baci suo collo e a strisciarci sopra le sue labbra.
Era incredibile come una cosa così piccola potesse mandarmi in estasi.
"Cosa vuoi sapere ?" Chiesi allora , molto distratta dai suoi movimenti.
Lui per tutta risposta scrollò le spalle e mise le sue mani sulla mia vita per avvicinarmi ancora di più.
"Il mio nome lo consoci almeno ?" Scherzai
Per tutta risposta lui lo sillabò intervallandolo con baci sulla parte destra del mio collo.Ma quest'uomo mi voleva morta?
Come credeva avrei mantenuto la lucidità se faceva così ?"Così però mi distrai" mi lamentai.
Lui ridacchio " Potresti dirmi di dove sei per iniziare, ho notato che in alcune situazioni il tuo accento cambia"
"Chissà quali " risposi io sarcastica " sono lucana Giuseppe. Orgogliosamente di Matera"
Lo vidi annuire.
"Allora forse ho capito di cosa confabulavate tu e Speranza l'altro giorno " disse
"Cosa c'è ,sei geloso ?" Chiesi
"Ovvio che no "'rispose subito
"Ah non ci credo molto . Ok Speranza è molto carino ma non ti buttare giù " lo presi in giro
"Ah è molto carino !?" Disse con un mezzo broncio portandomi a ridere di gusto.
"Si eh , non sei per nulla geloso" dissi ironica
"Per nulla" ribadì lui
"Certo certo ,sicuramente ti credo" insistetti io
Lui semplicemente rise senza aggiungere altro.
"Allora da Matera come ti sei ritrovata a Roma? " domandó
"Come un po' tutti credo. Mi sono iscritta alla facoltà di Scienze della Comunicazione qui a Roma e alla fine tra il lavoro a Mediaset e lo studio me ne sono innamorata "
"Beh non posso darti torto" mi rispose
"Dopo la prima laurea però ho iniziato a viaggiare e ad appassionarmi al giornalismo d'inchiesta , da qua l'idea di iscrivermi anche a Scienze Politiche a Milano. Poi beh, le vicende con mio marito ormai le sai , comunque dopo quella parentisi ho aperto l'Agenzia ed ora eccomi qui"
"Già eccoti qui " disse con un sorriso "Come mai aprire un agenzia di stampa ?"
"Sinceramente perché non volevo dipende da altri. In più se avrai notato la mia Agenzia si occupa per lo più di stampa estera quasi mai nazionale"
"Questo come mai ?"
"Rende di più " dissi io ridendo " no a parte gli scherzi , penso che se parlassimo di argomenti che riguardano in nostro Paese inevitabilmente ci schiereremmo ,credo che non saremmo obbiettivi per quanto abbia molto stima dei miei dipendenti e collaboratori"
Lui mi sorrise e disse "Sei straordinaria Samantha"
Io lo baciai , se faceva così io non riuscivo a trattenermi.
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Ti scatterò una foto // Giuseppe Conte
FanfictionIn un Italia che cerca di riprendersi dalla pandemia due mondi completamente estranei si scontreranno generando coas e bellezza. Così il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte scoprirà che si può ancora amare quando incontrerà la donna che Rocco Ca...