E se volessi questo ?

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Giuseppe bussò alla porta e mentre attendeva di essere aperto, i suoi pensieri vagarono verso i ricordi della sera precedente e a quanto era successo.
Non credeva davvero si potessero percepire emozioni di tale portata , invece era accaduto.
Dopo 55 anni di vita aveva scoperto qualcosa di nuovo , la felicità che poteva derivare da pochi attimi con la persona giusta.

Sentì una voce femminile gridare "arrivo" e poi porta si aprì davanti a lui rivelando una Samantha trafelata ,che probabilmente aveva corso.
Era semplicemente jeans e t-shirt con grembiulino da cuoca annesso ma era bellissima.
Istintivamente gli venne da ridacchiare mentre lei lo guardava sbalordita.
"Giuseppe ma cosa ci fai qui ?" disse mentre lo prendeva per un braccio e lo invitava ad entrare "vieni entra prima che ti veda qualcuno" aggiunse poi affacciandosi dal portone di casa per controllare se ci fosse qualcuno.
Ma erano le 3 del pomeriggio ed a parte un agente di scorta là vicino e la macchina presidenziale non si vedeva nessuno, ne si sentiva una mosca volte.

Chiuse la porta e si giró per guardare il suo ospite che guardandola beffardo disse "ciao anche a te "
Lei ridacchiò di rimando "ciao" disse scoccandogli in bacio sulle labbra per poi allontanarsi e fargli strada verso la cucina.
"Vieni" disse " vuoi un caffè ?"
"Non rifiuto mai un caffè" disse sedendosi su uno sgabello posto accanto alla penisola mentre lei iniziava a preparaglielo accendendo la macchinetta e scegliendo una capsula.
Caló un silenzio imbarazzante mentre nell'aria si sentiva solo il gorgoglio della macchinetta del caffè che produceva il delizioso nettare.

"Cosa ci fai qui ?" Chiese Samantha mentre gli porgeva la tazzina con il caffè e la zuccheriera
"Secondo te?" Chiese lui alzando un sopracciglio.
Giuseppe era un po' a disagio e sentiva che lei era insolitamente distante.
Samantha per tutta risposta scrollò le spalle titubante.
"Stamattina sei sparita senza salutarmi" si lamentò lui ,mentre girava il poco zucchero che aveva aggiunto al caffè.
"In realtà ti ho salutato ma tu dormivi" precisò lei mentre girava sul lato opposto della penisola per riprendere ciò che stava facendo prima di aprirgli.
"Avresti potuto svegliarmi" disse lui guardandola intensamente.
Sguardo che lei non ricambio intenta a spolverare il cacao sul dolce.
"Non credo sarebbe stata una buona idea" rispose mantenendo lo sguardo basso
"Puoi guardarmi per favore ?" Chiese lui spazientito
"Un attimo Giuseppe finisco il tiramisù e sono da te"
Lui per tutta risposta inizió a tamburellare con le dita sul bancone e a guardarsi attorno mentre il gatto di Samantha lo guardava di sottecchi da un angolo come se fosse un intruso.

Non che si potesse considerare un abitué del luogo , ma dopo gli ultimi eventi si ritrovava a pensare di essere esattamente dove doveva essere.
Cercare di fermare quello che inevitabilmente era accaduto era stato veramente stupido da parte sua.

"Ecco fatto" esclamò Samantha dopo 5 minuti.
Prese il vassoio e lo mise in frigo, subito dopo ripulì il piano di lavoro e finalmente con un sospiro si sedette sullo sgabello di fronte a Giuseppe mentre toglieva il grembiule.
"Allora ?" Chiese lei
"Allora cosa ? Ma ora non posso assaggiarlo ?" domandò lui riferendosi al tiramisù
Lei rispose con la sua risata cristallina.
"No" disse guardando l'orologio al polso "se sei ancora qui tra un paio di ore potresti"
"È un modo per chiedermi di restare ?" Scherzó lui
"No è solo una constatazione" rispose lei
"Samantha che hai ? Mi sembri scostante " disse lui sospirando e cercando di prenderle una mano.
Cosa che fu impossibile perché lei la allontanò.
"Non ho nulla, semplicemente sono sorpresa di vederti qui "
"Sorpresa ? Come fai ad essere sorpresa dopo quello che è successo ieri e anche stamattina aggiungerei" disse lui scioccato
"Il fatto che siamo andati a letto insieme dici ?" Rispose lei
"È così che la vedi ?"Chiese lui infastidito
"Giuseppe come la dovrei vedere ? Non capisco nemmeno che tipo di rapporto abbiamo , sto cercando di essere razionale" disse lei sospirando
"Beh ,io la vedo come un inizio di qualcosa" disse lui pacatamente mentre lei alzava lo sguardo che aveva puntato a terra
"E di cosa? Abbiamo fatto solo sesso non sono così stupida da non capirlo e come tu hai già detto non puoi offrire altro ora. Lo capisco e lo accetto non sono una bambina ma non ti aspetterai mica che mi comporti come se fossi la tua fidanzata"
"E se volessi questo ,che tu lo fossi ?" Chiese lui riuscendo a prendere finalmente le mani di Samantha fra le sue
"Come ? Cioè che intendi ?" Domandó lei sbalordita
"È vero, non mentivo non ti posso offrire molto ora con il mio lavoro e il tuo progetto in corso. Non potremo vivere la nostra relazione alla luce del sole ma fra qualche tempo magari potremmo" spiegó

Lei lo guardò titubante con una miriade di pensieri che le affollavano la testa.
Era più di quanto sperasse , si stava passando da un'incertezza assoluta alla voglia di avere di più, certo sarebbe stata una strada in salita, ma cosa importava ?
Non era l'unica sfida che lei aveva dovuto affrontare nella sua vita.

Si alzò lentamente dallo sgabello avvicinandosi a Giuseppe il quale prontamente si alzò per prenderla fra le sue braccia.
Un sorriso le piegó le labbra rendendo Giuseppe felice , tanto da non trattenersi più dal baciarla.

"Non saresti dovuta andar via" le sussurrò staccandosi dalle labbra che tanto bramava
"Volevo mettere un po' di distanza fra noi " spiegó
"Perché ?" Insistette lui continuando ad abbracciarla e ad accarezzarle la schiena
"Perché ieri sera ho buttato al vento ogni titubanza e mi sono goduta il momento ma poi questa mattina quando mi sono svegliata mi sono resa conto che se volevo mantenere una parvenza di controllo non potevo rimanere lì e fingere che fossimo una coppia, c'era solo incertezza fra noi " disse lei sospirando
"Se solo avessi aspettato un'altro po' queste parole te le avrei dette stamattina. So che tu mi hai chiesto cosa volevo tempo fa e non è che volessi solo il sesso con te Samantha ma volevo capire se ne valesse la pena per entrambi rischiare le nostre carriere" disse baciandola dolcemente a fior di labbra.

Bacio che però fu presto trasformato da Samantha in una lotta di lingue.
Stava mostrando tutta il desiderio che aveva di lui e questo lo esaltava e lo faceva fremere incredibilmente.

"Allora ne vale la pena ?" Chiese lei staccandosi e poggiando la sua fronte su quella del Premier.
"Non ne ho alcun dubbio. Ma tu puoi sopportare di vivere una relazione all'ombra ?" Chiese preoccupato
"Ho sopportato di peggio Giuseppe. Io ciò che voglio è solo sapere in cosa mi sto cacciando, ti ho sempre chiesto solo questo"
"Ti stai cacciando in un casino, e come conseguenza dovrai sopportarmi per molto " gli rispose lui scherzando
"Oh, c'è la posso fare" rispose per le rime lei
Poi lo prese per mano e disse sensualmente "vieni" mentre lo portava verso la camera da letto
"Cosa hai in mente?" rispose lui maliziosamente
"Non lo immagini ? O sei troppo vecchio e non ce la fai ?" Lo prese in giro
"Oh vedrai se sono vecchio" disse con ardore baciandola e prendendola in braccio chiudendo con un calcio la porta della camera da letto , lasciando il resto del mondo fuori. 

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Finalmente insieme o no ?
Giuseppe si è deciso ? E Samantha saprà far fronte alla situazione ?
Come si evolveranno le cose?
Lo vedremo presto... no davvero adoro buttarvi ansia ahahah
Scherzi a parte scusate l'assenza e grazie sempre a chi legge e commenta.
Baci 💋
A presto
$€R€N@

Ti scatterò una foto // Giuseppe ConteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora