Fine dei 5 minuti

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Ola, sarete sorpresi del mio ritorno così presto ma eccomi qui con un nuovo capitolo . Ho notato solo ora di aver superato le 1000 visualizzazioni con questa storia , vi sono così grata ♥️ così ho deciso di anticipare la pubblicazione del capito ad oggi per ringraziarvi. Spero vi piacerà baci e buona lettura

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Ma come si permetteva quel... quel... grrrrr non sapevo nemmeno come definirlo ! Presidente del Consiglio dei miei stivali !!!

'Me lo dovevo aspettare da una come lei' aveva detto .

Una come me cosa poi? ma come si permetteva!?
L'ambizione non era una qualità in esclusiva solo a Giuseppe Conte e non c'era nulla di male nel voler raggiungere degli obbiettivi.
Non mi dovevo sentire in colpa per quello.
Eppure lo facevo , mi sentivo triste ed in colpa per le parole che mi aveva scagliato contro.

Aprii la prima porta finestra che trovai sulla mia strada per prendere finalmente una boccata d'aria e cercare di calmarmi prima che lacrime di frustrazione prendessero il sopravvento.
Accesi una sigaretta sperando che mi aiutasse a rilassarmi e cercai di riprendere il controllo.

Si ,sapevo che avevamo lavorato un po' alle sue spalle io e Rocco, ma in fin dei conti non toccava a me dirglielo , anzi se io non avessi sollevato l'argomento probabilmente chissà quando il suo portavoce si sarebbe degnato di parlargliene.

Ero dispiaciuta per come aveva reagito, avevo ancora due occhi funzionanti cavolo!
Avevo visto l'espressione tradita che aveva in faccia quando si era accorto di essere stato tagliato fuori ma io avevo fatto semplicemente il mio lavoro.
Inoltre non capivo perché fosse così restio ad accettare la cosa , speravo vivamente che Rocco lo facesse raggiornare e gli facesse notare tutti i pro di questa idea perché altrimenti addio lavoro.

Ed io non volevo.
Perché il mio progetto era fantastico e cavolo ne avrebbe giovato anche il suo governo e lui , non solo la mia carriera perché non lo capiva ?
E poi ad essere sincera non volevo andarmene.
Non volevo rivederlo solo sulle pagine di un giornale o al tg.

Era stupido da pensare visto che ci eravamo appena conosciuti ma credevo che quell'intesa che avevamo avuto sin da subito qualunque cosa fosse era bella e sincera ed io non volevo perderla.

Volevo avere la possibilità di conoscerlo meglio ,di farlo conoscere al mondo e di farmi conoscere un po' anche io da lui.
Ero veramente un idiota, invece di pensare al lavoro forse appena sfumato stavo pensando a Giuseppe Conte del cavolo!
Dopo che mi aveva appena urlato contro poi!

Sospirai rumorosamente, la sigaretta tra le mie dita quasi finita ,probabilmente più fumata dal vento che da me, mi ricordava che non avevo più scuse per rimanere lì.
Forse era tempo di andare a prendere quei maledetti caffè sperando di non ritrovarli a tirarsi i cappelli una volta rientrata.
Per quel che mi riguardava avrei preferito uno Xanax ,peccato non averne uno a portata di mano.

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Era andata via lasciandoci qua come due idioti  e tutta la voglia di litigare che avevo prima era sfumata.
Avevo esagerato lo sapevo, alla fine aveva fatto solo il suo lavoro.
Sentiì Rocco sospirare mi voltai per guardarlo e lo vidi con le mani sulla faccia .
Sembrava sfinito .
Avrei voluto dirgli con quale coraggio fai anche la vittima ma non ne avevo voglia .
Non più .
Ero abituato a lui ormai .

Alzó lo sguardo su di me e con un sorriso tirato disse "L'hai fatta incazzare lo sai ?"
Lo guardai a mia volta "Lo so. Non ti vedo molto preoccupato per aver fatto incazzare me però"
"Perché ti conosco! Ti stanno passando i cinque minuti ed appena mi farei parlare e capirai che è una buona idea tornerai a non volermi più uccidere"
"Lo spero per te Rocco " lo minacciai
"Andiamo Giuseppe non è la prima volta che non siamo d'accordo su qualcosa. Ogni volta  puntualmente hai capito che se faccio qualcosa è sempre per te . Non è diverso ora"
" E come sarebbe a mio favore questo ? Sai perfettamente che mi accuseranno di farmi propaganda nel momento in cui l'Italia ha meno bisogno di proclami , i giornalisti ci si avventeranno sopra"
"Giuseppe non vedi le cose dalla giusta prospettiva . Innanzitutto il servizio non sarà pronto prima di 5/6 mesi inoltre nel settore Samantha è molto conosciuta ed ha pochissimi detrattori senza contare tutti i premi che ha collezionato. Associarti a lei ti toglie l'impiccio di molte critiche. In più cavolo Giuseppe finalmente potrai dire tutto ciò che hai fatto , e lo vedranno anche con i loro occhi . Fidati di me non ti farei mai rischiare se il gioco non valesse la candela "

Sospirai, a sentirlo parlare così sembra tutto logico ,quasi perfetto ma quello in pasto ai giornalisti alla fine sarei stato io , perché non bastava già che mi attaccassero costantemente.

"E sentiamo chi lo produrrebbe ? Il movimento? O loro non ne sono al corrente ? Perché sicuramente i giornalisti indagheranno su tutte queste cose lo sai , cercando qualche falla ovunque " chiesi cercando di essere obbiettivo
"No ,il movimento non ne è informato volevo prima parlarne con te" disse
"Ah be almeno questo" dissi sarcastico
"Per quanto riguarda tutte le questioni tecniche te ne avrebbe parlato volentieri Samantha se non l'avessi fatta scappare " mi disse fulminandomi con lo sguardo.

Sospirai , ecco ci mancava solo che lui adesso facesse la ramanzina a me.

" E non darmi quello sguardo Giuseppe , sai che ho ragione. Ma poi si può sapere perché te la sei presa con lei?" chiese

Già perché mi ero così accanito con lei ?

Alla fine era stato Rocco a fare le cose alla mie spalle lei non era tenuta a dirmi nulla.

"Non lo so, mi ha preso così . Ero nervoso e poi lei non ha aiutato rispondendo"
Rocco si mise a ridere.
" L'inferno gelerà prima che Samantha taccia quando viene attaccata, se vuoi evitare altre discussioni impara questo"
Alzai gli occhi al cielo.
" La mia intenzione non era di discutere ma voi avete pensato bene di fare le cose alle mie spalle "mi giustificai
"Hai ragione ho sbagliato ma lei in fondo ha poca colpa. Ora vorrai almeno parlarne civilmente anche con lei ? "
"Si va bene , sempre che torni" dissi rassegnato passandomi le mani sulla faccia.
"Torna, torna sarà andata a sbollire un po'. Comunque ritieniti fortunato di solito quando si arrabbia è peggio di uno scaricatore di porto. Si vede che gli piaci" disse con un sorrisetto.

Mi stava guardando maliziosamente.
No , assolutamente no! Non ero arrossito!
Vietavo categoricamente al mio corpo di remare contro di me.

"E la cosa è reciproca no ?"Insistette
"Non so di cosa parli Rocco " cercai di rimanere impassibile
"Certo certo e gli asini volano. Voi due non me la fate. Inizia a parlare" continuò
"Non c'è nulla da dire" ribattei
"Se lo dici tu . Comunque speriamo che tu gli piaccia abbastanza da non farla scappare a gambe levate"
"Cosa intendi ? Pensi che non vorrà lavorare più per me?" Chiesi allarmato
"Beh l'accordo era chiaro se tu decidi di non voler dare il via libera al servizio non credo rimarrà a farti da consulente"

Un attimo , questo non era ciò che volevo.
Per lei era così importante ?

Non sapevo davvero cosa fare .
Non volevo che andasse via ma non avrei di certo accettato solo per farla restare. 

Lo sapevo!

Me lo sentivo quel giorno in cui Rocco mi parlò la prima volta di questa storia che stavamo facendo una cazzata.


P.S. Chiedo venia se vi giungeranno molteplici notifiche dai capitoli precedenti , non sto cambiando nulla, sto semplicemente controllando eventuali errori grammaticali o di battitura. Pardon ♥️

Ti scatterò una foto // Giuseppe ConteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora