Ventotto

4.1K 376 202
                                    

Terza persona

"Non ti sembra che il tempo sia passato così in fretta?" Disse lei con un grande sorriso in faccia.

"Si... Troppo velocemente in realtà." Rispose Minho guardandola con un sorriso.

"In un paio di settimane ci sarà finalmente il matrimonio..." Mormorò lei tenendo il suo anello.

"Sembri felice." Le disse lui.

"Certo che lo sono! Chi non lo sarebbe se sposasse la persona che ama?"

"Hm..." Disse Minho. Prese l'anello da lei e lo esaminò, "Sei sicura che questo anello sia abbastanza bello per te?"

Lei lo riprese e se lo mise sul dito. "Certo che lo è! Onestamente non mi interessa com'è fatto, l'importante sono i sentimenti racchiusi nell'anello." Disse fissando l'anello sorridendo.

Minho ridacchiò, "Suppongo tu abbia ragione." La guardò, "Capisco... Finalmente ti sposi, huh?"

"Vero?! Sembra solo ieri quando giocavamo alle elementari e ora siamo entrambi cresciuti e io finalmente mi sposo!" Strillò emozionata.

"Sicuramente... Il tempo passa troppo in fretta." Mormorò Minho.

"Basta parlar di me, che mi dici di te?" Chiese improvvisamente.

"Cosa?"

Roteò gli occhi, "Non dirmi 'cosa', sai benissimo di cosa sto parlando!"

"Uh... No?" Disse prendendo un sorso di caffè.

"Quando ti sposi?"

Minho quasi soffocò con il suo caffè sentendo quelle parole, "C-cosa? Cosa stai difendo improvvisamente?"

Lei sospirò, "Um, buongiorno? Sei Lee Minho. Sicuramente sei in una relazione. Intendo, con quella bellissima faccia che ti ritrovi, sono sicura che milioni di ragazze ti corrono dietro."

Minho rise nervoso, "B-beh..."

Improvvisamente la sua attenzione andò su qualcos'altro. Guardò alla sua sinistra fuori dal locale e vide una figura familiare, troppo familiare. I suoi occhi si spalancarono.

Han-ah?

Era con una persona, una persona che non aveva mai visto prima. Era troppo vicino a lui, come se i due si conoscessero da una vita. Aveva il braccio attorno alle spalle dell'altro facendo corucciare le sopracciglia a Minho.

Non poteva vedergli tutta la faccia, ma era certo che fosse Jisung.

Si alzò immediatamente confondendo l'amica. "Minho?"

Lui non esitò ad uscire dal caffè correndo subito verso la persona che aveva visto. Ma guando guardò il vicolo in cui i due erano entrati era vuoto. Non c'era nessuno e lui non riuscì vedere la sua faccia.

"Minho!"

Si girò per vedere l'amica senza fiato. "Hwayoung, mi hai seguita?"

"Tu... Tu hai lasciato il tuo telefono, idiota!" Disse cercando di recuperare il fiato.

"Oh... S-scusa." Disse Minho prendendo il telefono dalle mani dell'amica.

"Chi stavi rincorrendo, tralaltro?" Chiese.

"Io... Io ho solo pensato di qualcuno che conoscevo."

"Huh? Cosa dovrebbe significare?"

Minho scosse la testa e le sorrise, "N-nulla, lascia stare."

Lei inclinò la testa confusa ma decise di lasciar stare. "Oh giusto, prima che mi dimentichi...." Disse lei prendendo qualcosa dalla borsa. "Huh? Sono sicura che sia qui da qualche parte... Ah! Eccolo!" Prese un invito e lo porse a Minho, "Faremo una riunione di tutta la classe delle elementari. Hanno insistito per fare questa festa così possono festeggiare il mio matrimonio, dovresti venire!"

Minho prese l'invito dalle sue mani e la guardò con un sopracciglio alzato, "Non dovresti darmi un invito per il tuo matrimonio invece?"

Lei roteò gli occhi, "Lo so! Non posso portarmi così tanti inviti in una unica borsa, sai? È complicato!"

"Quindi non puoi portare gli inviti per il tuo matrimonio ma hai quelli della riunione delle elementari?"

"È semplicemente capitato che avevo un invito extra! Ugh, sei così ficcanaso, Minho."

"Pensi?"

Lei incrociò le braccia, "Darò gli inviti per il matrimonio alla riunione, qui di sarà meglio che tu ci venga altrimenti ti ammazzo!"

Lui ridacchiò, "D'accordo, d'accordo. Prometto che ci sarò."

*****

"Quindi... In pratica i miei piedi mi hanno portato qui e ora... Che cazzo ci faccio qui esattamente?" Si chiese Jisung trovandosi di fronte alla casa Lee-Han.

"Devo essere pazzo, a cosa pensavo?"

Jisung mise la mano in tasca cercando di autocobtrollarsi per non tirar fuori la scatolina. Sospirò guardando la casa di fronte a lui.

"Beh, dato che sono già qua, suppongo non mi farà male una sbirciatina dentro, giusto?"

Prese la scatolina e la aprì piano. La chiave della casa era lì dentro. Cinque anni fa esitò nel scegliere se prenderla o meno, ma alla fine decise di tenerla. La tenne in quella scatolina per cinque anni e non sapeva perché.

Prese la chiave e la mise nella serratura. Girò piano facendo fare un rumore alla porta. Il suo cuore iniziò a battere sempre più forte, mentre aprì piano la porta.

Guardò dentro, la casa era vuota. Dato che il matrimonio tra lui e Minho venne annullato nessuno ha vissuto in quella casa negli ultimi anni.

Si sentí nostalgico entrando in quella casa. Gli avvenimenti tra lui e Minho tornarono nella sua mente.

"YAH! TORNA INDIETRO, FIGLIO DI PUTTANA!"

"Perché cazzo c'è un pollo nella nostra casa?! Da dove viene?!"

"Han-ah! Perché sei uscito dal letto?!"

"Bene allora, lascia che ti mostri l'arte del bacio... Han Jisung."

Il volto di Jisung divenne rosso ricordato quando Minho lo baciò. Si coprì la faccia e scosse la testa, "P-perché cazzo sto pensando a quello?! Idiota! Idiota! Idiota!"

"Provare qualcosa? Di che cazzo stai parlando?"

Jisung sentí un male nel cuore ricordandosi quel doloroso momento tra loro.

"Aaaah, perché mi sto ricordando di quello adesso..."

"Erano solo per pratica."

"Pratica... Huh."

"Smetti con le tue scuse, Han Jisung! Non voglio sentirle! Cosa capisci tu di me? Cosa capisci tu del dolore?!"

"Lino-hyung, idiota..." Mormorò stringendo il pugno, "Come osi supporre che io non capisca il tuo dolore quando abbiamo letteralmente provato lo stesso dolore?"

Si passò le mani tra i capelli, "Ah, perché mi importa?! Lui è... Lui è fidanzato ora! Lo hai visto con i tuoi stessi occhi, Han Jisung!"

Ride ironico, "Perché sono venuto qua..."

Improvvisamente sentí dei rumore dietro di lui che lo fecero sobbalzare, "C-cos'è stato?"

Si girò piano, ma non vide nessuno. Sentí qualcosa grattare sui suoi pantaloni e guardò in basso, vide un gatto.

"Miao~"

Jisung inclinò la testa confuso, "Ma... Perché questo gatto sembra familiare?"

"Dori, rallenta!"

Jisung si congelò sul posto spalancano gli occhi sentendo quella voce familiare che non sentí per anni.

"Han-ah?"

Lentamente si girò ed eccolo lì. Dopo cinque anni finalmente si incontrarono di nuovo.

"Lino-hyung..."

Fixed | MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora