Diciannove

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Terza persona

Camminava piano per il corridoio fregandosene di tutto quello che aveva intorno. La sua mente era piena di Minho e non riusciva toglierselo.

Improvvisamente andò addosso a qualcuno, mormorò una scusa e continuò a camminare ma poco dopo venne preso dal braccio. Si girò piano verso la persona che lo teneva e incontrò gli occhi di Byounggon.

"Oh, Hyung. Sei tu." Disse Jisung.
Byounggon inclinò la testa confuso, "Stai bene? Non sembri il solito te oggi."

Presto si ritrovarono su una panchina a parlare di quello che era successo.

"Quindi in pratica si è arrabbiato perché hai guardato qualcosa di molto importante in camera sua?" Chiese facendo annuire piano la testa. Sospirò, "Minho ha sempre avuto un carattere forte sin da quando l'conosciuto, sai? Per questo ero sorpreso quando ho scoperto che voi due siete fidanzati."

"Perché?"

"Vedere Minho tenerti in quel modo quel giorno mi ha fatto vedere una parte di lui completamente nuova."

"Ma... Lino-hyung è nuovo nel nostro campus. Com'è che lo conosci così tanto?"

Byounggon posò la mano sulla panchina e si mise comodo, "Hm, vediamo... Prima che io arrivassi qui ero nella sua stesa scuola. Quindi so come si comporta."

"Com'era?" Chiese Jisung curioso.

Byounggon scosse la testa, "Non bravo. Aveva solo un amico, Changbin. Si rifiutava di interagire con altri studenti. È uno degli studenti migliori comunque, è quel tipo di persona che è serio riguardo gli studi. Ha sempre un'espressione fredda in volto.Ogni confessione che riceveva lui la rifiutava. Ogni tanto buttava via le lettere di fronte a loro. "

Jisung era sorpreso. Non si aspettava che Minho fosse così maleducato."Era davvero così?"

Annuì, "Di, avevo capito che gli interessavi nel momento in cui ha iniziato a parlar male di te."

"Uh... Dovrebbe essere un complimento?"

Ridacchiò, "Non è tipico suo prendere interesse in qualcuno. Anche se odia una persona non gliene fregherebbe nulla di lui. Ma quando si parla di te, è strano."

"Quello è... Solo perché a casa ci comportiamo come cane e gatto..."

"Hm... Pensi? Quando sono venuto da voi il modo in cui ti teneva era come per dirmi di tirarmi indietro. Sembrava così protettivo."

Jisung abbassò la testa, "Lo pensavo anche io... Ma mi sbagliavo."

"Hm? Perché?"

"Mi ha detto che vuole convincere i nostri genitori a fermare il fidanzamento il prima possibile. Beh... Lo avevamo pianificato dall'inizio ma pensavo che stessimo iniziando a provare qualcosa l'uno per l'altro. Suppongo che mi sbagliavo, ero solo io."

Byounggon guardò Jisung per un attimo analizzandolo. Poteva vedere negli occhi del minore quanto fosse triste. "Perché non provi a parlarci di nuovo?" Suggerì.

Jisung scosse la testa, "Non penso funzionerà. Non hai idea di quanto mi odi ora."

"Si, probabile. Ma chi lo sa? Probabilmente era così scioccato che si era arrabbiato molto. Forse ora si è calmato un po'."

Jisung lo guardò, "Pensi?"

Byounggon annuì, "Yupp."

Jisung sospirò, "Ci proverò allora."

****

"È successo qualcosa tra te e Jisung?"

Sentendo quella domanda Minho fece cadere le bacchette sul vassoio.

"Huh, lo pensavo." Disse Changbin.

"Non sono affari tuoi."

"Hm... Probabile. Trovo solo strano che voi due non siete venuti a scuola insieme oggi. Ho visto Jisung prima e i suoi occhi erano estremamente rossi."

Minho lo guardò e alzò un sopracciglio, "Rossi?"

Annuì, "Sembrava come se avesse appena pianto un lago."

"Oh." Mormorò Minho e continuò a mangiare.

"Hm... Ti comporti in modo strano oggi." Gli disse Changbin.

"Che cazzo intendi?"

"Beh, di solito quando senti qualcosa riguardo Jisung piangere avresti corso da lui per chiedergli qual era il problema. Ma ora, stai semicemente mangiando come se non avessi detto nulla."

"Non immischiarti tra me e Jisung. È un nostro problema."

"Fammi indovinare, ha visto la foto?"

Minho si fermò, prese l'acqua e la bevve quasi tutta. "No."

Changbin rise ironico, "Seh, certo."

Minho si fermò di nuovo, "Lui... Ha guardato nel quaderno."

"Oh cazzo, questo è qualcosa di serio amico."

Minho spinse la lingua contro l'interno della guancia e fece cadere le bacchette sul vassoio. Si lasciò sulla sedia e sospirò, "Mi ha fatto arrabbiare così tanto, nessuno dovrebbe guardare lì dentro. Gli avevo già detto di non farlo."

Changbin annuì, "Beh, immagino che ti capisco. Dopotutto, lei è molto importante per te."

"Lo è... Più di qualsiasi altra cosa nel mondo."

"Ma onestamente, non pensi di aver esagerato?" Chiese Changbin facendo alzare un sopracciglio a Minho.

"Che intendi?"

"Lo hai fatto piangere, amico. Conosco il tuo carattere da tanto tempo. Anche lei era d'accordo con me sul come dovresti mantenere il tuo temperamento quando sei arrabbiato. Devi averlo scioccato parecchio per renderlo in quello stato."

Minho rimase silenzioso e continuò a mangiare come se Changbin non avesse detto nulla.

" Guarda, non si molto di voi due, ma perché non ne parlate?" Disse Changbin.

"Non serve. Non riesco neanche a parlarci dopo quello che ha fatto."

****

Jisung entrò in casa, era silenzioso. Non sentiva niente, non c'era il solito Minho in cucina a cucinare. Le sue scarpe erano già lì quindi probabilmente era in stanza.

Jisung sospirò e si tolse le scarpe. Andò verso il divano e lasciò lo zaino sul pavimento prima di lasciarsi cadere sul divano.

Improvvisamente sentí dei passi sulle scale. Si alzò in fretta e incontrò lo sguardo di Minho che aveva un'espressione fredda.

Minho di avvicinò facendo deglutire Jisung. "Hyung, io-"

Minho gli passò accanto, prese le cuffiette sul tavolo e tornò in camera sua. Jisung sospirò prendendo il suo zaino e andando in camera.

Si fece cadere sul letto e fissò il soffitto. Chiuse gli occhi e sospirò

"Cosa posso fare per fare pace?"

E con quello di addormentò.

****

Era mezzanotte e Minho stava in camera sua tenendo la foto nella sua mano fissandola.

Uscì dalla stanza e andò in quella di Jisung. Stette davanti la sua porta per un po', poi la aprì piano sbirciando dentro. Vide Jisung dormire pacificamente mentre stringeva il suo pupazzo a forma di scoiattolo. Minho provò ad entrare ma appena mise un piede dentro esitò e uscì, chiuse la porta e tornò in camera sua.

Aprì il cassetto del suo tavolo e prese il quaderno mettendolo sul tavolo e sedendosi. Lo aprì piano e vide un'altra foto di loro. Passò la mano sulla foto e chiuse gli occhi sospirando.

"Mi manchi così fottutamente tanto, non so cosa fare senza di te al mio fianco ormai."

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L'autrice dice che aggiornerà circa una volta al giorno così in un paio di settimane finirà la storia :3

Fixed | MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora