Trentaquattro

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Terza persona

Spostò le sue labbra sulla guancia di Jisung, poi sulla mascella fino ad arrivare al suo collo. Gli occhi di Jisung si spalancarono mentre gli venivano i brividi dal contatto con le fredde labbra del minore quando raggiunsero il suo collo. La sua presa si strinse sulle spalle di Minho mentre chiuse gli occhi e respirò pesantemente.

Minho lo notò così smise di baciarlo e appoggiò la sua fronte su quella di Jisung. Entrambi respiravano pesantemente senza fiato per quello che avevano appena fatto. Minho guardò negli occhi di Jisung e poco dopo i loro sguardi si incontrarono. C'era silenzio tra i due, si sentivano solo i respiri.

Minho passò le dita tra i capelli del minore poi gli prese le guance e lo accarezzò. Poco dopo si riavvicinò e chiuse lo spazio tra di loro. Continuarono a baciarsi finché Jisung si sposto, scuotendo la testa.

"Questo è sbagliato."

"Han-ah."

"Q-questo è così sbagliato..." Ripeté scuotendo la testa ancora di più non guardando Minho.

"Han-ah, rilassati." Disse Minho dolcemente cercando di calmare Jisung.

Jisung continuò a scuotere la testa, "N-no... Q-questo non dovrebbe star accadendo."

"Han-ah-"

"Perché è successo... Come siamo arrivati a questo punto?"

"Han-ah, prendi un bel respiro prima."

"S-scusami." Disse scendendo dal bancone e uscendo dalla porta.

******

"Cazzo, cazzo, cazzo, cazzo."

"Cazzo , cosa ho appena fatto."

"Cazzo!"

Jisung si fermò e si appoggiò ad un muro. Le sue ginocchia toccarono terra e si passò le dita tra i capelli frustrato.

"Questo è- così sbagliato..."

"Provare qualcosa? Di che cazzo stai parlando?"

"No, per favore smettila. Non voglio ricordarmi quelle parole."

"Erano solo per pratica."

"Smettila... Smetti di suonarmi in testa!"

"Esatto, ero così fottutamente geloso nel vedere un altro uomo flirtare con te."

Si fermò, le mani caderono sentendosi debole. "Geloso? Cosa dovrebbe significare? Perché mi ha baciato? Cosa sono io per lui?"

"Le azioni sono più importanti delle parole."

"Lino-hyung... Cosa pensi realmente di me?"

Poco dopo suonò il suo telefono. Lo prese piano dalla sua tasca e vide che era sua madre, così rispose. "Madre?"

"Jisungie! Finalmente riesco a contattarti! Non hai visitato ultimamente così mi sono preoccupata un po'. Sei troppo impegnato con il lavoro?"

"S-si... Un po'."

"Stai bene? Dalla voce sembri stanco. È sabato oggi, non dovresti avere lavoro, giusto?"

"S-sto bene."

Improvvisamente sua madre stette un silenzio per un po'. "Jisungie, hai... Incontrato Minho?"

"Perché- perché me lo chiedi?"

Sosprio, "Quindi lo hai incontrato."

"C-come lo sai?"

"Jisungie, vedi... C'è una cosa che non ti ho detto."

"Cosa?"

"Il giorno in cui sei partito per la Malaysia, Minho è venuto a casa nostra. Ha chiesto dove fossi e perché eri partito. Gli ho detto tutto, delle due scelte, o andare in Malaysia o sposarsi. Dato che sei partito il matrimonio dovrebbe essere annullato ora."

"Non lo è?"

"Minho mi ha detto di non cancellare il matrimonio."

"Lui cosa?"

"Ha detto che avrebbe aspettato il tuo ritorno e che poi avreste parlato per decidere cosa fare."

"O-oh..."

"Voi... Avete già parlato?"

"S-si, circa..."

"Avete risolto?"

"Noi..." Jisung rimase senza parole, non sapeva come avrebbe potuto spiegare la situazione in quel momento.

"È okay, capisco. Ci vuole tempo."

"S-sto bene, madre. Non ti devi preoccupare per me, ne parlerò con lui così potremmo finalmente cancellare il matrimonio il prima possibile."

"È davvero quello che vuoi?"

"M-mi dispiace, madre. N-non posso parlarne ora."

"Capisco... Bene allora, stammi bene, Jisungie. Non esitare a visitarci se ti serve aiuto, okay?"

"D'accordo."

Abbassò la testa iniziando a sentirsi strano. Non riusciva a stare in piedi, come se tutta la sua forse avesse lasciato il suo corpo.

"risposte..." Mormorò, "Ho bisogno di risposte..."

"Finiamola qua con questo show e scappiamo da questo cazzo di matrimonio."

"Voleva scappare dal nostro matrimonio così io gli ho dato la sua libertà ma perché..."

Strinse il pugno frustrato. "Risposto... Ho fottutamente bisogno di risposte." Disse di nuovo. Si alzò in piedi e prese un bel respiro.

"E ora andrò a prendermi quelle risposte."

Corse verso la casa di Minho. Corse il più veloce possibile, non poteva lasciar stare o se lo sarebbe chiesto per tutta la vita. In quel momento voleva solo sentire perché Minho si era comportato così.

Lui aveva sempre pensato che quello che aveva fatto era giusto. Dopotutto, Minho gli aveva detto che voleva interrompere il matrimonio. Se era onesto, lui non voleva dividersi da lui, lo amava così tanto che non riusciva a lasciarlo, nonostante significasse essere ferito dalle parole del maggiore. Ma sclese di andarsene per dare a Minho la libertà che voleva, soprattutto non voleva che lui soffrisse a causa sua.

Quando stava per attraversare le strisce il semaforo divenne rosso facendolo femrare. Sbatteva il piede impaziente quando improvvisamente vide Minho dall'altro lato della strada senza fiato.

I loro sguardi si incontrarono, entrambi ocn uno sguardo sorpreso. Jisung strinse il pugno ancora più forte diventando sempre più impaziente. Finalmente le luci verdi comparirono e lui corse subito verso Minho.

Erano uno di fronte all'altro guardandosi negli occhi.

"Han-ah..."

"Perché?"

"Cosa..."

"Perché mi confondi così tanto? Mi avevi detto che non volevi sposarti così ti ho dato la tua libertà ma poi sei andato da mia madre dicendole di non cancellare il matrimonio."

"Han-ah-"

"Mi avevi detto che non provavi assolute te nulla per me, poi all'improvviso dici che sei geloso vedendo un altro uomo flirtare con me. Subito dopo già mi baci come se fossi il tuo ragazzo!"

"Han-ah, io-"

"Perché?! Perché hai fatto tutto questo?! Perché mi confondi di continuo?!"

"Perché ti amo."

// Ho appena notato la quantità di errori:3 scusatemi metto a posto ogni volta che ne trovo un nuovo:/ mi dispiace so che rendono la lettura sgradevole.

Fixed | MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora