Perrie
Si è addormentata da circa un'oretta ma sono quasi le tre del pomeriggio, direi che è ora di svegliarla.
Chi l'avrebbe detto che alla spavalda detective Jade Thirlwall bastassero qualche coccola per farla crollare.
Eppure mi piace, mi piace da impazzire l'idea che magari l'abbia fatto solo con me, che si sia lasciata andare ma probabilmente mi sbaglio, anzi sicuramente. Non sono ne più ne meno delle altre persone con cui è stata.
Sento le sue mani lungo la mia schiena, stringevano appena un po' all'inizio ed ora sono rilassate, mentre mi avvolgono delicatamente.
"Jade.."
Nulla.
"Hey Jade.."
La muovo un po' e finalmente da segni di vita.
"Hmm.. hey si, sono sveglia"
Ha gli occhi socchiusi mentre prende un bel respiro.
Cerco di farci girare, mettendola sotto di me.
"Torno tra poco, te riposa"
La sua fronte si corruga un po'.
"Dove vai?"
"Un attimo in camera, torno subito"
Mi alzo ma lei mi tiene il polso, probabilmente mentre elabora ciò che le ho appena detto.
"Hm.. va bene"
Lascia improvvisamente il polso, tornando a dormire.
Le porto una coperta fino a sotto le spalle e prima di allontanarmi le lascio un bacio tra i capelli.Dopo una decina di minuti torno in salotto, mi metto in ginocchio a terra, accanto a lei.
Le porto i capelli che le coprono il viso dietro l'orecchio, per poi darle un bacio anche sulla guancia.
"Sei tornata"
"Certo"
"Hmm.. bene"
Le sue labbra prendono una bellissima piega all'insù.
Faccio scorrere la mano al collo e poi alle spalle.
"Jade ti devo chiedere una cosa"
Apre gli occhi, osservandomi, forse per capire di che si tratti.
Continuo ad accarezzarle la schiena e le spalle, mentre inizio ad alternare parole e baci lungo il suo braccio.
"Ho.. bisogno.. che tu.. mi aiuti.. a fare.. una cosa"
"Beh.. se me lo chiedi così"
Si appoggia sui gomiti ed io mi spingo un po' verso lei, in cerca delle sue labbra ma si tira leggermente indietro, facendomi mancare il bacio.
Sorride divertita dalla situazione.
Tento per la seconda volta e questa è quella buona.
Lentamente si avvicina, fino ad appoggiare le sue labbra sulle mie.
Le sue labbra morbide e carnose.
Hmm.. dio è così delicata e dolce.
Il bacio pian piano si esaurisce, lasciandoci qui così, come due cretine che non la piantano di sorridere.
"Allora? Che ti serve?"
Torno concentrata e sposto lo sguardo sulla porta della mia stanza.
"Dovresti venire in camera"
Mi guarda, corrugando la fronte.
"Fidati"
Mi alzo, così da aiutare anche lei.
Mette la vestaglia e per mano, ci avviamo alla camera.Jade
Entriamo e subito noto il disordine che prima non c'era.
"Ho pensato che probabilmente tu abbia ragione a pensare che questo.."
Indicandosi intorno.
"..sia strano"
Noto alcuni dei vestiti di Matt sul letto, le ante dell'armadio aperte.
"Scusa.. non volevo intendere strano"
"No tranquilla, hai ragione ed è anche per questo se sei qui"
Continuo a non capire.
"Mi puoi aiutare a disfarmi delle sue cose?"
"Perrie.. non credo sia giusto che lo faccia anch'io.."
"Se non mi aiuti oggi, sono sicura che non usciranno mai dal portone di casa, ti prego.. aiutami"
Prendo un bel respiro, guardandomi intorno a quel casino.
"D'accordo"
Si avvicina prendendomi per entrambe le mani.
"Grazie"
Le rispondo con un mezzo sorriso.
Non sono entusiasta all'idea di aiutarla a sbarazzarsi della sua roba ma ha bisogno di me o almeno di qualcuno che sia qui a dirle che sta facendo la cosa giusta.
Mi prendo la mia camicia, per poi indossarla e abbottonarla per metà.
"Ho preparato un po' di sacchetti dove mettere tutto"
"Vuoi buttarli via?"
"Che ci dovrei fare altrimenti?"
"Potresti darli in beneficenza, ho qualche contatto, li posso chiamare anche ora.. cioè sempre se.. sempre se vuoi.."
"Si.. si certo, li daremo in beneficenza"
Iniziamo così a dividere tra maglie pantaloni scarpe e accessori.
Sembra piuttosto determinata, nonostante capiti a volte si fermi ad osservare una camicia o un maglioncino.
"Tutto bene?"
"Oh.. si.. si, tutto bene"
La vedo passarsi due dita sotto gli occhi e la cosa mi rattrista molto.
"Hey.. se vuoi continuo io"
"No tranquilla, ce.. ce la faccio"
"Hey Perrie, continuo io, te siediti sul letto e ti riposi"
Si lascia convincere facilmente.
La vedo sedersi al centro del letto matrimoniale, a gambe incrociate.
Prendo a ripiegare delle camicie e dei jeans, quando la sento sdraiarsi sul letto.
"L'avevo incontrato poco più di tre anni fa.."
Mi fermo all'istante, dandole le spalle.
"Abbiamo capito presto che avrebbe funzionato e così ci siamo fidanzati dopo solo un anno"
Resto ferma ad ascoltarla, mentre mi rigiro tra le mani una delle sue camicie.
"Però per il grande giorno volevamo aspettare.. tutta la vita no? Eppure son bastati pochi secondi.."
Fisso il pavimento e la mia mente non fa altro che elaborare pensieri su pensieri ingombranti e pesanti.
Se Matt fosse ancora vivo, oggi Perrie ed io non staremmo sicuramente al punto che siamo ora.
Dio come faccio ad essere tanto egoista..
"Quella sera non doveva neanche essere lì, si è offerto lui di entrare, di andare a parlare con.. con quegli uomini.."
Mi volto, appoggiando prima la camicia sopra una montagna di vestiti.
Tiene una mano sulla fronte mentre fissa il soffitto.
"Avevamo progettato tutto, il nostro futuro, doveva essere perfetto.."
Porta l'altra mano sulla bocca, per poi chiudere gli occhi e piegarsi di lato.
"Perrie"
Mi precipito su di lei, cercando di farla girare e farmi guardare in faccia.
"Perrie!"
Prende un profondo respiro, mentre le vene lungo il collo prendono a gonfiarsi e il colorito della pelle accendersi.
Stringe le lenzuola, mentre tremando prende a singhiozzare.
"Hey.. sh.. Perrie.. sono qui"
Mi sdraio accanto a lei, stringendola forte tra le braccia, sperando con tutta me stessa che possa servire a qualcosa.
"Scusa.."
"Sh.."
Non sono probabilmente quello di cui ha bisogno ora e presto lo capirà, presto mi allontanerà, capendo l'errore che sta commettendo.
Continuo a coccolarla e fortunatamente il respiro prende a regolarizzarsi pian piano.
Dovrei andarmene e basta, prima di fare cazzate, prima che sia tardi, sempre sperando che già non lo sia.Riapro appena gli occhi, avvertendo un certo peso sul petto e così la trovo appoggiata a me, con una mano portata fino al collo.
Ci dobbiamo esser addormentate.
Avverto un po' di nausea.
"Perrie"
La smuovo un po' e finalmente si sveglia.
Si guarda disorientata attorno.
"Tutto bene?"
Annuisce dopo qualche istante.
"Che ore sono?"
Si volta verso il comodino e la sento irrigidirsi.
"Sono le.. le sei del mattino"
"Abbiamo dormito molto"
"Troppo Jade"
"Siamo andate a dormire presto?"
"Me lo stai chiedendo?"
"Si, io non riesco a ricordare bene"
"Beh.. neanche io"
Ci guardiamo qualche istante, poi decido di alzarmi.
"Mi accompagni alla macchina? Faccio in tempo a passare a casa per darmi una sistemata"
"Si, certo"Perrie
Jade esce dalla camera, probabilmente cercando le sue cose.
Non riesco a smettere di pensare a com'è possibile che abbiamo dormito così tanto..
E poi dio la testa..
"Oddio.. Perrie!"
Urla spaventata, così presa l'arma di servizio dal cassetto, vado velocemente in soggiorno.
La vedo in piedi immobile, così la raggiungo.
"Oh cazzo.."
Un uomo senza vita, con evidenti ferite al petto e addome giace seduto a terra, davanti l'entrata della cucina.
Un brivido mi percorre tutta la schiena: ieri pomeriggio stavamo sul letto.. dopo che le avessi parlato di Matt..
Tocco il braccio a Jade per farla voltare e come posa gli occhi su di me le faccio segno di rimanere in silenzio, per poi indicarle l'arma ma lei mi scuote la testa, facendomi capire che non ce l'ha qui con lei.
Sempre a gesti le lascio intendere che andrò a fare un giro delle stanze, per accertarmi che non ci sia nessuno.
Non sembra convinta ma non possiamo fare altrimenti.-----------------------------------------------------------
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Is it you? - Jerrie Thirlwards
FanfictionPerrie Edwards, 26 anni, è una detective della squadra omicidi del Dipartimento di Polizia di New York. Una mattina qualunque un evento stravolge tristemente la sua vita ma presto troverà una Jade Thirlwall (27 anni) un po' sopra le righe che le per...