Capitolo 33

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Perrie

"Jade.."
La vedo guardare insistentemente i nastri delle registrazioni, senza averci ancora detto una parola.
"Hey che succede?"
Mi alzo, ponendomi tra lei e la scrivania.
"Stammi lontana"
Prende le distanze, evitando il mio contatto e avvicinandosi alla mia postazione.
"Queste sono tutte le registrazioni?"
"Si, ognuna è da un'ora, stiamo ancora guardando la prima"
"Posso prenderne un po'? Vi vorrei aiutare"
Incrocio le braccia, guardandola attentamente.
"Jade.. questa è la sola postazione dove poterle analizzare, se vuoi puoi restare qui con noi, due occhi in più non farebbero male"
"Mi servono i nastri"
"Jade sono desol.."
"A che ti servono?"
Lo interrompo, non capendo dove Jade voglia arrivare.
Mi lancia un'occhiataccia, irritata dalla mia intromissione.
"L'ho già detto, voglio solo aiutare"
"Se restassi qui, saresti più utile"
"Certo se lo dici te.. ma no, preferisco lavorare da sola al momento"
Prende qualche nastro lasciandone giusto un paio.
"Dove pensi di andare? Ti abbiamo già detto che questa è l'unica postazione dove poterli analizzare"
Mi posiziono tra lei e l'uscita, impedendole qualsiasi manovra per raggirarmi.
"Perrie.. lasciami andare"
"Altrimenti?"
Si avvicina, a pochi centimetri dal mio viso, mostrando poco dopo un sottile sorrisetto sulla sua guancia destra.
"Tutto bene Perrie?"
"Non varcherai questa porta e se non mi dici cosa hai in mente di fare andrò a riferire tutto al capitano"
"Non lo faresti mai"
"Lei no ma io si.. scusa Jade ma mi stai facendo preoccupare"
I suoi occhi continuano a vagare tra i miei, mentre il sorrisetto le muore sul suo bellissimo viso.
"Perrie.. non ho tempo da perdere.."
Corrugo la fronte, guardandola più attentamente, cercando cosa si nasconda veramente dietro quello sguardo.
"Ti ha contattata vero?"
Qualche istante di perfetto silenzio in cui cerca di reggere il contatto visivo con me ma chiude gli occhi, lasciandosi andare a un respiro rassegnato, spostando quindi lo sguardo altrove.
Si gira su sé stessa, posando le registrazioni sulla cattedra, per poi stringere con entrambe le mani i bordi della stessa, tenendo il capo chino, finché non inizia a tremare e i primi singhiozzi prendono il sopravvento sul suo corpo.
Un senso di tristezza pervade il mio corpo, vorrei che tutta questa situazione si fermasse per qualche minuto, il tempo necessario a risolvere questa tensione che si è creata tra noi.
Porto le braccia intorno alla sua vita, stringendola a me.
Si volta cercando di divincolarsi ma la stringo più che posso, impedendole ogni movimento, finché non la sento mollare.
Lascio un bacio tra i suoi capelli.
Porto una mano dietro il suo collo, accarezzando delicatamente i suoi capelli.
"Ha.. Ha trovato i signori Wilson.. O distruggo queste prove o lui farà loro del male"
"Richard invia subito una pattuglia al condominio di Jade al 56esimo di McRubble St nell'Upper Manhattan, si accertino che Roger e Mary Wilson stiano bene"
Annuisce immediatamente, prendendo subito il telefono in mano.
"Vieni con me"
Le sussurro e fortunatamente mi segue.
"Come ti hanno contattata?"
"Loro non.. non sanno nulla Perrie.. si spaventeranno.."
"Jade ho bisogno che tu rimanga concentrata ora e mi dica come ti ha contattata"
Si morde con forza il labbro inferiore, per poi fare cenno con la testa alle mie spalle.
Mi volto trovando una scatola aperta, contenente delle foto e un foglio ripiegato.
"Mi è stato portato poco fa.. non sapevo che fare, sono entrata nel panico.."
"Lo so Jade, lo so.. vieni qui"
Torno subito da lei, stringendola a me prima che possa crollare di nuovo.
"Adesso facciamo analizzare tutto e magari ne ricaviamo qualcosa d'accordo? Poi nel frattempo una pattuglia si trova già dai Wilson ad assicurarsi che stiano bene.. ma dimmi una cosa, hai toccato la scatola e quello che vi è all'interno?"
La vedo un po' scossa ma dopo qualche istante annuisce lentamente, così le poso un bacio in fronte e quindi cerco di richiamare l'attenzione dell'agente Lloyd.
"James.."
"Mi dica detective"
"Senza toccarla, metti tutto questo in un sacchetto e portalo alla scientifica, dì loro di cercare impronte o qualsiasi cosa utile"
"Subito detective"
Porto le mani sul volto della mia partner, costringendola a guardarmi.
"Hey andrà tutto bene, a breve ci faranno sapere"
"Ho.. ho sbagliato tutto Perrie.. ho sbagliato.."
"Sh.. no, ho sbagliato io, non avrei mai dovuto dirti quelle cose, mi dispiace Jade, non riesco a vederti così.. ti prego"
"È stata colpa mia.. non avrei dovuto provare a baciarti"
"No, no Jade.. io.."
"Ragazze.."
Rick si affaccia alla porta.
"Stanno bene"
"Oh dio, grazie.. grazie"
"Li faccio restare lì per la notte"
Si piega sulle ginocchia, con le mani tra i capelli, mentre singhiozza e continua a tremare.
Mi piego alla sua altezza, cercando di levarle le mani dal viso e dai capelli.
"Stanno bene, capito? Va tutto bene"
"Ho quasi distrutto una prova.."
"Ma non è successo"
Le accarezzo il viso, per poi alzarmi e prendendola per un polso, la costringo a tornare in piedi.
Mi volto e senza pensarci troppo mi faccio strada tra le persone, mentre Jade sembra seguirmi, a testa bassa e senza fare troppe storie.
Apro la porta del bagno, sollevata di non trovarci nessuno.
"Vieni qua"
Ci avviciniamo ai lavandini e preso un pezzo di carta dal dispenser, lo inumidisco un po' sotto il getto dell'acqua.
"Guardami Jade"
Finalmente solleva il viso.
Appoggio una mano sulla sua guancia, accarezzandola appena, prima di iniziare delicatamente a passarle il pezzetto di carta sotto gli occhi.
"Avrei fatto lo stesso per te o Richard"
Annuisce, spostando l'attenzione al pavimento.
Porto due dita sotto il suo mento, posando poi le mie labbra sulle sue.
"Hm.. no Perrie.."
Si sottrae al bacio, appena qualche secondo dopo.
"Che significa no?"
"Io non.. non voglio"
"Oh.."
"Scusa.. torno in ufficio"
Si scansa di lato, superandomi finché non sento la porta venir aperta e poco dopo chiusa.
Lentamente mi volto vero lo specchio, furiosa con me stessa.
Stringo il fazzoletto nella mano e in preda alla rabbia, mollo un calcio al cesto della carta, facendolo cadere e riversare il suo contenuto a terra.
"Cazzo.."
Prendo un bel respiro, per poi chinarmi a sistemare.
"Oh no no, detective lasci fare a me, non si sporchi lei"
Sento Jenny precipitarsi accanto a me, iniziando a raccogliere a manciate i pezzi di carta caduti a terra.
Resto in silenzio ad osservarla nei suoi modi sempre gentili, a volte un po' troppo invasi, che la caratterizzano da sempre.
"Jenny mi leveresti un dubbio?"
"Certamente detective"
"Ricordi quando sei uscita quella sera con la detective Thirlwall?"
"Ovvio detective, come dimenticare"
"Siete andate a letto insieme?"
"Cosa?! No, assolutamente no, la detective Thirlwall è stata molto gentile quella sera.. non le nego detective che ci avevo fatto un pensierino ma quando Jade.. beh.. mi ha lasciata intendere che secondo lei non fosse il caso, ho da subito capito le sue ragioni e non ho potuto fare altro se non apprezzarla di più"
"Quindi si è veramente rifiutata? Come mai? Che motivazioni ti ha dato?"
"Andiamo detective.. si vede lontano un miglio che tra voi due ci sia qualcosa, le è bastato dirmi che aveva già qualcun'altra per la mente per fare due più due"
Mi alzo, avendo finito di sistemare.
"La ringrazio agente Woods"
"Nessun problema"
Mi sorride, così un po' sollevata raggiungo la mia partner.

Jade - 9.40pm

Richiudo la porta dell'appartamento alle mie spalle, dopo aver fatto entrare anche Perrie.
"Io vado a farmi una doccia"
"Vedo cosa trovo in frigo per cena?"
"Come vuoi"
Mi allontano dal soggiorno, entrando in camera e iniziando a spogliarmi.
Adagio pantaloni e giacca sulla poltroncina, mentre la camicia la lancio verso la cesta dei panni sporchi.
Apro il cassetto dell'intimo e scelta la combinazione che preferisco, mi porto in bagno solo gli slip, lasciando il reggiseno in camera.
Attraverso il corridoio ed entrando in bagno, accendo subito l'acqua per darle il tempo di scaldarsi.
Slaccio il reggiseno, togliendolo e facendolo cadere a terra insieme agli slip.
Mi guardo allo specchio e posso constatare come le lacrime di oggi mi abbiano devastato il viso.
Avrei voluto vederli ma staranno sicuramente a dormire ora, disturbarli non mi sembra il caso.
Porto le mani ai capelli, smuovendoli e pettinandoli un po' tra le dita.
Vado verso la doccia, trovandola già calda e pronta a farmi rilassare.
Lascio l'acqua cadere sul mio viso, sentirla impattare col piatto della doccia, come fosse pioggia mi rilassa, mi porta altrove, lontano dai pensieri, persone e parole.
Due braccia cingono la mia pancia e due labbra che conosco bene si appropriano del mio collo.
"Piccola non posso pensare di perderti"
Chiudo gli occhi, sentendo il mio corpo scaldarsi al suo tocco.
Ogni bacio lungo le mie spalle e il collo mi appesantisce sempre più il respiro, portandomi a non riuscire a pensare lucidamente come prima.
Fa aderire i nostri corpi, mentre le sue mani prendono a vagare libere lungo la mia pelle.
Vorrei fermarla ma ho bisogno che continui, che mi faccia sua, che mi faccia dimenticare questa giornata.

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Vi voglio bene anch'io❤

Is it you? - Jerrie ThirlwardsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora