Capitolo 26

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In centrale - 7.56am
Jade

"Benson e Thirlwall nel mio ufficio!"
Appena arrivate, sentiamo già il capitano darci subito il buongiorno.
"Bene allora io vado"
Le dico, iniziando a spogliarmi del cappotto e sciarpa.
"Si, io mi dedicherò alle più banali faccende che ci sono da fare"
Afferma con un sorriso piuttosto amaro sul viso.
"Ne verremo a capo il prima possibile"
Annuisce, sapendo che intendo veramente quelle parole.
Lascio tutto sull'appendiabiti.
"Sai vorrei proprio darti un bacio"
Mentre prendo le munizioni di scorta dal cassetto, iniziando a fare il controllo di routine dell'arma di sevizio.
"Si.. ma sai che non puoi qui"
"Beh è un peccato"
"Thirlwall!"
"Arrivo subito!"
Inserisco nella fodera l'arma pronta, riponendo poi le cariche di munizioni nel cassetto e lo chiudo a chiave.
Mi fermo ad osservare un'ultima volta Perrie che dopo aver guardato Trevor, torna sorridente su di me.
"Dev'essere quel periodo del mese per il capitano"
"Lo credo anch'io"
Sorridiamo.
"Ci vediamo in giro allora.."
"Si Jade, buon lavoro"
"Anche a te"
Mi allontano, prima che la voglia di baciarla prenda la meglio.
"Ce l'abbiamo fatta Thirlwall"
Entro e chiudo la porta alle mie spalle, trovando entrambi seduti alle rispettive poltroncine.
Mi siedo sull'ultima rimasta libera, accanto a Rick.
"Ho solo voluto augurare una tranquilla e serena giornata alla mia partner, sa ultimamente non se la passa proprio bene ma piuttosto mi dica lei capitano come sta, oggi la sento un po' più teso del solito"
Sento Rick al mio fianco, trattenere una risata mentre gli occhi del capitano stanno probabilmente tentando di folgorarmi sul posto.
"Detective Benson invece di ridere per le idiozie che la sua collega sta blaterando le andrebbe forse di illustrare gli sviluppi ad entrambi?"
Rick si schiarisce la voce, sollevandosi subito dallo schienale della poltrona e aprendo un fascicolo sulla cattedra in modo da renderlo visibile anche a me.
"Si.. ehm.. allora.."
Si schiarisce un'ultima volta la voce.
"Abbiamo contattatto il venditore dei materiali usati dall'assassino per costruire il diffusore di gas narcotico, l'acquisto risale a cinque giorni fa e purtroppo è stato tutto pagato in contanti, dalle telecamere non è stato possibile identificarlo, era completamente coperto da guanti cappello occhiali e sciarpa intorno al collo.."
"Sulla vittima sappiamo qualcosa?"
"Si chiamava Isaac Lowell, 32 anni, era un immobiliarista, single, con una fedina penale immacolata"
"Edwards lo conosce?"
"Per quanto ne sappia io no ma dobbiamo chiedeglielo"
"Okay altro?"
"Il laboratorio ci ha confermato che il sangue trovato sul collo della detective Edwards appartenesse alla vittima ma non c'erano impronte e in casa non è stato toccato nulla"
"Okay"
"Alex ci aspetta di sotto con i risultati dell'autopsia"
"Voglio qualcosa di concreto entro oggi"
"Oh certamente"
Affermo sorridendo al capitano.
Usciamo dall'ufficio con Rick che gentilmente mi fa passare.
Mi volto verso la cattedra di Perrie ma non la vedo, così guardandomi intorno constato il fatto che non si trovi qui.
Distrattamente mi mordo il labbro inferiore, un po' in disappunto.
"Jade! Muoviti"
Mi volto verso Rick e subito lo seguo.
"Allora tu e Perrie?"
Camminiamo lungo il corridoio.
"Io e Perrie cosa?"
"Insomma come va con Perrie, sai mi ha parlato.. di voi due"
Hmm..
"Ah si? E cosa ti ha detto?"
"Beh che state.. state insieme, no?"
Mi fermo prima di entrare nell'obitorio della centrale.
"Non lo so Rick, dimmelo te.. ti ha proprio detto che stiamo insieme?"
"Hm.. si"
Assottiglio le labbra, chinando il capo e portando le mani sui fianchi, scostando la giacca.
"Non ne avete parlato"
"Cosa? Si, invece"
"No Rick, sei un bugiardo"
Mi faccio spazio, entrando in obitorio.
"Non hai negato"
"Ma non ho neanche confermato"
"Negato o confermato cosa?"
Chiede curiosa Alex, ferma dietro il corpo della vittima steso sul tavolo dell'autopsia.
"Assolutamente niente di importante"
Mi avvicino e Rick si mette alla mia destra.
"Richard?"
"Come ha detto Jade, niente di importante"
Sorrido ad Alex che un po' scocciata, scopre il corpo della vittima fino a sotto il petto.
"Il signor Lowell è morto a causa di 7 ferite da taglio inferte con una lama da 16 cm tutte concentrate bene o male, a livello del petto, le prime tre sono state scagliate a gran velocità una dopo l'altra e quella fatale è stata la terza, ha reciso l'aorta mentre le restanti quattro sono un po' più particolari, sono state inferte a una velocità notevolmente inferiore e.."
Prende uno dei suoi strani strumenti dal vassoio per poi tornare sul corpo della vittima, portandogli la punta dello strumento sul petto.
"..per quanto riguarda queste ultime, una volta affondata la lama tirava verso il basso quando la vittima era stesa a terra.. ma invece posso dirvi con certezza che dalle angolazioni, le prime tre sono date quando la vittima non era stesa ma si trovava seduta, in questo modo.."
Si avvicina a Rick.
"In ginocchio"
Richard mi guarda un po' perplesso.
"Su Richard"
Esegue gli ordini e una volta a terra Alex si posiziona avanti a lui.
"Bene l'assassino doveva trovarsi in piedi avanti a lui mentre la vittima era seduta.. è stata una morte lenta e dolorosa"
"Capito qualcosa sul coltello?"
"Temo di dovervi dare brutte notizie.. dalle ricostruzioni non ha una forma lineare o comunque conforme a una qualsiasi che troviamo in vendita.."
"Se lo è fabbricato da solo.."
Annuisce, assottigliando le labbra.
"D'accordo.. altro?"
"Si, sui vestiti non ho trovato nulla di rilevante tranne.. un residuo di tela cerata blu, è stato spostato dalla reale scena del crimine, in più aveva lo stomaco perfettamente vuoto, come tutto il tratto digestivo, al momento della morte non aveva mangiato almeno per le 24 ore precedenti.."
Rick si volta verso me e posso ben immaginare cosa stia pensando.
"Lo deve aver sequestrato almeno il giorno prima dell'omicidio.."
"Già.. Ah Alex che ci puoi dire sulla scritta incisa sulle spalle?"
"Sicuramente post mortem, dalle incisioni irregolari deve aver usato la stessa lama"
Prendo un bel respiro, riflettendo su tutti i dati forniti dal medico legale.
"Ah un'ultima cosa, un mio errore.. vi avevo detto che l'ora del decesso si aggirasse intorno alle due del pomeriggio di avanti ieri, il giorno di pausa che avevate te e Perrie se non sbaglio.."
"Si"
Rispondo senza far trapelare alcuna emozione.
"Beh in realtà risale a qualche ora precedente, il corpo è stato mantenuto al fresco, evidentemente per rallentare la decomposizione e quindi il decesso risale a circa le nove del giorno stesso"
"Perché ucciderlo e poi mantenerne lo stato intatto?"
"Forse qualcosa non è andata come aveva previsto"
"Vi posso solo dire che è stato molto attento, non ha lasciato tracce ne sul luogo ne sul corpo"
"D'accordo, grazie Alex"
"A voi.. buona fortuna"
La salutiamo, per poi tornare subito in ufficio.
"Allora, da cosa iniziamo?"
Mi siedo alla mia cattedra ma ancora una volta non trovo Perrie nei paraggi.
"Tranquilla.. il capitano l'ha mandata a smistare il traffico"
"Cosa?!"
Stringo le mani intorno ai braccioli della sedia, sul punto di alzarmi per andare a sfasciare la faccia a Trevor.
"Hey stavo scherzando!"
Scoppia a ridere, soddisfatto di essersi preso gioco di me.
"Non so dove sia Perrie, sicuramente si starà occupando di qualcosa per far trascorrere il tempo"
"Si.. si, lo sapevo ma comunque.. iniziamo dalla famiglia"
"Agli ordini capo!"
Dopo che Rick ha rintracciato l'indirizzo dei genitori, usciamo velocemente dalla centrale.

Ore 5.30pm

Lancio il cappotto sull'appendiabiti, per poi sedermi distrutta sulla sedia.
Mai avuta una giornata così poco produttiva..
I genitori del signor Lowell non avevano contatti col figlio da svariati anni ormai, dato il lavoro non aveva legato molto con i colleghi e apparentemente nessuno aveva un motivo, anche il più banale, per volerlo morto.
"Jade, io sono distrutto, credo andrò a casa"
Chiudo gli occhi, per poi accennare un si col capo.
Prendo il telefono, tenendolo sotto la cattedra e tra i numeri cerco quello di Perrie.

'Hey dove sei? Non ti vedo da stamattina' - 5.32pm
'Hey! Lo so.. Trevor mi ha mandata un po' alla narcotici, è tutto di oggi che smisto file' - 5.33pm

Sento il telefono sulla cattedra di Perrie squillare.
Accetterei un qualsiasi altro caso, pur di non dover pensare a questo.
Vedo Rick affacciarsi dal suo ufficio.
"Vado io, tranquillo"
Alzo la cornetta.
"Detective Thirlwall, con chi parlo?"
"Oh salve detective, sapere il mio nome non è importante per il momento, sono qui per parlare con Perrie, Perrie Edwards, avrei tante cose da dirle"
Ha la voce distorta, come a volerla camuffare.
Faccio immediatamente cenno a Rick di far fare silenzio e dopo qualche istante metto in vivavoce la chiamata.
"Se non le dispiace, può lasciarmi nome e cognome, in modo da farla richiamare"
Cerco di usare un tono calmo e coinciso.
"Hm.. detective non ha ancora capito con chi sta parlando?"
Sento un gelo di tensione percorrermi la schiena, mentre il mio sguardo cade su Rick che serio mi guarda a braccia conserte.
"Ma si che l'ho capito.. lei invece è talmente tanto vigliacco da nascondersi dietro una falsa voce robotica?"
"Parlerò liberamente solo con la detective Edwards"
Mi esce una piccola risata, per il suo modo così sicuro di parlare.
"Nah.. negativo, le comunico invece che parlerà solo con me.. che fa non le piaccio abbastanza io?"
"Oh beh anche lei non è niente male, sa l'ho vista, anzi vi ho viste entrambe, abbracciate a letto.. ma mi dica lei detective se devo continuare"
L'angolo destro delle mie labbra prende un amara piega all'insù, consapevole che lui sa.
"Non credo questi siano affari suoi, non crede?"
"Sono affari miei dal momento che riguardano la mia Perrie"
Bene. Ora sento decisamente il sangue ribollire, quel testa di cazzo si permette anche di definirla di sua proprietà.
"Che povero illuso, non la conosce neanche, giusto?"
"Oh ad ogni cosa il suo tempo, non trova detective?"
Scuoto la testa, disorientata e accecata dalla voglia di vedere morto chiunque esso sia.
"Dal suo silenzio deduco che questa chiamata sia arrivata al termine.. se nella giornata di domani non vuole una spiacevole sorpresa, farebbe meglio a farmi richiamare dalla sua partner.. detto ciò le auguro una buona serata detective"

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Is it you? - Jerrie ThirlwardsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora