Perrie
"Jade? Che ore sono?"
"Ehm scusi se la disturbo ma la proprietaria di questo telefono Becca, è al mio bar e ha bevuto un bel po', lei era tra gli ultimi numeri chiamati, può venirla a prendere?"
"Oh santo cielo, ancora.."
"Senta se ci sono problemi chiamo un altro numero.."
"No no, sto arrivando, mi dica l'indirizzo"
"Si siamo al 23th di Malcom Street, il The Cavern"
"Grazie, faccio il prima possibile"Fermo l'auto davanti il locale.
Jade è lì dentro e per quanto io voglia arrabbiarmi, riesco solo a pensare a cosa diamine aveva in mente di fare.
Scendo dall'auto, raggiungendo in fretta l'entrata.
La musica è ancora alta e diverse persone si distribuiscono in tutto lo spazio.
"È lei l'amica di Becca?"
"Becca?"
"Si la ragazza seduta a quello sgabello"
Mi indica una ragazza dai lunghi capelli castani e la riconosco subito.
"Ci penso io ora, la ringrazio"
Mi avvicino a Jade di spalle.
"Hey sono Perrie"
Sento gli occhi del barman su di noi, così gentilmente mi volto.
"Le dispiace?"
Solleva le spalle per poi allontanarsi.
"Jade santo cielo che diamine pensavi di fare?"
"Oh detective che piacere vederla qui, beve con me?"
"Jade sei ubriaca, fatti portare a casa"
La faccio alzare e lei si appoggia completamente a me.
"Okay.. okay, ci siamo, tieniti"
La porto fuori a farle prendere un po' d'aria.
"Ti porto da me Jade"
"Uuuh vuoi scopare ancora eh? E comunque sono Becca.. Becca Illingworth"
Afferma alzando l'indice destro come a precisare.
"Jade smettila, sei impazzita? Volevi forse ucciderti?"
"Perché? Anche fosse.."
Mi fermo strattonandola un paio di volte.
"Ma hey ti dai una calmata?!"
"E tu datti una regolata, si può sapere che ti prende? Esci da sola, a bere, senza rispondere al telefono, non ci pensi alle persone che ci tengono a te?"
"Oh dio mio smettila di farmi la predica"
"Si vede che non ne hai ricevute abbastanza a tempo debito"
Stavolta è lei a spintonarmi.
"Non ti azzardare più a dire una cosa del genere! Tu.. tu non sai niente di me!"
Mi punta minacciosamente l'indice della mano destra addosso.
Ma ha ragione, non la conosco.
"Jade scusami, ti prego vieni con me, non sono tranquilla sapendo che sei in giro da sola.. ho.. ho l'auto proprio qui"
Premo il tasto di apertura delle portiere e le luci lampeggianti catturano la sua attenzione.
"Mh.. va bene ma guido io"
"Si si, vieni ti metto al posto di guida"
Finalmente riesco a farla mettere sul sedile passeggero, calma e tranquilla.
Guido verso casa e le luci dei lampioni sembrano avere un effetto rilassante su di lei."Jade.. ci siamo, vieni"
Le metto un braccio intorno alla vita, portandola in camera.
Una volta vicine al letto le levo il cappotto, per poi voltarmi a sistemarlo.
Torno su Jade e la trovo a fissarmi il fondoschiena.
"Non è carino fissare il culo delle persone"
"Non quando è talmente bello da non poterne fare a meno"
Inizia a ridere come un'idiota, contagiando anche me.
La spintono un po' facendole perdere l'equilibrio e cadere sul letto ma senza che io possa fare qualcosa, mi tira giù, facendomi quindi cadere su di lei.
I nostri volti sono a qualche centimetro di distanza l'uno dall'altro e lei continua a sorride in quel modo così.. dio, la deve smettere.
"Jade"
"Dimmi"
"Sono stata riammessa"
Sorride vistosamente e le sue mani scorrono sotto la mia maglietta, accarezzando la mia pelle.
"C-Che stai facendo?"
"Voglio baciarti"
Torno seria e questa voglia ce l'ho anch'io ma.. dio non posso.
"Solo uno"
Solo un bacio, uno e poi basta.
Che sarà mai?
Mi avvicino alle sue labbra che schiude poco prima che entrino in contatto con le mie.
Cazzo..
Fa entrare la lingua mentre le sue mani sui miei fianchi mi tengono ferma e una sua gamba tra le mie inizia prende a fare pressione.
Gemo sulle sue labbra più volte finché il bacio termina con me che ansimo vicino il suo orecchio.
Ma lei non si ferma e io sento che non andrà a finire bene.
Si volta appena verso la mia guancia, lasciandoci un bacio.
"Muoviti su di me"
"Mmh.. si"
Mi dovrei fermare ma non riesco, è una fottuta calamita per me.
I miei fianchi prendono a muoversi, con le sue mani che mi guidano e le sue labbra prendono a baciare e succhiare il mio collo.
Dio e pensare che oggi volevo..
Cazzo.
"Jade"
Mi separo rapidamente.
"Scusa, non.. non possiamo.. sei ubriaca e non vorrei approfittarne.."
"Hey hey.."
Si siede su letto, guardandomi da vicino.
"Sono molto consenziente io"
Il suo sorrisetto mi fa vacillare nuovamente ma devo resistere.
Mi alzo, cercando di riordinare le idee.
"Scusa Jade.."
Vado al bagno, chiudo la porta e apro l'acqua del lavandino.
Devo calmarmi, devo tenere a bada ogni pensiero sbagliato e gestire lei.
È ubriaca e non sa quello che fa.
"Hey a Becca non piace mica aspettare eh"
È alla porta e la sento bussare un paio di volte.
Mi appoggio al ripiano del bagno, riflettendo su cosa sia meglio fare.
La sento fare qualche passo, spostare oggetti.
Mi decido ad uscire, non vorrei se ne andasse..
Chiudo l'acqua e apro la porta. La trovo sdraiata sul letto, a pancia in giù con una gamba alzata di lato, mentre tra le braccia stringe il cuscino, proprio come i bambini piccoli.
Distrattamente l'angolo destro delle mie labbra prende una piega all'insù.
Sospiro.
Sta bene e questo è l'importante.
Mi spoglio, restando in intimo e velocemente infilo la vestaglia da notte, corta, in raso e pizzo.
Vado in cucina a prenderle un bicchiere d'acqua e ne approfitto per controllare l'ora.
Wow.. sono quasi le quattro di notte, fortunatamente il capitano ci ha dato un giorno di pausa, 'per riposare e tornare ad avere la carica giusta per ripartire' e cazzate del genere.
La sua espressione di quando il Dottor Jackson ha dato il consenso per il mio reintegro è stata senza prezzo.
Non ho capito ancora come mai ci tenesse tanto al mio allontanamento ma alla fine si è congratulato, augurandomi il meglio.
Torno in camera con l'acqua e una tachipirina presa dai medicinali.
"A che pensi?"
Oh beh.. è sveglia.
"A nulla di importante"
Appoggio il bicchiere e la pasticca sul comodino accanto al letto, per poi sedermi vicino a lei.
"Non sai mentire Edwards"
Sorrido abbassando il capo.
"Chi è Becca Illingworth? Una tua ex che fatichi a dimenticare?"
"Se ti levi questa bella camicetta te lo dico"
Afferma con un sorrisetto malizioso, mentre fa passare le dita sul nastro della vestaglia per sciogliere il nodo che la chiude.
Le prendo la mano portandomela alle labbra e baciandole il palmo.
"No cara, prima mi parli"
Mi guarda mordendosi distrattamente l'interno della guancia e dopo qualche istante, si mette seduta appoggiata allo schienale, lasciandomi così la mano.
"Ti facevo più in gamba Perrie"
"Andiamo Jade.."
Annuisce ripetutamente, spostando lo sguardo altrove.
"Becca Illingworth era mia madre, scomparsa il 22 giugno di diciannove anni fa, quando avevo solo 8 anni"
Inizia a sistemarsi la maglietta, mentre prende fiato, con lo sguardo basso.
"Mi dispiace Jade.."
Torna a guardarmi sorridendo appena, probabilmente dovuto a tutto l'alcool nel suo corpo.
"Sarebbe più corretto dire 'assassinata'.. da quel che doveva essere mio padre, nient'altro che un inutile essere ripugnante, schifoso"
"E lui dov'è ora?"
"È morto lo stesso anno"
Ride ancora, per poi ammutolirsi.
"Comunque non l'avevo più visto, ho girato diverse case famiglia, fino alla mia maggiore età, a quel punto mi hanno abbandonata tutto e tutti"
Mi sorride ma il suo è un sorriso ironico, finto.
"Jade è.. è tremendo, mi dispiace, io non lo sapevo.."
"E come potevi immaginarlo..?"
Ora capisco l'attaccamento di Jade al caso, capisco il legame che deve aver sentito con la situazione e quelle bambine.
Si sarebbe dovuta tirare indietro dalle indagini.
"Avrei potuto aiutare Katy e.. e non.. non l'ho.."
Inizia a singhiozzare, portando poi una mano sul viso che prende a corrugarsi dal dolore.
"Jade no.. vieni qui"
La prendo tra le braccia, stringendola forte e lasciando baci tra i capelli.
"Non è colpa tua Jade, non è colpa tua"
Sollevo lo sguardo al soffitto nel tentativo di trattenere le lacrime, mentre le mie dita le accarezzano lentamente la schiena.
Qualche istante dopo si separa dalla mia stretta, ancora tremolante e col viso bagnato.
"Perrie sai perché sono voluta diventare un'agente?"
Dice sorridendo mentre scuoto leggermente la testa.
"Non volevo più essere la 'povera bambina indifesa'.."
Aggiungendo le virgolette con le dita delle mani.
"Volevo essere in grado di saper rispondere, colpire per prima perché di avere paura ero proprio stanca"
"Ammiro molto la tua forza Jade"
"Mh.. ti accorgerai che non ne ho poi così tanta"
Mi accenna finalmente un sorriso, un sorriso sincero stavolta.
Ha gli occhi stanchi e anch'io non sono il massimo.
Mi alzo andando a sedermi dall'altra sponda del letto.
Prima di sollevare le coperte, mi tolgo la vestaglia.
"In genere dormo con solo gli slip, ti dispiace?"
"Beh diciamo non mi lamenterei"
Sorrido, osservando i suoi occhi dolci mentre scrutano ogni centimetro della mia pelle.
Le do le spalle, per poi portare le mani dietro la mia schiena a slacciare il reggiseno.
Un po' goffamente mi infilo sotto le coperte ma poco dopo la vedo alzarsi e sfilarsi i pantaloni e la camicia.
"Non faremo sesso Jade.."
"Ovvio che no, te lo devi meritare"
Che idiota..
Va verso il bagno, chiudendosi la porta alle spalle.Dopo un paio di minuti eccola che ricompare sull'uscio del bagno, in intimo e con i capelli sciolti.
Decido di voltarmi dall'altra parte.
Da brava stronza sa come stuzzicarmi..
Spegne la luce e la sento sistemarsi a letto ma nel giro di qualche secondo la sento far aderire il suo corpo al mio.
"Te mi parli di Matt?"
Porta il braccio intorno la mia vita, per poi stringermi al petto, passando per il seno.
Mi sento stranamente bene, in pace e serena.
"In realtà non c'è molto da dire"
"Ti ascolto"
Mi volto a guardarla, mentre con una mano le accarezzo la guancia.
"Domani neanche te lo ricorderai.."
"Le cose importanti me le ricordo"
Poso un bacio sulle sue labbra, facendola sorridere, mentre mi tiene ancora stretta a sé.
"Facciamo un'altra volta"
La sua espressione cambia e sembra quasi delusa.
"Ti prometto che te ne parlerò ma stasera voglio godermi questo.."
Le ammetto continuando ad accarezzarle il viso e i capelli.
"Va bene, senza fretta"
Le do un ultimo bacio, per poi voltarmi e lasciarmi stringere dalle sue braccia.-----------------------------------------------------------
Aggiorno così mentre io piango perché non ho voglia di studiare, voi siete felici
Vi voglio bene❤
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Is it you? - Jerrie Thirlwards
FanficPerrie Edwards, 26 anni, è una detective della squadra omicidi del Dipartimento di Polizia di New York. Una mattina qualunque un evento stravolge tristemente la sua vita ma presto troverà una Jade Thirlwall (27 anni) un po' sopra le righe che le per...