•Capitolo 3•

5.7K 229 9
                                        

VFC.

Roxy è in camera sua insieme a Kris, intenta a prepararsi.

"Ricordati, sei Riley Fuller ora."-le ricorda Kris.

"Lo ricordo. Tranquilla."-le risponde Roxy, mentre di lega i capelli e mette su di essi gli occhiali da sole.

Kris si alza, e si avvicina a Roxy.

"Stai attenta."-la prega.

Roxy le sorride, prende il giubbotto, la borsa ed esce di casa.

Chiama un taxi che poco dopo arriva.

Dice la sua meta, e il taxi parte.

Arrivata all'ospedale, Roxy si osserva in torno.

Indossa gli occhiali e li caccia solo una volta entrata nell'ospedale.

Si dirige alla reception, e chiede a un'infermiera dove può trovare la sua amica.

"Mi dispiace, non può andare da lei. L'orario delle visite è terminato e inoltre lo stesso Signor Kuznetsov ha chiesto che la ragazza non riceva visite al di fuori della sua famiglia."-la informa prima di continuare a scrivere delle cose al computer.

Roxy si guarda intorno.

"Mi scusi, intanto che arrivi il signor Kuznetsov, posso usare il bagno? Sono molto lontana da casa."-le rivela.

L'infermiera alza un sopracciglio e annuisce non molto contenta.

Roxy le gira le spalle e inizia a camminare pensando che i russi siano veramente strani.

I pazienti in coma sono di solito nel reparto di terapia intensiva, così Roxy segue le indicazioni giuste.

Arrivata, nota molte porte.

Le apre uno alla volta, e la sesta porta che apre è quella giusta.

Roxy appena la vede, rimane di sasso.

Si avvicina a lei piano, e le prende la mano.

"Non doveva andare così.. dovevamo essere una famiglia."-sussurra, permettendo che alcune lacrime rigassero il suo volto.

Roxy non parla con Cara dal giorno in cui ha lasciato la villa di Maksim a New York.

"Ti prego, svegliati. Kris ha bisogno di te.. deve sapere la verità."-la supplica singhiozzando.

Ma Cara, non da segni di vita.

Ad un tratto, qualcuno alle sue spalle la fa spaventare.

"Cosa ci fa qui? Chi è?"-domanda un'infermiera alle sue spalle.

Roxy si asciuga le guancie e si volta verso di lei.

"Mi scusi, mi sono persa."-mente Roxy.

L'infermiera la guarda e le indica la direzione giusta per andare via.

Roxy guarda un'ultima volta Cara, e poi esce dall'ospedale per tornare a casa.

Arrivata a casa, Kris le va incontro.

"Allora? Vladimir ancora non è tornato. Possiamo parlare tranquillamente."-dice Kris.

Roxy guarda la sua amica, e scoppia a piangere.

"È stato orribile."-le sussurra abbracciandola.

Kris la stringe a se.

"Non devi essere arrabbiata con lei per ciò che ha fatto."-sussurra Roxy, cercando di attanagliare il senso di colpa di sapere la verità e continuare comunque a mentire.

Kris non risponde.

Si stacca dall'abbraccio.

"Non posso dimenticare che cosa ha fatto. Mi ha ferito. Ma non posso voltarle le spalle.. lei non l'ha mai fatto."-ricorda.

Nello stesso momento, torna a casa Vladimir.

Egli nota che Roxy è vestita, pronta ad uscire.

"Dove vai?"-domanda Vladimir serio.

Roxy non si fa intimorire.

"Sono andata a comprare le sigarette. Ne avevo solo due."-risponde sicura.

Vladimir guarda lei e Kris.

Ha capito che Roxy ha pianto, ma non fa domande.

Contemporaneamente, Alexander sta andando all'ospedale.

Arrivato a destinazione, entra nell'ospedale e con passo deciso, si dirige verso la stanza di Cara.

Una volta arrivato, si ferma a guardarla.

Stava per fare un passo in avanti quando qualcuno lo tocca sulle spalle.

Alexander si gira.

È un'infermiera.

"Mi perdoni Signor Sokolov, pensavo fosse un'altra visita inaspettata."-si scusa lei.

Alexander corruga la fronte.

"Di cosa sta parlando?"-domanda serio.

L'infermiera deglutisce.

"Ho beccato poco fa una ragazza qui. Diceva di essersi persa ma aveva pianto. Doveva conoscere la Signorina Bakova."-lo informa.

Alexander si avvicina a lei.

"Che ragazza? Descrivila!"-le ordina.

"Ehm.. Non molto alta, capelli rossi, occhi verdi.. se non sbaglio aveva anche le lentiggini."-lo informa.

Alexander spalanca gli occhi.

Roxy.

Alexander sospira e si morde il labbro.

"Non dire a nessuno questo. Ne al Signor Smirnov, e nemmeno a Maksim Kuznetsov. O ti troverò e ti ucciderò."-l'avverte.

Poi si avvicina a lei.

"Sono stato abbastanza chiaro?"-domanda con tono duro.

L'infermiera annuisce e se ne va.

Alexander guarda Cara.

Poi esce dalla sua stanza, per raggiungere il parcheggio dell'ospedale, dove ha parcheggiato la sua macchina.

𝑁𝑜 𝑚𝑜𝑟𝑒 𝑠𝑒𝑐𝑟𝑒𝑡.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora