Capitolo 25. Risata.

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*Zee*
Oltre che bloccato a quello che avevo vissuto con Saint mi sembrava di essere incastrato nelle cose che non avevamo avuto modo di fare, in tutte quei gesti che avrei voluto donargli, in tutte le parole che non avrei mai avuto la possibilità di dire, in quell'amore che non ebbi modo di sentire davvero.
In quel momento le corde del mio cuore erano incrinate, spezzate e producevano un suono stridulo e assordante.
Volevo davvero aggiustare tutto da solo, ma più tentavo di farlo, più mi ferivo con i ricordi incessanti.

Siamo ciechi quando si tratta di vedere qualcosa che non vogliamo e Saint lo era stato con me, non aveva voluto vedere quanto l'amassi.

I giorni passavano e io continuavo ad avere pensieri costanti su di lui. Ogni crepuscolo mi dirigevo verso la spiaggia, lì dove avevo incontrato Bas per la prima volta, non per rivederlo ma perché era quello il posto in cui sentivo di poter trovare consolazione per il mio dolore.
Forse Bas aveva ragione, quello era il luogo dei cuori infranti.
Avevo in tasca un pacchetto di sigarette che avevo comprato appositamente per lui, non volevo avere debiti ma non si fece più vedere, non che mi dispiacesse.

*Bas*
Quella non fu la prima volta che incontrai Zee.
Lui non si ricordava di me e lo capii da come mi guardò.
Durante i casting della sua prima serie tv c'ero anche io, ed ero stato io ad aiutarlo a raccogliere i fogli che gli erano caduti.
Ero dietro le sue spalle, non mi vide, fino a quando non intervenne Saint che con un movimento veloce prese anche i documenti che erano tra le mie mani.
Mi guardò solo per un istante e mi fece paura, come se avessi toccato qualcosa che non dovevo.
Come potevo non conoscere la "super star Saint" a cui sembrava tutto dovuto?
Non mi era mai piaciuto ma mi feci indietro ed aspettavo solo l'occasione giusta per fargliela pagare.
In quel momento ero molto stressato dalla competizione in atto, speravo solo di essere preso.
Vidi recitare Zee insieme a Saint mentre ero accoppiato con un altro ragazzo e lui era stato davvero bravo, suscitò subito il mio interesse. Purtroppo non passai le selezioni ma fui contento per Zee perché si meritava di avere successo.
Seguii lo stesso la serie, gli eventi legati ad essa solo per lui, avrei dato tutto per conoscerlo.
Scoprii la verità quando il mio interesse era irreversibile, questo mi fece sentire un perdente in confronto a Saint per la seconda volta.
Venni a sapere come tutti, in diretta, ad un evento, dei suoi reali sentimenti mentre si confessava davanti a centinaia di persone.
È stato in quel periodo che venni qui, il mio cuore sentiva di non avere più speranze.
Zee era stata la prima persona che mi aveva colpito in quel modo, fisicamente e mentalmente, prima di lui non penso di aver mai provato qualcosa.
Quando lo vidi in lontananza per poi fermarsi vicino a me, in questo posto sperduto e dimenticato dagli uomini stessi, mi accesi. Dentro di me si accese una speranza anche se fui abbastanza deluso di vederlo in quello stato, sapevo già che era per Saint.
Mi fece soffrire ancora di più.

*Zee*
Il giorno seguente finii per fumare anche le sigarette che gli dovevo così andai da quel famoso tabaccaio distante "15 minuti di motorino" per rifornirmi e in effetti ci misi 40 minuti a piedi per arrivare.
Non mi dispiaceva camminare nella frescura delle giornate autunnali.
Quando entrai mi ritrovai davanti un puffo dai capelli blu con una felpa rosa, mi venne da ridere, a stento trattenni le risate davanti a lui quando si voltò.

Zee: ciao.....

Ero sul punto di ridargli in faccia, non so perché, era solo estremamente buffo e infatti non riuscii a controllarmi.
Non mi salutò, andò via, forse offeso, allora decisi di seguirlo rinunciando alle mie sigarette.

Zee: hey, non si usa salutare?

Non mi rispose e continuò per la sua strada.

Zee: non ti sarai mica offeso?

Risi ancora, era più forte di me, più lo vedevo più non potevo crederci, era un personaggio.
A pensarci bene era la prima volta che ridevo.
Bas mi aveva fatto ridere.
Si fermò di botto e tornò indietro verso di me.

Bas: da quando si saluta la gente con le risate? Ma sei cretino, davvero. Non solo ti ho dato tutte le mie sigarette ma così ricambi?

Zee: scusa davvero, non volevo.

Lui capì subito che non ero serio con quelle parole così mi diede una spinta oltrepassandomi e tornando indietro rispetto la sua direzione iniziale.

Zee: Questa è confidenza che non puoi prenderti, non mi conosci.

Bas: te la sei preso tu per primo ora andiamo, rivoglio il mio tabacco.

Fu così che ebbi l'occasione di restituire la gentilezza che mi era stata data e sempre insieme ci incamminammo verso la nostra zona, anche lui proveniva da quelle parti.
Era ormai il tramonto quando arrivammo in riva al mare, nel posto dove c'eravamo incontrati.

Zee: perché non sei più venuto?

Bas: perché, mi aspettavi?

Zee: dovevo ridarti qualcosa.

Bas: pensavo volessi rimanere solo, nonostante questo sia il mio posto posso cedertelo per un po'.

Non sapevo esattamente cosa dire, così feci una domanda.

Zee: perché vieni qui?

Bas: non te l'ho chiesto, non farlo neanche tu.

La sua risposta gelida mi fece capire che stavo toccando un tasto dolente, forse quanto il mio.
Era molto probabilmente questo il motivo per cui la prima volta mi sentii così compreso da lui nonostante non ci conoscessimo.
Gli passai una sigaretta come per scusarmi della domanda che avevo fatto, troppo invadente.

Zee: se me l'avessi fatta tu penso che avrei reagito anche peggio, scusa.

Accettò le mie scuse, fumammo insieme per un po' e da quella volta in poi si fece trovare lì alla solita ora.
Mi sentivo meno solo ma soprattutto compreso da qualcuno. Non parlavamo, non ci scambiavamo confidenze, non chiedevamo l'uno dell'altro, semplicemente soffrivamo insieme, in silenzio.
Passarono molte settimane fino a quando una sera pensò bene di parlare.

Bas: domani vediamoci di mattina, qui, e accompagnami in un posto.

Ci fu silenzio perché non sapevo cosa rispondere.

Bas: non ti è permesso rifiutare, ho ancora legata al dito la tua risata di presa in giro.
Domani alle 9.

Vidi correre lontano quello che mi sembrava un ragazzino impaurito, la cosa mi fece sorridere.
Bas a poco a poco mi stava restituendo quella vita che avevo perso.
Sapevo di amare ancora Saint ma io volevo continuare a ridere, volevo continuare a vedere Bas, mi sentivo il cuore più leggero quando ero con lui.

Beh, Bas a modo suo ha fatto colpo!

Beh, Bas a modo suo ha fatto colpo!

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