Non esiste il grigio.

Capitolo 3. Qualcosa di nuovo.

*Saint*

Non potevo di certo ricordare tutti i volti dei miei fan, ma quando alzai lo sguardo e per puro caso vidi il suo mi risuonò stranamente familiare. I tratti duri e mascolini si univano perfettamente al suo sguardo tenero creando un cocktail...curioso.

Sorrideva, a guardarlo bene, non era male.
D'un tratto il mio pensiero venne bruscamente interrotto, da puro imbranato qual era fece cadere tutte le carte del copione e senza pensarci due volte mi precipitai ad aiutarlo per raccoglierle.

Zee *sottovoce*: si può essere così sbadati, oltretutto la prima volta ad un provino?

Saint: beh penso proprio di no...

Alzò gli occhi e rimase sorpreso di vedermi davanti a lui, risposi alla sua domanda accompagnando le mie parole ad un sorriso accennato.

Zee: grazie per l'aiuto, scusami...
beh adesso vado...

(Zeepensieri: che razza di figura, davanti a lui poi!!!!)

Saint: Aspetta, tu non sei quello della foto? Il tuo nome è....

Avevo già fatto un passo lungo "ricordandomi" di te, scusa Zee ma non potevo mostrare di sapere anche il tuo nome

Zee: si sono io.

(Zeepensieri: si ricorda della foto e non del mio nome mi prende in giro?! Conosce tutti miei amici..)

Zee: beh, il mio nome lo saprai se ci accoppieranno per diventare gli attori principali, ci si vede!

(Zeepensieri: se vuoi giocare, giochiamo.)

Cominciò ad allontanarsi da me, dopo pochi passi girò la testa da sopra la spalla e con nonchalance mi fece un ghigno di sfida. Gli risposi altrettanto ma era palese che mi aveva battuto, battuto al mio stesso gioco. Dentro di me sospirai, non avevo mai conosciuto nessuno così.

*Zee*
Che cazzo avevo appena fatto? Ma ero io?
Il mio comportamento mi rese incredulo, sarà stato il suo atteggiamento da super star altezzosa a farmi scattare qualcosa ma non volevo che l'avesse vinta, alla fine eravamo alla pari qui dentro, si credeva chissa chi solo perché ero suo fan?

Aah! Non potevo pensarci adesso.

Il fastidio e l'ansia si impadronirono di me, era meglio lasciar perdere, devevo concentrarmi, avevo solo questa possibilità.
Lo staff mi chiamò in una sala spaziosa, piena di specchi e zeppa di ragazzi, già accoppiati con qualcun altro. Mi dissero di scegliere un compagno e di recitare con lui qualche parte del copione ma (con la solita fortuna che mi assiste) non c'era nessuno disponibile.
Ero molto giù, sembrava non andare niente per il verso giusto, se ripensavo a prima...
La porta si aprì ed entrò un ragazzo, la mia speranza si accese ma chi poteva essere se non lo stronzo?

Saint: mi sa che sarai costretto a dirmi il tuo nome, visto che faremo coppia.

(Saintpensieri: prendere in giro qualcuno non è mai stato così divertente come con lui)

Zee: vedremo.

Dio sono qui, ti sei dimenticato di me?

Ero abbastanza impacciato, la fiducia e la sfacciataggine della mattinata lasciavano posto all'inesperienza di quelle situazioni che mi dominava e sembrava proprio che lui se ne fosse accorto.
Eravamo seduti sul pavimento di legno della stanza e dovevamo interagire fisicamente con l'altro compagno ma io ero un-tronco-di-legno.

Saint: Zee guardami..

(Saintpensieri: potevamo passare sopra la questione del nome, avevo tempo per prenderlo in giro, quello non era il momento, era troppo agitato, non avrebbe mai passato la selezione in quello stato, sentivo di doverlo aiutare. Al suono della mia voce, quando mi guardò, colsi la paura nelle sue pupille dilatate.)

Mi appoggiò una mano sulla guancia girandomi il volto, mi sentì mancare l'aria per pochi secondi.

Zee: adesso te lo ricordi il mio nome, credevo il contrario.

Saint: beh..

(Saintpensieri: era concentrato sul fatto che lo avessi chiamato per nome e finalmente per un breve istante riuscì a distrarlo, non mi restava che fare una cosa...)

Saint avvicinò ancora di più il suo corpo al mio e...

mi pizzicò un capezzolo facendomi urlare e ridere al tempo stesso, caddi all'indietro e lo trascinai con me, non smetteva di farmi il solletico per scoprire quali fossero le mie zone sensibili ed era riuscito a trovarle. La stanza risuonò delle nostre risate mentre tentavo di liberarmi dalle tenaglie che aveva al posto delle mani.
Purtroppo quello incatenato a lui, scoprì più tardi, non era solo il mio corpo ma, da quel preciso momento, anche il mio cuore cominciò a legarsi alla sua figura in modo indissolubile.

*Saint*
Non vedevo l'ora di farlo uscire fuori, volevo capire di cosa era capace, mi suscitava interesse.
Quando avvertii che quel suo corpo statuario si contorceva dalle risate al mio tocco mi divertii molto, la sua risata divenne il riflesso della mia. Quel suono mi diede sollievo e in quel momento dimenticai dov'ero e cosa stessi facendo.
Quell'uomo così possente sembrava un bambino, c'era forse qualcosa di più puro?

*Zee*
Grazie a quel gesto così inaspettato smisi di pensare troppo, iniziai a godermi l'esperienza e la possibilità che mi era stata data, non seguì neanche le indicazioni del copione ma solo la corrente, corrente che mi portò a cavalcioni sopra di lui dopo essermi finalmente liberato dalla sua presa.

Zee: non pensi sia il mio turno ora?

Saint: NON TI AZZAR...

Si interruppe a metà frase vedendo che non avevo intenzione di fargli il solletico.
Gli accarezzai i morbidi capelli corvini spostandogli quella frangia che copriva la sua reale bellezza.
Lo guardai fisso, come a cercare un consenso, ma prima che potesse elaborare il tutto sfiorai la punta del suo piccolo naso con il mio e le mie labbra aride toccarono qualcosa di estremamente caldo e umido, mi mancò un battito.
Prima di alzarmi da lui gli sussurrai all'orecchio qualcosa che lo fece arrossire.

Zee: grazie.

Dio, la fortuna, il fato, in qualsiasi modo vogliamo chiamarlo, non mi aveva abbandonato, mi aveva donato qualcosa di immenso e indimenticabile, il nostro primo bacio.

Fatemi sapere se vi è piaciuto! Un grazie a tutti quelli che stanno sostenendo questa mia passione!
(Ascoltando la canzone in loop i personaggi vi arriveranno ancora di più)♡