«Sta bene?» chiesi a Zane, senza lasciare la mano di Layn.
«Si, è solo svenuta in bagno per la stanchezza e lo stress. Si riprenderà presto» mi rassicurò ghiaccioletto. Gli sorrisi, ringraziandolo. Quando Zane uscì, entrò Lloyd, appena tornato da Ninjago City per placare la paura delle persone.«Quasi non riuscivo a tornare» borbottò.
«Troppe fangirl?» chiesi sorridendo.
«No, no» ridacchiò Lloyd, «è solo che... Avevamo cancellato i nostri visi dalla gente di tutta Ninjago perché volevamo avere una vita normale, essere ninja solamente quando indossavamo le divise. Ora è tornato tutto come prima. Non possiamo uscire dal dojo che subito telecamere ci assaliscono. Se non fosse stato per la band, non ci avrebbero riconosciuti.»
«Invece non sarebbe cambiato proprio nulla. Tutta la Wu's Accademy ci conosce: avrebbero postato qualcosa sui social e... ta da! Ci saremmo ritrovati nella stessa situazione.»
Lloyd mi guardò e annuì, mettendosi seduto sul suo letto nel quale Layn dormiva tranquilla, continuando a stringermi la mano.
Lloyd lo notò e subito la ritirai, ma lui si affrettò a parlare.
«No Cole, tranquillo. Ha bisogno di te» disse, e senza farmelo ripetere due volte tornai a tenerle la mano.
Dopo un po' di silenzio nel quale contemplavamo il viso di Layn Lloyd chiese: «ne avete parlato?» Scossi la testa. Layn non era mai stata sveglia un secondo da quando era svenuta, quindi ancora non avevo avuto risposte su mio figlio.«Appena si risveglia vi lascio soli» disse Lloyd.
Lo guardai. «Perché?»
«È una cosa che riguarda voi. Sicuramente Layn si sentirebbe sotto pressione se anch'io stessi qui ad ascoltarvi. Io non c'entro nulla.»E con quelle frasi, capii che non era piú il solito Lloyd.
Il solito ninja verde spaventato, insicuro, che riusciva a farsi rispettare solo perché eravamo noi a rispettare per primi i suoi traumi, se n' era andato, lasciando il posto al vero ninja verde.
Un uomo forte, coraggioso, pronto a combattere ma dolce e alla mano quando serviva.
Il piccolo Lloyd che urlava per avere le caramelle se n'era andato.
Quel Lloyd che non lasciava un minuto libero Layn se n'era andato.
Il tormentato Lloyd dal cuore spezzato da una principessina se n'era andato.
E non potevo esserne più fiero.«Grazie foglietta» gli dissi.
Lui sorrise. «Questo non significa che me la puoi rubare» ridacchiò con tono di sfida.
Sorrisi accarezzando la mano di Layn. Come potevo rubare una cosa che già era mia? DA AMICA, CHE SIA CHIARO.In quel momento la stretta sulla mia mano si fece più forte e Layn si svegliò lamentandosi.
«La testa» mugugnò.
«Hey, buongiorno» le disse Lloyd mettendole una ciocca dietro l'orecchio. Lei lo squadrò con gli occhi socchiusi e un broncio. Eh no, non le piaceva essere svegliata e lo sapevo bene.
«C-cos'è successo?» chiese ancora mezza addormentata mettendosi seduta. Solo in quel momento si accorse che le stavo tenendo la mano. Staccammo entrambi delicatamente la stretta, guardandoci negli occhi.
«Eri in bagno e sei svenuta. Ma è stato un calo di zuccheri, nulla di grave» la informai. Lei continuava a torturarsi un occhio, stropicciandoselo. Poi ad un certo punto si fermò e abbassò lentamente il braccio, fissando un punto vuoto.
«Le voci» disse. Poi si spiegò meglio: «ho sentito delle voci, in bagno. Poi mi sono risvegliata qui.»
«Voci?» chiedemmo all'unisono io e Lloyd e lei annuì.
«H-ho sentito Ash che urlava e mia madre e... » poi mi guardò intensamente negli occhi, e capii di chi stava parlando.
«Sono sicuro che stanno bene» la rassicurò Lloyd.
«L-lo so, li ho visti» disse Layn abbassando la testa.
Lloyd la guardò con un sopracciglio inarcato e io più o meno avrei dovuto avere la stessa espressione interrogativa.
«Q-quando ero... morta, sono stata in una specie di... paradiso. Li ho visti» disse.
«Hai visto anche... ?» non riuscii a non chiedere, mettendomi anch'io seduto sul letto al suo fianco, di fronte a Lloyd. Lei guardò distrattamente il letto, poi spostò lo sguardo su entrambi e annuì. Iniziai ad avere la bocca asciutta e la curiosità mista a felicità pura iniziava a farsi strada dentro di me, uscendo direttamente dal mio petto senza cicatrice mortale.
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Destino Incontrollabile - ᴏʀɪɢɪɴᴀʟ
FanfictionLayn si era sempre reputata una ragazza normale, con una storia un po' sfigata, ma nient'altro. Ma soprattutto non pensava che cambiare scuola le avrebbe cambiato del tutto la vita.